Semplicemente quel film è esageratamente lungo (per cosa poi, per dare eccessivo spazio a Heath Ledger che si macchia i denti d'inchiostro con la fighetta che si vorrebbe scopare e scene cringe come quella in cui viene messo nel sacco, e per sproloqui retorici che ok uno, ok due, va bene ancora il terzo però poi anche basta), i personaggi sono insopportabili e tagliati con l'accetta (gli americani quasi tutti valorosi, degni, tutti d'un pezzo; gli inglesi invece tutti biechi, meschini, crudeli, sadici, presuntuosi e stupidi, vedi il capo del cattivo, quello di cui rubano le memorie di cui Mel Gibson dice "ma questo è un genio, possiamo imparare più da queste letture che da ventordici vite" e poi lo fottono nello scambio di prigionieri con un trucco che non avrebbe funzionato nemmeno con Paolino Paperino) e in generale ci sono momenti, comportamenti e personaggi che cozzano decisamente con il tono aulico che vorrebbe darsi il film. Mel Gibson funziona malissimo qui, se vuoi fare una cosa seria/epica poi non me lo puoi rendere un Avenger mancato, un secondo prima "devo proteggere la famiglia", un secondo dopo fa il pazzo, organizza un agguato in dieci secondi e lancia i fucili ai figli minori che avranno quanto, dieci anni?
Ma la scena dei cani poi, a che serve, per dare quella nota di comicità a un polpettone retorico? Cioè, Mel Gibson oltre a essere un pazzo che da solo ti stermina un esercito intero è anche in grado di addomesticare i cani in pochi secondi? Ma è forse una citazione ad Arma Letale 3?
Anche ammettendo che lo sia, cozza.
Francamente ho anche trovato debole tutto il background del personaggio di Mel Gibson tormentato dalle efferatezze che ha compiuto in passato nella guerra contro i francesi. Nella scena in cui si confida con Heath Ledger, ci si preoccupa bene di dire che si, Mel Gibson ha fatto a pezzi delle persone, ma queste avevano non solo compiuto dei massacri ma anche violentato donne e bambini. Insomma, il messaggio che si da allo spettatore è che comunque ha ucciso dei pezzi di merda che "se lo meritavano" ma che poverino non riesce a perdonarsi. Nella scena in cui avrebbe dovuto uscirne male, compromesso (e quindi tu spettatore comprendi il suo disagio) ne esce quasi bene. Ha perso la brocca, si, ma sarebbe facile perderla se ti ritrovi davanti ad uno scempio del genere
Una scena che dovrebbe scioccare e farti vedere sotto una nuova luce un personaggio capendo il perchè dei suoi tormenti, alla fine ti fa solo dire "e vabbè, e sticazzi".
L'altro giorno ho riguardato quel capolavoro di Gran Torino (sono film completamente diversi da non mettere vicini). Ne parlo perchè in Gran Torino c'è una scena che ha uno scopo abbastanza simile a quella in cui Mel Gibson racconta al figlio le atrocità che ha compiuto in guerra. Quando Clint Eastwood parla col prete. Il prete gli dice "ho visto uomini anche più forti di lei scrollarsi di dosso con la confessione le atrocità che sono stati costretti a compiere in guerra" (non ricordo la citazione giusta ma il senso è questo), e Clint gli risponde "ciò che veramente tormenta un uomo, padre, non è quello che gli è stato ordinato di fare, ma quello che non gli è stato ordinato". Senza entrare in dettagli splatter (ceste di orecchie mozzate e di lingue tagliate), con due semplici scambi di battute si è fatto passare lo stesso concetto in maniera molto più efficace e potente, senza dover dire "ma quelli lì erano comunque stupratori e pedofili". Sai che Walt ha compiuto atrocità che non si perdona, e tanto ti basta. Così si fa, la scena de Il Patriota invece è solo trash