Benza
Altro punto: non trovo che 'la gente non vuole fare nulla e non si interessa di nulla'.
è che, con il messaggio che è stato inculcato dal dopoguerra ad oggi, quello di cui si interessa la gente sono cagate pazzesche (mi viene in mente il calcio... non odiatemi troppo, è un esempio) e quello che vorrebbe fare è fuori portata (tipo fare il calciatore, per continuare l'esempio. Tra l'altro con lo sfacelo fisico che appesta i nostri simili non credo nemmeno che sia più il calciatore 'il sogno', lo era quando eravamo piccoli noi, siccome sono un millennial dirò che probabilmente il sogno oggi è fare l'influencer) mentre l'inutile-superfluo caldamente consigliato è tanto ed è immediato (io stesso sono vittima di certi videogiochi-spazzatura, di recente il nuovo tomb rider, per fare un nome. Perchè ci sono anche videogiochi che non sono spazzatura ma tomb rider costava giusto 3 euro...)
E qui mi ricollego all'istruzione e alla lettura. Se anzichè farci leggere (male) i 2 libri scritti dal prof universitario di turno le scuole insegnassero (e i singoli si dedicassero) alla ricerca, alla lettura dei generi, alla scrittura (no, saper fare la propria firma non vale), al passato, alla sperimentazione, alla costruzione del pensiero e del dialogo, sicuramente ci si districherebbe un attimino da certe infamie dovute ad un certo tipo di ignoranza.
Non so tra noi qui presenti quanti abbiano letto testi di narrativa 'classica' assolutamente popolare (senza fare nomi difficili, roba tipo il signore delle mosche, il giro del mondo in 80 giorni, i promessi sposi, ecc) ma personalmente li ritengo un po' le basi per potersi poi avventurare oltre.
Anche solo per capire come si sia arrivati alla modernità; nessuno inizierebbe una serie tv dal quinto episodio, o sbaglio?
E invece ti ritrovi universitari boriosi che magari non hanno mai letto un libro (pure ingrifati male perchè hanno speso 5 anni della vita a studiare la chimica universitaria per poi finire a travasare boccette 8 ore al giorno in fabbrica senza neanche sapere cosa stiano facendo, vere e proprie vittime della campanella e delle multinazionali. Storia vera e motivo per cui 'io sono laureato' può voler dire tutto e niente ormai...)
Perchè il discorso di oggi non è più consigliato alla gente attraverso i libri (e altre buone forme) bensì con battutine dalle serie tv\social (quanto mi fa cagare il 97,8% dei meme, non ne posto mai) e finti litigi di brutte culone parcheggiate nei salotti televisivi.
E questo non è casuale, avviene in maniera strutturata. Non sono 'i tempi'. C'è una volontà di ebetizzazione chiara ed evidente.