[120] [Cinema] - Che film avete visto oggi? - Pag 4
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Discussione: [120] [Cinema] - Che film avete visto oggi?

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  1. #46
    Vero Sarriano L'avatar di Reverendo Senzadio
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    Citazione Adalberto_Steiner Visualizza Messaggio
    A volte provo il desiderio folle di comprarlo perché mi ha sempre attirato la quantità folle di licenze e campionati che offre, ma poi mi basta seguire le varie carriere di Falconero su YT per continuare a giocare a Pes2020

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    Mah, guarda, io l'ho preso solo perché ho visto che comprare il codice origin su Amazon (quindi l'ho scaricato su PC) erano tipo 18 €, non è una cifre folle, non compro un gioco dall'anteguerra (e non intendo guerra ucraina) e quindi mi son detto "sticazzi, ci sta, ho voglia di cominciare una carriera con una squadraccia a caso della quarta serie inglese".

    Il gioco di per sé fa abbastanza cagare.

  2. #47
    Esci da me Veleno! L'avatar di eskimo12
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    Citazione Reverendo Senzadio Visualizza Messaggio
    Mah, guarda, io l'ho preso solo perché ho visto che comprare il codice origin su Amazon (quindi l'ho scaricato su PC) erano tipo 18 €, non è una cifre folle, non compro un gioco dall'anteguerra (e non intendo guerra ucraina) e quindi mi son detto "sticazzi, ci sta, ho voglia di cominciare una carriera con una squadraccia a caso della quarta serie inglese".

    Il gioco di per sé fa abbastanza cagare.
    Ma molla quel gioco di merda e guardati Clerks.

    La scalata con una squadra di serie D inglese, ma che porcata è?
    Dov'è quel coniglio? Ah! se lo piglio, ha preso i miei soldi.

    CAMPIONE
    Fantamaster League GV 2013/2014

  3. #48
    L'inno a Final Fantasy IX L'avatar di Adalberto_Steiner
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    Citazione eskimo12 Visualizza Messaggio
    Ma molla quel gioco di merda e guardati Clerks.

    La scalata con una squadra di serie D inglese, ma che porcata è?
    É letteralmente la cosa migliore che puoi fare con quel gioco prendi una squadra di dopolavoristi e arrivi a giocarti la CL
    L'altra cosa migliore che puoi fare é rompere ogni copia fisica e detonare la sede della EA

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    http://ilblogdelguardiano.blogfree.net/ <-- il mio blog (e se pensate che io mi creda un recensore e che butti giu articoli pregni di oggettività, non avete capito una fava )

    Ti chiedi perchè non mi piace Horizon? Lo trovi qui, insieme al mio pensiero sul primo sacco di merda del 2018 --> http://ilblogdelguardiano.blogfree.n...#entry23978400

  4. #49
    De Laurentiis pappone L'avatar di Simon Le Bon
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    Per The Northman l'unica parte che mi ha fatto storcere il naso è
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    quella dove assaltano il villaggio Rus.
    Se un villaggio dell'alto medioevo era fortificato con una palizzata di quel tipo, col cavolo che potevi conquistarla in quel modo.
    Insomma, il film secondo me ricostruisce bene quel mondo, quella cultura, quel epoca, ma la parte che ho citato è una sbrodolata action che stona un po', non avrebbero mai assaltato un villaggio fortificato in quel modo, anzi di solito preferivano abbazie, monasteri e villaggi non protetti.

  5. #50
    dormiente L'avatar di bertuccia2004
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    Adam project non è niente male per una serata leggera!

  6. #51
    Esci da me Veleno! L'avatar di eskimo12
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    Scopro solo oggi che Blue Sky ha chiuso nel 2021. Come mai?
    Dov'è quel coniglio? Ah! se lo piglio, ha preso i miei soldi.

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  7. #52
    Utente L'avatar di Orlins
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    Qualcuno mi spieghi come abbia fatto una cagata come l'ultimo Spiderman a fare tutti questi incassi.
    Trama inesistente, gag "comiche" a livello di ragazzini di 10 anni, villains ridotti a essere praticamente quattro pagliacci. Un film basato solo sull'effetto nostalgia.
    Boh.

  8. #53
    dormiente L'avatar di bertuccia2004
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    Qualcuno mi spieghi come abbia fatto una cagata come l'ultimo Spiderman a fare tutti questi incassi.
    Trama inesistente, gag "comiche" a livello di ragazzini di 10 anni, villains ridotti a essere praticamente quattro pagliacci. Un film basato solo sull'effetto nostalgia.
    Boh.
    Finalmente! oddio FINALMENTE! una porcata pazzesca, ma quando lo dico tutti "eh ma è il vero peterparker!1!11111!1!11!!"
    Sono uscita dal cinema sopraffatta dall'odio per lui, zendaya e quel deficiente del loro amico.

  9. #54
    L'inno a Final Fantasy IX L'avatar di Adalberto_Steiner
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    Qualcuno mi spieghi come abbia fatto una cagata come l'ultimo Spiderman a fare tutti questi incassi.
    Trama inesistente, gag "comiche" a livello di ragazzini di 10 anni, villains ridotti a essere praticamente quattro pagliacci. Un film basato solo sull'effetto nostalgia.
    Boh.
    Ti sei risposto da solo, é stato letteralmente tutto merito dell'effetto nostalgia. E te lo dico sia mentre sono d'accordo con te al 100% sulle critiche (e ne avrei cento altre), sia avendolo visto due volte al cinema amandolo alla follia.

    Ci sono dei film che vendono perché parlano a delle corde diverse da quelle della ragione, per me No Way Home é uno dei casi in cui questo concetto tracima cioé, possiamo stare qui a farci le seghe su Cameron o Kubrick, ma molti avranno sempre un ragazzino sepolto nel cuore che vedendo quel supereroe che amano da una vita sono felici e se ne impippano del resto

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  10. #55
    Utente L'avatar di Orlins
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    La cosa assurda è che ho letto recensioni entusiaste anche in siti che dovrebbero essere abbastanza seri.
    Per dire Far from home era nettamente meglio, pur avendo diversi difetti.
    Ultima modifica di Orlins; 24-04-2022 alle 20:09:20

  11. #56
    dormiente L'avatar di bertuccia2004
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    La cosa assurda è che ho letto recensioni entusiaste anche in siti che dovrebbero essere abbastanza seri.
    Per dire Far from home era nettamente meglio, pur avendo diversi difetti.
    Ma qua c'è un problema di fondo rispetto a Far from home

    Spoiler:
    ovvero l"assunto di base. Ovvero questa masnada di grandissimi criminali che vanno salvati ad ogni costo. È già stupido questo. A scapito della propria incolumità e di quella delle persone care, insistendo fino alla nausea. Ma per cosa poi. A noi è mai fregato qualcosa che il villain di turno fosse redento? Ma quando mai. È stato nauseante anche questo, oltre alla mediocrità dei siparietti.

  12. #57
    Vero Sarriano L'avatar di Reverendo Senzadio
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    Qualcuno mi spieghi come abbia fatto una cagata come l'ultimo Spiderman a fare tutti questi incassi.
    Trama inesistente, gag "comiche" a livello di ragazzini di 10 anni, villains ridotti a essere praticamente quattro pagliacci. Un film basato solo sull'effetto nostalgia.
    Boh.
    Guarda, come hai detto giustamente tu, ancor più del successo al botteghino (che vabbè, lo si spiega con le masse di bambini urlanti, il fan service a manetta, le lucine, i tre spider-man, il ritorno dei villain storici, la campagna di promozione spinta come raramente si è visto etc etc etc) ciò che mi fa specie è proprio l'atteggiamento della così detta critica che si è sperticata in lodi manco avessimo di fronte il Quarto potere del XXI secolo. Insomma, vedo molta sudditanza verso casa Disney e mala fede, ci ritroviamo di fronte a un prodotto che a favore della spettacolarizzazione e del fan service sacrifica qualsiasi coerenza narrativa e logicità di trama.

    Poi vabbè, il punto è che i problemi di No way home rappresentano la punta di diamante dei problemi di tutto l'MCU che soprattutto da Endgame in poi (ovvero da quando hanno deciso di puntare sui multiversi mandando a mio modesto parere in vacca quel po' di coerenza che era rimasta) è peggiorato veramente tanto.

  13. #58
    Vero Sarriano L'avatar di Reverendo Senzadio
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    By the way, in questi giorni di coviddi mi sono visto parecchia roba di cui mi va di parlare.

    Clerks (1994, Kevin Smith)
    Spoiler:
    Finalmente eski, mi sono deciso a recuperare questo gran capolavoro di cui troppo a lungo ho rimandato la visione
    E ho pure pagato per vederlo, l'avevo trovato in streaming ma con un audio inascoltabile, troppo basso e a tratti impossibile seguire i dialoghi, l'ho quindi noleggiato su YouTube. Ma va bene così, per film del genere i soldi li tiro fuori volentieri.
    E per ricollegarmi al post precedente su No way home, mi preme sottolineare come per fare grande cinema non siano per forza necessari i fantastilioni di gigamiliardi ma bastino due spicci (letteralmente, questa è la somma che deve essere stata spesa per la realizzazione di questo film), un paio di location, delle buone idee e una sceneggiatura con i controcazzi.

    Non sto a parlare troppo della trama e dei personaggi perchè magari a differenza mia conoscevate già il film, e se non lo conoscete non voglio farvi spoiler, mi limito a sottolineare come ogni scena, ogni dialogo, non siano mai lasciati al caso (molte battute/eventi/personaggi di cui magari lì per lì ti dimentichi ritornano poi quando è necessario), ogni sequenza è una piccola gemma. Divertentissimo, spassosissimo e nella sua "idiozia" offre parecchi spunti di riflessione interessanti (quanti come il "povero" Dante si ritrovano a fare un lavoro che non apprezzano per due spicci, impegnandosi più del necessario per illudersi di essere importanti in quello che si fa? Moltissimi. Quanti nel corso della loro vita si sono ritrovati divisi tra una relazione e il desiderio morboso di riprendere una storia tossica con un'ex anche se sarebbe la cosa più idiota da fare? Moltissimi). E dico "povero" tra virgolette, perchè sebbene si provi compassione per Dante, di cui gliene capitano di ogni soprattutto per colpa di un amico fuori di testa, un po' ti sta anche sul cazzo perchè ha ragione il suo amico quando gli dice "tu te la puoi prendere pure con me, mi fai la morale su come si deve comportare un buon commesso, ma ciò che hai fatto lo hai fatto per scelta tua, e se la tua situazione non ti piace, devi fare qualcosa per cambiarla, invece di andare avanti per inerzia e gettare alle ortiche quello che hai". Insomma, per Dante si prova un misto di solidarietà ed antipatia, ma perchè potresti essere tu.

    Insomma, che dire, grazie eski per avermi ricordato n volte di vederlo, e ovviamente consiglio la visione di questo grandissimo cult a chi come me non l'ha ancora visto. Cercherò di recuperare altro di Kevin Smith, che è un regista che conosco solo di fama



    This must be the place (2011, Paolo Sorrentino)
    Spoiler:
    Film di Sorrentino che ancora mi mancava. Secondo me il suo migliore subito dopo "Il Divo" (tra quelli che conosco). Un film sulla vita, sul senso di colpa, sul rapporto padre-figlio, sulla crisi d'identità, con un grandissimo Sean Penn nel ruolo di una rockstar ormai ritirata dalle scene che si ritrova, dopo la morte del padre, a dover intraprendere un viaggio, che poi è un viaggio personale, alla ricerca dell'aguzzino del padre durante il suo periodo di permanenza in un lager nazista.
    Commovente, delicato e intimo, sebbene pecchi un po' di quelle scelte e di quelle leziosità estetiche che però sono la cifra stilistica di Sorrentino, prendere o lasciare (sebbene qui calchi di meno la mano rispetto ad altri suoi film). Se si sopportano queste caratteristiche, ci si ritrova davanti a un buonissimo film che una grandissima performance di un gigantesco Sean Penn innalza ulteriormente.



    Odio l'estate (2020, Massimo Venier)
    Spoiler:
    Devo dire che su questo film avevo veramente pochissime aspettative, avendo visto tutti gli altri film di Aldo, Giovanni e Giacomo e avendo visto la deriva che il trio al cinema ha preso a partire da "Tu la conosci Claudia?" (che molti salvano ancora ma che io lo metto già nel blocco di film di merda che hanno fatto). Insomma, venivano da "Il cosmo sul comò", "La banda dei babbi natale", "Il ricco, il povero e il maggiordomo" e "Fuga da Reuma Park" che fanno uno più schifo dell'altro. In particolare Fuga da Reuma Park è tra le cose più atroci che mi sia capitato di vedere, si avvicina asintoticamente a quello zero di cui si parlava tempo fa. Insomma, il limite di un film che tende a zero è Fuga da Reuma Park. Quindi le aspettative erano molto basse, un film appena decente sarebbe stato qualcosa che mi avrebbe ampiamente soddisfatto. E invece mi sono ritrovato di fronte a quello che secondo me è uno dei migliori film del trio e che non sfigura nemmeno se messo di fronte ai loro primi lavori, e che se riteniamo inferiore, è solo perchè nei confronti dei loro vecchi film proviamo un grande sentimento di nostalgia, ma che sono convinto avessero fatto 20 anni fa ricorderemo anche questo con grande affetto. La trama, senza entrare nello specifico, ruota attorno a tre famiglie (quella di Aldo, quella di Giovanni e quella di Giacomo) che si ritrovano per un disguido a dover condividere forzatamente la casa durante le vacanze estive in Puglia. Vacanze che Giovanni e Giacomo vedono come un fastidio, troppo presi dal lavoro e dai loro problemi come sono, mentre Aldo vede come una delle cose più belle, perchè le cose migliori accadono d'estate (il primo bacio, le prime esperienze, l'estate dopo la maturità, per chi l'ha fatta, si intende, come dice Aldo). Ovviamente all'inizio la convivenza è tesa, ma poi le cose via via di distendono portando ad un'evoluzione dei personaggi (per esempio nel rapporto padre-figlio tra Giacomo ed il figlio acquisito). Come dice Aldo, a una certa età le cose importanti diventano cazzate e le cazzate diventano cose importanti. Condisce il tutto un finale molto agrodolce (con una battuta di Aldo che mi ha fatto scassare ma che non dico per evitare spoiler) che ho personalmente amato. Magari non si ride a crepapelle, ma si sorride spesso, dà da riflettere e c'è sto finale fantastico che ti lascia si triste ma anche con delle belle sensazioni.
    Poi vabbè, c'è una grandissima citazione a una scena di Tre uomini e una gamba, non vi dico quale.
    Insomma, magari mi sto sbilanciando troppo, ma per me è il loro miglior film dopo appunto "Tre uomini e una gamba" e "Chiedimi se sono felice". E per certi aspetti lo reputo anche superiore a "Tre uomini e una gamba", che, pur amando alla follia (effetto nostalgia di cui parlavo), col senno di poi è infarcito di quegli sketch (il film nel film, il conte Dracula) che seppur sono divertentissimi, sanno tanto di riempitivo e che ora rivaluto un po' come un difetto più che che un pregio. Un film non deve avere bisogno di sketch appicciati con lo scotch per fare minutaggio, spezzare il ritmo e regalare risate. In questo, secondo me, pur amando Tre uomini e una gamba e potendolo guardare e riguardare senza mai annoiarmi, Chiedimi se sono felice e anche questo Odio l'estate sono superiori. Consigliatissimo a chi ha deciso di evitarlo basandosi sugli ultimi film del trio ed è voglioso di ritrovare quelle atmosfere agrodolci tipiche dei loro primi film.



    Ju-on: Rancore 2 (2003, Takashi Shimizu)
    Spoiler:
    Quarto capitolo della saga horror giapponese che in Occidente ha dato vita ai remake noti come "The Grudge". Non sono un grandissimo fan della saga, ma ogni tanto quando mi prende me ne sparo uno, e prima o poi credo che li recupererò tutti, sebbene ogni volta mi venga sempre più a noia. E questo quarto capitolo della saga nipponica conferma i trend, è parecchio stanco e comincia a sentirsi pesantemente la ripetitività dello stesso identico meccanismo e dello stesso identico sistema di narraione (che come tutti gli altri capitoli della saga procede per episodi incentrati su un determinato personaggio non raccontati in ordine cronologico). Il film è parecchio confusionario, e sebbene abbia apprezzato un paio di dettagli, si sbadiglia alla grande e si arriva stanchi (come il film) alla fine. Ho inoltre odiato visceralmente il penultimo episodio, è un continuo andirivieni tra la realtà e una realtà onirica in cui sta tizia è perseguitata da Kayako, ma tipo che cambia ogni dieci secondi, col risultato che ci si annoia, non si capisce più un cazzo, si manda a fare in culo il film e ci si incazza.
    Devo comunque dare il merito a Takashi Shimizu che tra i primi quattro film di "Ju-on" (quindi la saga nipponica) e i primi due film di "The Grudge" (quindi la saga remake americana) ha diretto e venduto sei volte lo stesso film, non era semplice, tanto di cappello (sebbene ad onor di cronaca bisogna sottolineare che i primi due Ju-on siano usciti solo per il mercato home-video, nessuna uscita cinematografica).

    Boh, alla fin fine, se devo dire quale sia il mio Ju-on/The Grudge preferito, dico il primo remake americano (quello del 2004, con Sarah Michelle Gellar), anche più dei film originali giapponesi. Un po' perchè forse essendo il primo che ho visto è quello che mi ha dato di più i brividi (poi inevitabilmente a forza di vedere sta cazzo di Kayako e sto cazzo di Toshio ti fa meno impressione), un po' perchè alla fine mi sembra quello di miglior fattura, anche se ovviamente riprende un po' qui e un po' là dei primi Ju-on e non è per nulla originale



    I Croods (2013)
    Spoiler:
    Passiamo dagli horror giapponesi sulle case maledette e gli spettri/demoni ai film d'animazione per bambini. Come avevo già detto qualche tempo fa parlando di quest'argomento, non sono un fan di casa Dreamworks, trovo molti loro prodotti eccessivamente infantili, ma avendo voglia di guardami un cartone che ancora non conoscevo, ho dato una possibilità a questo I Croods e devo dire che si lascia vedere. Nulla di sensazionale, tutto procede come ci si aspetta (vedi l'evoluzione dei personaggi e in particolar modo del capofamiglia), ma la storia è tutto sommato simpatica, e sebbene i protagonisti all'inizio mi stessero sulle palle, alla fine si lasciano apprezzare. Visivamente mi è parso tanta roba, mi è piaciuto il mondo che hanno ricreato. A questo proposito, devo dire di essere rimasto colpito perchè inizialmente pensavo fosse ambientato in un contesto comunque "realistico" (la preistoria), ma poi quando sti cavernicoli si ritrovano senza caverna si ritrovano catapultati in un mondo coloratissimo e pieno di bestie strane (tipo topi-elefante, balene di terre, uccelli-piranha, felini dai colori sgargianti etc etc). Insomma, bello da vedere, per carità, simpatico anche, ma come ho detto pensavo che l'ambientazione fosse pseudo-realistica quindi mi ha lasciato un po' così. Comunque dai ci sta, come visione della domenica pomeriggio, a cervello spento, in preda ai deliri del coviddi, è un cartone piacevole, nulla di più nulla di meno

  14. #59
    L'inno a Final Fantasy IX L'avatar di Adalberto_Steiner
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    By the way, in questi giorni di coviddi mi sono visto parecchia roba di cui mi va di parlare.

    Clerks (1994, Kevin Smith)
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    E ho pure pagato per vederlo, l'avevo trovato in streaming ma con un audio inascoltabile, troppo basso e a tratti impossibile seguire i dialoghi, l'ho quindi noleggiato su YouTube. Ma va bene così, per film del genere i soldi li tiro fuori volentieri.
    E per ricollegarmi al post precedente su No way home, mi preme sottolineare come per fare grande cinema non siano per forza necessari i fantastilioni di gigamiliardi ma bastino due spicci (letteralmente, questa è la somma che deve essere stata spesa per la realizzazione di questo film), un paio di location, delle buone idee e una sceneggiatura con i controcazzi.

    Non sto a parlare troppo della trama e dei personaggi perchè magari a differenza mia conoscevate già il film, e se non lo conoscete non voglio farvi spoiler, mi limito a sottolineare come ogni scena, ogni dialogo, non siano mai lasciati al caso (molte battute/eventi/personaggi di cui magari lì per lì ti dimentichi ritornano poi quando è necessario), ogni sequenza è una piccola gemma. Divertentissimo, spassosissimo e nella sua "idiozia" offre parecchi spunti di riflessione interessanti (quanti come il "povero" Dante si ritrovano a fare un lavoro che non apprezzano per due spicci, impegnandosi più del necessario per illudersi di essere importanti in quello che si fa? Moltissimi. Quanti nel corso della loro vita si sono ritrovati divisi tra una relazione e il desiderio morboso di riprendere una storia tossica con un'ex anche se sarebbe la cosa più idiota da fare? Moltissimi). E dico "povero" tra virgolette, perchè sebbene si provi compassione per Dante, di cui gliene capitano di ogni soprattutto per colpa di un amico fuori di testa, un po' ti sta anche sul cazzo perchè ha ragione il suo amico quando gli dice "tu te la puoi prendere pure con me, mi fai la morale su come si deve comportare un buon commesso, ma ciò che hai fatto lo hai fatto per scelta tua, e se la tua situazione non ti piace, devi fare qualcosa per cambiarla, invece di andare avanti per inerzia e gettare alle ortiche quello che hai". Insomma, per Dante si prova un misto di solidarietà ed antipatia, ma perchè potresti essere tu.

    Insomma, che dire, grazie eski per avermi ricordato n volte di vederlo, e ovviamente consiglio la visione di questo grandissimo cult a chi come me non l'ha ancora visto. Cercherò di recuperare altro di Kevin Smith, che è un regista che conosco solo di fama



    This must be the place (2011, Paolo Sorrentino)
    Spoiler:
    Film di Sorrentino che ancora mi mancava. Secondo me il suo migliore subito dopo "Il Divo" (tra quelli che conosco). Un film sulla vita, sul senso di colpa, sul rapporto padre-figlio, sulla crisi d'identità, con un grandissimo Sean Penn nel ruolo di una rockstar ormai ritirata dalle scene che si ritrova, dopo la morte del padre, a dover intraprendere un viaggio, che poi è un viaggio personale, alla ricerca dell'aguzzino del padre durante il suo periodo di permanenza in un lager nazista.
    Commovente, delicato e intimo, sebbene pecchi un po' di quelle scelte e di quelle leziosità estetiche che però sono la cifra stilistica di Sorrentino, prendere o lasciare (sebbene qui calchi di meno la mano rispetto ad altri suoi film). Se si sopportano queste caratteristiche, ci si ritrova davanti a un buonissimo film che una grandissima performance di un gigantesco Sean Penn innalza ulteriormente.



    Odio l'estate (2020, Massimo Venier)
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    Devo dire che su questo film avevo veramente pochissime aspettative, avendo visto tutti gli altri film di Aldo, Giovanni e Giacomo e avendo visto la deriva che il trio al cinema ha preso a partire da "Tu la conosci Claudia?" (che molti salvano ancora ma che io lo metto già nel blocco di film di merda che hanno fatto). Insomma, venivano da "Il cosmo sul comò", "La banda dei babbi natale", "Il ricco, il povero e il maggiordomo" e "Fuga da Reuma Park" che fanno uno più schifo dell'altro. In particolare Fuga da Reuma Park è tra le cose più atroci che mi sia capitato di vedere, si avvicina asintoticamente a quello zero di cui si parlava tempo fa. Insomma, il limite di un film che tende a zero è Fuga da Reuma Park. Quindi le aspettative erano molto basse, un film appena decente sarebbe stato qualcosa che mi avrebbe ampiamente soddisfatto. E invece mi sono ritrovato di fronte a quello che secondo me è uno dei migliori film del trio e che non sfigura nemmeno se messo di fronte ai loro primi lavori, e che se riteniamo inferiore, è solo perchè nei confronti dei loro vecchi film proviamo un grande sentimento di nostalgia, ma che sono convinto avessero fatto 20 anni fa ricorderemo anche questo con grande affetto. La trama, senza entrare nello specifico, ruota attorno a tre famiglie (quella di Aldo, quella di Giovanni e quella di Giacomo) che si ritrovano per un disguido a dover condividere forzatamente la casa durante le vacanze estive in Puglia. Vacanze che Giovanni e Giacomo vedono come un fastidio, troppo presi dal lavoro e dai loro problemi come sono, mentre Aldo vede come una delle cose più belle, perchè le cose migliori accadono d'estate (il primo bacio, le prime esperienze, l'estate dopo la maturità, per chi l'ha fatta, si intende, come dice Aldo). Ovviamente all'inizio la convivenza è tesa, ma poi le cose via via di distendono portando ad un'evoluzione dei personaggi (per esempio nel rapporto padre-figlio tra Giacomo ed il figlio acquisito). Come dice Aldo, a una certa età le cose importanti diventano cazzate e le cazzate diventano cose importanti. Condisce il tutto un finale molto agrodolce (con una battuta di Aldo che mi ha fatto scassare ma che non dico per evitare spoiler) che ho personalmente amato. Magari non si ride a crepapelle, ma si sorride spesso, dà da riflettere e c'è sto finale fantastico che ti lascia si triste ma anche con delle belle sensazioni.
    Poi vabbè, c'è una grandissima citazione a una scena di Tre uomini e una gamba, non vi dico quale.
    Insomma, magari mi sto sbilanciando troppo, ma per me è il loro miglior film dopo appunto "Tre uomini e una gamba" e "Chiedimi se sono felice". E per certi aspetti lo reputo anche superiore a "Tre uomini e una gamba", che, pur amando alla follia (effetto nostalgia di cui parlavo), col senno di poi è infarcito di quegli sketch (il film nel film, il conte Dracula) che seppur sono divertentissimi, sanno tanto di riempitivo e che ora rivaluto un po' come un difetto più che che un pregio. Un film non deve avere bisogno di sketch appicciati con lo scotch per fare minutaggio, spezzare il ritmo e regalare risate. In questo, secondo me, pur amando Tre uomini e una gamba e potendolo guardare e riguardare senza mai annoiarmi, Chiedimi se sono felice e anche questo Odio l'estate sono superiori. Consigliatissimo a chi ha deciso di evitarlo basandosi sugli ultimi film del trio ed è voglioso di ritrovare quelle atmosfere agrodolci tipiche dei loro primi film.



    Ju-on: Rancore 2 (2003, Takashi Shimizu)
    Spoiler:
    Quarto capitolo della saga horror giapponese che in Occidente ha dato vita ai remake noti come "The Grudge". Non sono un grandissimo fan della saga, ma ogni tanto quando mi prende me ne sparo uno, e prima o poi credo che li recupererò tutti, sebbene ogni volta mi venga sempre più a noia. E questo quarto capitolo della saga nipponica conferma i trend, è parecchio stanco e comincia a sentirsi pesantemente la ripetitività dello stesso identico meccanismo e dello stesso identico sistema di narraione (che come tutti gli altri capitoli della saga procede per episodi incentrati su un determinato personaggio non raccontati in ordine cronologico). Il film è parecchio confusionario, e sebbene abbia apprezzato un paio di dettagli, si sbadiglia alla grande e si arriva stanchi (come il film) alla fine. Ho inoltre odiato visceralmente il penultimo episodio, è un continuo andirivieni tra la realtà e una realtà onirica in cui sta tizia è perseguitata da Kayako, ma tipo che cambia ogni dieci secondi, col risultato che ci si annoia, non si capisce più un cazzo, si manda a fare in culo il film e ci si incazza.
    Devo comunque dare il merito a Takashi Shimizu che tra i primi quattro film di "Ju-on" (quindi la saga nipponica) e i primi due film di "The Grudge" (quindi la saga remake americana) ha diretto e venduto sei volte lo stesso film, non era semplice, tanto di cappello (sebbene ad onor di cronaca bisogna sottolineare che i primi due Ju-on siano usciti solo per il mercato home-video, nessuna uscita cinematografica).

    Boh, alla fin fine, se devo dire quale sia il mio Ju-on/The Grudge preferito, dico il primo remake americano (quello del 2004, con Sarah Michelle Gellar), anche più dei film originali giapponesi. Un po' perchè forse essendo il primo che ho visto è quello che mi ha dato di più i brividi (poi inevitabilmente a forza di vedere sta cazzo di Kayako e sto cazzo di Toshio ti fa meno impressione), un po' perchè alla fine mi sembra quello di miglior fattura, anche se ovviamente riprende un po' qui e un po' là dei primi Ju-on e non è per nulla originale



    I Croods (2013)
    Spoiler:
    Passiamo dagli horror giapponesi sulle case maledette e gli spettri/demoni ai film d'animazione per bambini. Come avevo già detto qualche tempo fa parlando di quest'argomento, non sono un fan di casa Dreamworks, trovo molti loro prodotti eccessivamente infantili, ma avendo voglia di guardami un cartone che ancora non conoscevo, ho dato una possibilità a questo I Croods e devo dire che si lascia vedere. Nulla di sensazionale, tutto procede come ci si aspetta (vedi l'evoluzione dei personaggi e in particolar modo del capofamiglia), ma la storia è tutto sommato simpatica, e sebbene i protagonisti all'inizio mi stessero sulle palle, alla fine si lasciano apprezzare. Visivamente mi è parso tanta roba, mi è piaciuto il mondo che hanno ricreato. A questo proposito, devo dire di essere rimasto colpito perchè inizialmente pensavo fosse ambientato in un contesto comunque "realistico" (la preistoria), ma poi quando sti cavernicoli si ritrovano senza caverna si ritrovano catapultati in un mondo coloratissimo e pieno di bestie strane (tipo topi-elefante, balene di terre, uccelli-piranha, felini dai colori sgargianti etc etc). Insomma, bello da vedere, per carità, simpatico anche, ma come ho detto pensavo che l'ambientazione fosse pseudo-realistica quindi mi ha lasciato un po' così. Comunque dai ci sta, come visione della domenica pomeriggio, a cervello spento, in preda ai deliri del coviddi, è un cartone piacevole, nulla di più nulla di meno
    "Odio l'estate" visto al cinema e lo avevo trovato veramente bello, proprio perché richiamava i loro primi lavori. A difesa di "Tre Uomini e una Gamba" c'è da dire che lo hanno tirato fuori con tipo un budget di molto inferiore alle promesse e una produzione affidata a quello che raccontano essere un mezzo criminale. La battuta immagino sia
    Spoiler:
    "avrei preferito mi avessi messo le corna"
    "A me lo dici?"

    Dolce amaro al 100%, mi spiace solo che non mostrino che fine fanno gli altri lasciando un po il dubbio di queste vite che si sono intrecciate e di cui non sapremo più nulla. Scena della partita di pallone che mi ha fatto venire gli occhi lucidi

    Alla fine é un loro film "classico", ma che funziona alla grande perché non puntano sul dramma in maniera ossessiva e sfruttano bene il personaggio di Aldo, che é in grade di rendere ogni scena leggera ma non per questo stupida o inutile (anche quelle più serie)

    I Croods visto solo una volta ma dimenticato completamente il 2 nemmeno l'ho recuperato

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    http://ilblogdelguardiano.blogfree.net/ <-- il mio blog (e se pensate che io mi creda un recensore e che butti giu articoli pregni di oggettività, non avete capito una fava )

    Ti chiedi perchè non mi piace Horizon? Lo trovi qui, insieme al mio pensiero sul primo sacco di merda del 2018 --> http://ilblogdelguardiano.blogfree.n...#entry23978400

  15. #60
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    Ieri sera ho rivisto Mulholland Drive.
    Anni fa ero rimasta delusa, annoiata, non avevo capito nulla.
    Si spiega solo con la mia immaturità, i pregiudizi, magari per la lentezza, per l'ostentazione autoriale, o forse perché ero una beghina ommioddioSeXoLESBiko che imPaRaZo1!1!1!1!1!
    A distanza di anni l'ho amato fin dal primo istante. È chiaro che la lentezza sia sempre un po' dichiarata e ostentata, ma da sole, le prove delle due attrici, sono già di per sé fenomenali.
    Ho provato davvero angoscia alla fine, turbamento per una storia infinitamente dolorosa.
    Ora mi recupero qualcosa d'altro di Lynch.

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