Da nessuna parte c'è scritto questo e soprattutto da nessuna parte si avvalla un pensiero assimilabile alle aberrazioni del '39.
Solo si sta dicendo che l'essere bianchi non è prerogativa dei razzisti.
Una famiglia di marocchini che ho frequentato per 3 anni (con mia grande soddisfazione in termini di merende), mi ha sempre sorpresa per le critiche asprissime nei confronti dei residenti nel loro quartiere: albanesi, ecuadoriani, non parliamo poi dei romeni.
Li odiavano indistintamente, "sporchi", "rumorosi", "ubriaconi".
Praticamente le stesse cose che dice chiunque, sostituendo a piacere le nazionalità.
Sì ma il punto being? Appurato che il razzismo è insito in tutti i colori (yawn), e appurato che da qualche migliaio di anni c'è un gruppo fenotipico dominante nell'esercitare con assoluta e maggioritaria brutalità sul resto del mondo questa forma di pensiero, dov'è che a tuo modo di vedere si interrompe il flusso logico espresso precedentemente?
In nessun capoverso si è mai detto che i neri o i marocchini non possano essere razzisti. Ma essendo questi i gruppi etnici non dominanti (demograficamente e socialmente) nei Paesi in esame (USA/Italia), sono evidentemente più soggetti ad essere l'incudine piuttosto che il martello nelle dinamiche razziali.
Se vuoi dimostrare che A+B non è uguale a C devi usare gli stessi addendi, non puoi dire che pere diviso simbolo di batman fa un tappetino per il mouse.
- RastaMan vibration yeah -
"Bob Marley. Il quale suonava, cantava, amava, fumava erba, e giocava a calcio. Anche nelle pause fra una prova e un concerto, come avvenne quella famosa volta che venne in tournée a Milano. Mentre aspettava di esibirsi davanti a ottantamila che provavano a essere più fumati di lui, "spallonava" felice sul prato di San Siro assieme ad amici e compagni di musica. Mi viene da rammentarlo sempre più spesso, in un presente che per il calcio non smette di essere triste, avvelenato, venduto, e privo di poesia."
E chiamo in causa Fadeaway, voglio sapere da lui come si risponde ad una roba del genere. Lo voglio veder arrivare con un blazer in tweed e toppe sulle maniche. Pipa calablash in bocca e anelli di fumo che ricordano il boom sonico dei missili Kinzhal.
boh io a modo mio mi sento di criticare il nazionalismo e la volksgemeinschaft da "destra" quindi forse non sono il più adatto a difendere queste idee, alcuni conoscenti che hanno tentato di formare comunità di soli bianchi zigail back to the earth forse sarebbero più estremi nel difenderle (e se l'hanno fatto vuol dire che tutto sto orgoglio etnocentrico non l'abbiamo, perché quello vorrebbe dire come minimo sparare ai barconi e non farsi lentamente rimpiazzare, politiche a cui cmq sarei favorevole). io poi tra le righe ho già risposto, come diceva quel cornuto di chomsky (per dirne uno che forse non vi dispiace) il capitalismo non è intrinsecamente razzista (abbiamo solo vinto la competizione), è intrinsecamente anti umano
Il punto è che tu prendi un considerazione solo una parte geografica, perché se ti spostassi ad altre latitudini, avresti un machete piantato in fronte.
E questo lo dico perche considero "uomo bianco cattivo, uomo nero vittima", un paradigma viziato dalla posizione geografica.
È l'uomo che fa la violenza, non il colore della sua pelle a renderlo vittima o carnefice.
- RastaMan vibration yeah -
"Bob Marley. Il quale suonava, cantava, amava, fumava erba, e giocava a calcio. Anche nelle pause fra una prova e un concerto, come avvenne quella famosa volta che venne in tournée a Milano. Mentre aspettava di esibirsi davanti a ottantamila che provavano a essere più fumati di lui, "spallonava" felice sul prato di San Siro assieme ad amici e compagni di musica. Mi viene da rammentarlo sempre più spesso, in un presente che per il calcio non smette di essere triste, avvelenato, venduto, e privo di poesia."
- RastaMan vibration yeah -
"Bob Marley. Il quale suonava, cantava, amava, fumava erba, e giocava a calcio. Anche nelle pause fra una prova e un concerto, come avvenne quella famosa volta che venne in tournée a Milano. Mentre aspettava di esibirsi davanti a ottantamila che provavano a essere più fumati di lui, "spallonava" felice sul prato di San Siro assieme ad amici e compagni di musica. Mi viene da rammentarlo sempre più spesso, in un presente che per il calcio non smette di essere triste, avvelenato, venduto, e privo di poesia."
A prescindere dal fatto naturalmente, che i presenti nel continente visitato, si stavano già scannando per i fatti loro. Coi vicini di casa che gli stavano sulle palle per motivi culturali, religiosi, perché erano infedeli o perché gli girava la luna storta.
Noi abbiamo semplicemente viaggiato di più e siamo andati a rompere il cazzo a più gente.
Secondariamente, tu consideri solo i neri neri vs bianchi, o anche le sfumature? Perché le sfumature ci hanno dato giù parecchio pesante, occhi a mandorla, rossi e gialli, beigetti.
Inoltre, non capisco se ne fai una questione di battaglia ideologica, perché temi che qualunque brutto pensiero sfiori un nero, automaticamente faccia partire l'iter verso le leggi razziali, oppure se sei veramente convinto che qualunque bianco, sia di default, un picchiatore di neri. E non valga assolutamente in nessun caso il contrario.
- RastaMan vibration yeah -
"Bob Marley. Il quale suonava, cantava, amava, fumava erba, e giocava a calcio. Anche nelle pause fra una prova e un concerto, come avvenne quella famosa volta che venne in tournée a Milano. Mentre aspettava di esibirsi davanti a ottantamila che provavano a essere più fumati di lui, "spallonava" felice sul prato di San Siro assieme ad amici e compagni di musica. Mi viene da rammentarlo sempre più spesso, in un presente che per il calcio non smette di essere triste, avvelenato, venduto, e privo di poesia."