Spogliatoio: Lite tra Gemini e Dio Mero
Le entrate laterali del Colosseo terminavano in un unico lungo corridoio che collegava l'arena con gli spogliatoi dove i combattenti più potenti del mondo si riposavano fra un duello e un altro. Gemini stava avanzando pacatamente verso gli spogliatoi, era ancora sporco di sangue ma non gli importava, gli piacevano quei grumi rossi sulle sue vesti…
Dio: È vero che hai ucciso un partecipante?
L'incappucciato in tutta la sua oscurità, era appoggiato nella parete e i suoi occhi indugiavano sul recente assassino.
Gemini: Era un incapace... Non valeva nulla, era indegno di partecipare al torneo, ora col tuo permesso...
Dio: Sai... Non mi piacciono le persone che mi ignorano, già le vedo con un piede in una fossa.
Gli aveva parlato con il suo tipico tono pacato ma provocatorio. Gemini, finalmente si volse verso l'oscuro individuò e la sua prima reazione fu una piacevole sorpresa…
Gemini: *sibilando* Ma tu non sei umano... sei...
Dio: Bene, ragione di più per ascoltarmi, se ucciderai altre persone, sarò io a ucciderti con le mie mani.
Gemini: Uccidere eh? Non pensi che colui che minaccia è sempre colui che per primo soccombe?
Dio: Non in questo caso Gemini * con tono duro * questo è un torneo prestigioso e noi siamo guerrieri, non semplici assassini, non voglio che venga macchiato col disonore... Ci siamo intesi?
Gli occhi di Gemini scintillarono di rosso le sue unghie divennero artigli all'istante…
Gemini: Bene... se proprio insisti dovrei iniziare da te... razza di rifiuto, come osi partecipare?
Dio: Dai, fatti avanti lurido pezzente… *mettendosi posa di combattimento*
Xora: Su... su… non litigate.
In mezzo ai due si mise Xora, che con tutto il buon cuore voleva sinceramente far finire l'inutile lite…
Xora: Tutti e due avete ragione ma ognuno ha il proprio stile che vi ha resi unici e condotti fin qui... Quindi calmatevi. Piuttosto, scannatevi in battaglia.
Gemini ritrasse gli artigli e con un’espressione di disgusto si allontanò, fece lo stesso Dio Mero, ovviamente nessuno di loro degnò di uno sguardo Xora che si ritrovò da solo, come al solito. *