Carattere: Avidi, rozzi, sanguinari e asociali, dediti al grog, le ballate, i canti pirateschi e le razzie.
Storia: Sono il seguito di Flint Razar, in tutto e per tutto fedeli al codice piratesco. Sono estremamente fedeli al loro capitano. Passano la maggior parte del tempo a tendere imboscate a navi di passaggio a bordo del loro vascello, il Black Lindorn, a cercare ricchezze e a compiere razzie. Non partecipano al torneo ma supportano il loro capo in caso di bisogno.
Poteri e Abilità: Non possiedono abilità particolari, sempre che puzzare di alcool misto a cherosene possa essere considerato un potere.
Armi: Utilizzano diversi tipi di armi tra le quali, uncini, spade, asce, mazze e pistole.
Cronista: Signore e signori, buona serata a tutti. Ecco a voi il primo combattimento notturno del torneo. Oggi si sfideranno la mastodontica giraffa: Colui Esso e Ken, il maestro dell'arte di Hokuto. Ora, miei cari collaboratori… Accendete le luci.
L'arena, che fino a quel momento era rimasta totalmente al buio si riempì di luce, scoprendo non solo i due combattenti (che già si trovavano l'uno di fronte all'altro) ma anche la folla, che subito dimostrò il suo entusiasmo, iniziando a intonare cori per entrambi i combattenti. Ken dopo la brillante prestazione del primo incontro ora veniva apprezzato anche dalle fan dell’ormai defunto Joe. Tra gli spalti, infatti, si poteva notare uno striscione di proporzioni esorbitanti, con su scritto “Ken ti amo, sei fortissimo!!!" *firmato QUELLA RAGAZZA*
Invece la giraffa Colui era sostenuta da un simpatico gruppetto di truzzi, maranzi e paninari che la incitavano al grido di “Bella zio, ci stai troppo dentro in sto torneo”. Colui, nonostante la poca acutezza mentale sembrava apprezzare…
Colui: Ehi omuncolo, li senti questi cori? Io sono il più forte, ti spiaccicherò senza ritegno.
Ken: Ehi, bestia immonda, io sono il maestro della sacra scuola di Hokuto, ho fatto fuori bestioni più grossi di te, vieni avanti.
Detto ciò fece cenno alla giraffa di avvicinarsi con la mano, il che la fece andare su tutte le furie…
Cronista: Bene, ladies ed gentlemen... che l'incontro abbia inizio!!!
Colui estrasse subito il suo fidato lanciarazzi e incominciò ad indirizzare i suoi letali missili verso Ken che abilmente li schivava grazie a capriole e salti mortali. La situazione andò avanti per alcuni minuti, con Ken che sembrava quasi non impegnarsi nello schivare le esplosioni. Anzi, sembrava quasi divertito da tutto quel moto…
Colui: Dannazione, muori maledetto!!!
Il giraffone prese dieci dei suoi razzi e li infilò nel bazooka. Dopodiché prese bene la mira e fece fuoco. I 10 missili volarono ad una velocità pazzesca verso il maestro della scuola di Hokuto che, impreparato, venne colpito in pieno dall'esplosione. Una nube di fumo ricoprì l'intero Colosseo…
Dopo qualche minuto la polvere si diradò: dove prima stava combattendo Ken ora si trovava un largo e fumante cratere…
Colui: Bwahahahah!!! Maestro della sacra arte di sto cazzo, ho vinto io.
Cronista: Incredibile signori, Ken sembra essere stato polverizzato. Non mi resta che dare la vittoria a...
Ken: UATTÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀ!!!
Un grido si levò dall'alto: era Ken. Il combattente si trovava esattamente sopra alla giraffa e stava scendendo verso di lui ad una velocità pazzesca, puntando il suo piede verso il volto del mostro: stava per usare il suo mitico calcio volante!
Colui: Stupido, parerò il colpo.
Ken: Non credo proprio, UATÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀÀ!!!
Il piede di Ken era diventato incandescente, grazie alla grande velocità raggiunta da quest'ultimo. Colui si stava parando il volto con le zampe, nel tentativo di proteggersi dall'attacco del nemico, ma quando i piedi del maestro di Hokuto toccarono gli zoccoli della giraffa, questi si spappolarono, lasciando passare il piede del guerriero, che colpì in pieno muso di Colui. Questi venne scagliato per parecchi metri di distanza e la sua testa cozzò violentemente contro la recinzione dello stadio, facendo accartocciare il suo lungo collo…
Ken: Ehi, arbitro, conta.
Cronista: Ehm.. Giusto sono anche l’arbitro… eh… sì, sì, certo, certo! 1,2,3...7,8,9...
Colui: Aaahhh... Io… Io ho fame, ho tanta fame... Ho fameeeeeeeeeeeee!!!
Ken guardò con terrore il nemico che improvvisamente si era rialzato. Era a quattro zampe, con gli occhi iniettati di sangue.
Ken: Orrida bestia, vuoi continuare a combattere?! Non avrò pietà di te! *indicandolo con un dito*
Colui si sbizzarrì e prese dagli spalti uno stereo. Lo poggiò dolcemente al centro dell'arena, tra lo sbigottimento generale. Poi alzò il collo ed urlò…
Colui: UNZATUNZA!!!!!
La giraffa si rigirò verso lo stereo e premette il fatidico pulsante “Play”…
Una musica assordante usciva a tutto volume dallo stereo. Ken sembrava non gradire, infatti si copriva le orecchie con le mani. Colui invece si muoveva al ritmo di musica: si vedeva che scalpitava per incominciare a ballare. Dopo qualche attimo di movimenti lenti e accurati l'animale si lasciò andare ad una danza orrenda e assurda. I suoi movimenti così poco aggraziati e la sua mole gigantesca provocavano violenti terremoti in tutta l'arena. Dagli spalti piovevano urla di sgomento e paura…
Ken veniva sballottato a destra e a sinistra dalle violente scosse sismiche ed aveva difficoltà a mantenersi in posizione eretta. Dopo qualche minuto la musica si interruppe, era finita la canzone. Colui guardò il suo stereo con aria stupita, non riuscendosi a capacitare del perché si fosse fermato. Data la sua stupidità pensò che si fosse rotto ed iniziò a prenderlo a calci, urlando…
Colui: Dannato stereo, mi sei costato un sacco di soldi e non vai neanche, ti odio!
Ken guardava la scena e, avendo compreso l'enorme stupidità dell'animale, si poggiò il palmo della mano sulla faccia.
Ken: Ora basta Colui, questo scontro è durato fin troppo, vedrai di cosa è capace un maestro di Hokuto.
Ken mosse le braccia in maniera strana e, dopo aver assunto la posizione di attacco, urlò…
Ken: UATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
L'uomo balzò in alto verso il volto dell'animale con il pugno rivolto contro di esso. Tuttavia sembrava aver calcolato male le misure, poiché il suo braccio aveva colpito solamente l'aria sopra alla testa di Colui. La giraffa voltò istintivamente il suo volto verso l'alto: Non lo avesse mai fatto. Ken sorrise maleficamente…
Ken: PUGNO DI LATO!!!
Il maestro della scuola di Hokuto cambiò improvvisamente la direzione in cui stava finendo il suo colpo e fece cozzare le proprie nocche contro il viso di Colui, che ora era contratto in una espressione di dolore mista ad una di stupore. Per un millesimo di secondo i due combattenti rimasero fermi in questa posizione, poi la testa della giraffa venne scaraventata a gran velocità contro il terreno e li vi si piantò. Ken raggiunse nuovamente il terreno e si avvicinò al corpo senza forze del suo avversario…
Ken: Addio Colui... A-TATATATATATA...
Ken prese le zampe posteriori della giraffa e le lanciò verso l'alto. Poi, prima che potessero di nuovo toccare terra incominciò a colpire il corpo dell'animale velocissimamente. Colui veniva colpito ad una velocità tale che tutto il pubblico ed il commentatore rimasero basiti di fronte ad una tale foga. Dopo qualche secondo il corpo della giraffa era ricoperto di solchi e ferite. Ken guardò il suo avversario con occhi pieni di tristezza…
Ken: Ed ora, muori, bestia immonda!
Ken caricò il suo pugno finale e lo sferrò con quanta più potenza poteva…
Cronista: incredibile amici, qualcuno ha parato il colpo di Ken!!!
???: Basta Ken, hai già vinto, non occorre ucciderlo.. Ricorda, i punti…
Ken guardava la figura sbigottito. Dopo qualche attimo esclamò
Ken: fratello mio, Toki, anche tu sei qui?
Toki: Sì, Ken e c’è anche Raoul. Sono qui per impedire che uccidiate persone innocenti, sono qui per indicarvi la retta via…
Toki, che aveva immobilizzato il fratello grazie alla pressione degli tsubo, sciolse la sua mossa vedendo che Ken aveva ormai perso la voglia di combattere contro Colui…
Cronista: ...8…9…10, il vincitore è... Keeeeeeeeeeeeeeeeeeeen!!!!
La folla esultò mentre Toki e Ken rientravano negli spogliatoi. Colui dovette essere trasportato fuori dall'arena con degli elicotteri a causa delle sue dimensioni, poiché aveva perso conoscenza. *
Morara, dopo aver pareggiato con Xora, era uscito dall'infermeria e stava parlando con suo fratello…
Morara: Sto facendo pena in questo torneo, stavo addirittura tenendo testa a Dio e pareggio con quel moccioso di merda?!
Molala: *ridacchiando* In effetti...
Morara: Comunque sai già chi sarà il tuo primo avversario?
Molala: No, me lo devono ancora dir...
Cronista: *fuoricampo* Signore e Signori, fra poco si disputerà il prossimo incontro: Molala Maloar, fratello di Morara, vs...
Molala: Dai… chi?!
Cronista: ...contro un combattente proveniente dalla stessa città (il nostro micetto con la mitragliatrice)... Nira...
Molala divenne pallido e paralizzato alla traumatica notizia…
Molala: Oddio, non ci credo...
Morara: Ehi fratello... ti senti bene?
Nello stesso momento, nell'ala est dell'arena, Nira, isolatosi dopo l'umiliante sconfitta subìta, sfogava la sua rabbia e la sua frustrazione. Nel frattempo puliva nervosamente il suo MG-42 e la sua fidata beretta…
Nira: Avrei dovuto fucilarlo subito quel coglione malaticcio. Vabbè, non importa, dopotutto siamo solo all'inizio… Ma devo rifarmi col prossimo scontro.
Cronista: *fuori campo* Signore e Signori, vi anticiperò alcuni dei prossimi scontri. Dio Mero vs Raoul e Molala Maloar, fratello di Morara vs...
Nira: Che?!?! Molala è qui?! Oh porca…
Cronista: ...versus... oh cielo! Non ci crederete Signore e Signori, Nira!!!
Nira: Io me ne sono andato per liberarmi di lui e me lo ritrovo qui?!?!
*Colosseo, più tardi...
Cronista: Ed eccoci, signore e signori, adesso, dopo l'incredibile scontro tra Colui Esso e Ken, tocca a due combattenti della stessa città: Cat City. Da una parte abbiamo Molala, fratello di Morara che affronterà il suo primo incontro... e dall'altra Il micetto con la mitragliatrice... Nira che invece ha ampiamente dimostrato il potere del malaticcio Comesichiama…
Dall’arena, Nira sparò al Cronista con la sua pistola, colpendolo ad una spalla…
Nira: Ehi tu, come cazzo ti permetti?! Ti ho detto che la devi finire, hai capito? Eh?!!
Cronista: *pensando* Ommioddio, mi ha colpito! Quel bastardo mi ha colpito…
Decise di ricomporsi e non perdere il suo peculiare contegno…
Cronista: O-ok, come vuoi tu… Ora… basta perdere tempo, cominciate!
Corse a farsi medicare…
Aiuto Cronista: Infatti, cominciate.
Molala era di fronte al suo avversario, estrasse il machete legato dietro la schiena.
Molala: Eccoci, finalmente ti ho trovato, pagherai per quello che hai fatto a Gyasha!
Nira: Tu non capisci…
Molala: Cosa c'è da capire? Ci hai traditi, sporco mercenario di merda. Ma non ti preoccupare, quando ti avrò ucciso non dovrai più nascondere.
Nira: *estraendo la pistola* Continui a non capire, ma se quello che vuoi è la guerra... la guerra avrai.
Nira sparò un colpo mirato verso Molala, che però lo deviò col machete, subito dopo Molala lanciò una granata verso il suo avversario, spostandosi subito, Nira con prontezza lanciò il coltello da caccia e la deviò, rispedendola nel punto dove si trovava Molala poco prima, nel frattempo si accorse subito che sta per essere investito da una raffica di colpi da MP5, e si tuffa nel cratere ancora fumante provocato poco prima da Dio Mero…
Aiuto Cronista: Incredibile signore e signori, i due combattenti hanno dato il via ad una battaglia spettacolare, se continuano così ne vedremo delle belle.
A quel punto, Nira sparò diversi colpi di AK-47, in direzione dell'avversario, che invece si nascose nel buco aperto dalla sua stessa granata...
Molala: Vedo che sei migliorato, vediamo quanto.
Molala partì a machete tratto in direzione di Nira, che sparò diversi colpi in sequenza, tutti schivati a una velocità incredibile da Molala, tranne uno, che gli sfiorò la guancia destra, ferendolo…
Aiuto Cronista: Incredibile, Molala sta schivando tutti i proiettili nemici! Ma che succede?! Nira sembra più veloce del normale, che tecnica starà usando???
Nel frattempo, Molala si stava muovendo a una velocità estrema…
Nira: Veloce come un tempo eh?!
Molala sferrò un fendente con l'affilatissimo machete, ma l'avversario blocca il colpo con l'AK-47…
Molala: Muori, bastardo assassino!
Continuò a colpire furiosamente l'avversario, Nira si abbassò prontamente e si buttò prontamente a terra, riuscendo ad evitarli.
Nira: Oh, cazzo!!!
Molala: Sei finito.
Scagliandosi ancora contro Nira, colpì di nuovo l'AK-47 col machete, che rimbalzò. Questa volta il mitragliatore di Nira non resse il colpo e si spaccò a metà. Il fratello di Morara provò un ultimo colpo, ma Nira si spostò di poco e lo evitò, l'arma di Molala si conficcò a un soffio dalla sua testa. L’altro spinse via l’avversario, colpendolo al petto con un calcio…
Nira: Basta!!!
Molala ruzzolò per qualche metro col machete ancora in mano, nel frattempo Nira estrasse la pistola e avanzò affannando verso il nemico che nel frattempo si era rialzato e stava estraendo di nuovo l'MP5.
Aiuto Cronista: Questo è uno scontro epico tra avversari degni l'uno dell'altro. Ma chi vincerà? L'impetuoso Molala o il freddo e calmo Nira?
Nira sparò all'mp5, che risultò inutilizzabile, poi, vedendo che l'avversario stava per estrarre la pistola, sperò per primo e lo colpì alla mano, facendogli schizzare via l'arma.
Nira: Io non voglio ucciderti, non l'ho mai voluto, ma non mi lasci altra scelta...
Nel frattempo Molala saltò di lato e afferrò il coltello da caccia, che scagliò con forza verso Nira. Il colpo andò a segno, il coltello penetrò nel braccio che reggeva la pistola e rimase conficcato lì Nira urlò di dolore…
Molala: Taci! Ci hai traditi come un vigliacco e hai ucciso colui che più si fidava di te.
Molala effettuò una feroce carica, come prima, ma questa volta le cose andarono diversamente: mentre Molala vibrava il colpo, Nira scartò di lato evitando il colpo e si piazzò dietro l'avversario, estrasse velocissimo il fucile a pompa e lo puntò contro Molala, che aveva perso l'equilibrio... sparò la salva sparata dal fucile prese in pieno l'arma retta da Molala, disarmandolo definitivamente…
Nira: Se volessi potrei ucciderti subito, così come avrei potuto ucciderti quando ho ucciso Gyasha... quindi ascolta ciò che ho da dire, poi trai le tue conclusioni.
Aiuto Cronista: Incredibile! Nira che potrebbe chiudere l'incontro istantaneamente, si è messo a parlare con l'avversario! Che si staranno dicendo?
Molala: Non ti credo, stai mentendo!
Nira: È così, credimi...
Trascorsero altri interminabili minuti, Nira e Molala continuavano a parlare, Nira estrasse un oggetto dalla tasca e lo mostrò a Molala...
Molala: Io...io non sapevo, non ne avevo idea...
Nira: ora sai la verità
Passarono altri interminabili minuti di silenzio, poi Nira abbassò il fucile e Molala parlò…
Molala: Mi arrendo!
Aiuto Cronista: Avete sentito tutti, signore e signori, Molala si è arreso, Nira guadagna due punti.
Nira offrì la mano a molala, che l'afferrò saldamente e si rialzò…
Nira: questo conclude la nostra faida, amico mio...
Molala: Sì, scusami per aver dubitato di te e della tua lealtà spero che potrai perdonarmi.
Nira: Stai tranquillo, anch'io avrei agito come te nella stessa situazione.
I due si allontanarono dall'arena e si diressero verso l'infermeria…
Nira: Cosa farai adesso?
Molala: Resterò qui a combattere, dopotutto devo ancora dimostrare di poter competere con mio fratello.
I due si separarono e Molala corse da suo fratello, che lo aspettava fuori dall'infermeria…
Morara: Allora? Che è successo? Credevo che volessi uccidere Nira...
Molala: Gyasha... è vivo! ed è qui per assistere al torneo.
Morara: Cosa?!
Molala: È così, in realtà Nira non l'ha mai ucciso, ha finto di farlo. Faceva tutto parte del recente caso "Pororo", di cui io non potevo sapere i dettagli per motivi di sicurezza... Un corriere avrebbe dovuto informarmi giorni fa, ma è stato ucciso dai terroristi.
Morara: E come fai a sapere che non ti ha mentito? Aspetta cosa ti ha fatto vedere nell'arena?
Molala: Mi ha fatto vedere un messaggio scritto dallo stesso Gyasha, in un codice che solo io e lui (e adesso anche Nira) conosciamo, non ci sono dubbi!
Molala se ne andò canticchiando, felice di aver ritrovato due vecchi compagni d'arme.*
Ultima modifica di Mr. Mxyzptlk; 11-11-2024 alle 20:27:46
Carattere: Spietato e sanguinario, ama spaccare le ossa ai suoi avversari e annichilirli completamente, schizzando sangue ovunque. Vuole essere a tutti i costi il più forte ma ha un complesso di inferiorità verso Ken.
Storia: Fratello di Ken. Partecipa al torneo per dimostrare a tutti di essere più forte e abile di suo fratello minore e di essere in grado battere chiunque.
Poteri e Abilità: In quanto guerriero di Hokuto, usa le tecniche della divina arte che stranamente non funzionano. Questo avvenimento inspiegabile evidentemente colpisce tutti i guerrieri di Hokuto. Grazie al suo fisico portentoso e alla sua altezza vertiginosa è comunque capace di imprese al limite dell'umano.
Aiuto Cronista: Buona giornata a tutti… Come vedete, signore e signori, ci sono ancora io a commentare, dopo che quell'assatanato di Nira ha sparato al vero cronista (Grazie Nira…).
Nel frattempo, in un angolo dello spogliatoio, il temibile guerriero di Hokuto Raoul era in profonda meditazione: un'aura nera lo avvolgeva, doveva prepararsi al meglio, già il suo avversario era uno della sua lista nera…
Aiuto Cronista: *leggendo un opuscolo* Oh...finalmente un incontro come si deve...oggi si scontreranno due portenti. Da un lato Dio Mero che è stato già visto all'opera, un vero fuoriclasse!!!
Morara: Speriamo di scoprire il suo segreto in questo incontro…
Dall'ala est entrò Dio, ancora completamente coperto dal cappuccio ma visibilmente sempre minaccioso. Il pubblico lo acclamava…
Aiuto Cronista: E dall'altra parte uno dei favoriti, ha vinto già numerosi tornei. Uno dei dieci combattenti più forti del mondo, secondo la rivista: Gambero Rosso… Raooouuuuulllllll, Raoul della terra dei Demoni!!!
Il pubblico esplose in un delirio, doveva essere abbastanza famoso nell'ambiente: persino delle ragazze s'erano alzate, sulle loro magliette c'era scritto fosforescente “ Raoul fan club”…
Persona a caso: Dio ci ha dato una lezione di immensa forza ma contro Raoul non ha scampo!
Altra persona: Poverino, proprio contro “El Diablo” doveva scontrarsi.
L'imponente Raoul entrò, indossava la sua corazza da cerimonia con relativo elmo cornuto: era veramente imponente, una forte aura nera lo circondava…
Aiuto Cronista: Benissimo, questo sarà un incontro formidabile. Ma ora basta chiacchiere che i professionisti possano iniziare!
Immediatamente il chiacchiericcio era scomparso, sembrava che questo duello rispetto agli altri fosse di un altro pianeta. Esso richiedeva un silenzio sacro: come per il teatro, nel quale gli attori recitano, chiedendo silenzio, anche quei due combattenti implicitamente lo richiedevano…
Raoul: So chi sei, quindi darò immediatamente al 100%. Non ti dispiace se lo farò, vero?
Dio: No...no... prego, anzi lo farò anch'io, penso che qui finalmente potrò impegnarmi almeno un pochino. Dio, finalmente, si levò la tenuta che stranamente creò una piccola fossa al contatto con il terreno. Se prima si intravedeva qualche muscolo, ora non c'erano dubbi, Dio era veramente minaccioso e sicuramente i suoi pugni non sarebbero stati carezze. Anche Raoul si levò la corazza e l'elmo rimanendo con una tunica leggera, adatta per un combattimento di arti marziali…
Aiuto Cronista: Sorprendente! Tutti e due avevano dei pesi addosso. E pensare che quegli stessi sono stati usati nello scontro con Morara.
Dio: * Scrocchiando il collo * Howa she shiva tempora? L’altro non fu sorpreso dal fatto che l’avversario conoscesse quella lingua…
Raoul: I gest houdroom te' memoria
Dio: Memoria? Indi cosu'me yababa!
Raoul: Ye'ya mushroom banderer
Dio: O, the gronka morka sfiter deom
Raoul: Hawish? Yu Has Hinglander todday?
Aiuto Cronista: Raul e Dio stanno parlando in una lingua sconosciuta. Cosa staranno dicendo? Forse si conoscevano già?
Ignazio: Wuwefssha è shindua dshelerla sherra tei ceemonshi, dthanwno wisendo se Rhasoulw da sesse aesorie Zio e si diedde il duo shopo, sui poshprso suemo gti sisiarha se dra o sovvrehhe suwwidere Ké sos wuowe se sfiffhera...
QUELLA RAGAZZA: *seduta vicino Ignazio* Zzz...ROOONF...Zzzzz...ROOOOOONF...
Dio: *interrompendo il discorso* Ora basta con le domande. Annoieremo il pubblico, sei pronto?
Raoul: Pronto, quando vuoi.
Dio: IL MONDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tutto si congelò come l'ultima volta ma Raoul, scaltro com'era, appena sentì la prima sillaba si mise nella sua posizione difensiva: in poche parole si rannicchiò come un porcospino, tutto questo in pochi decimi di secondo…
Dio: Raoul, nella terra dei demoni, si dice che hai la pelle coriacea....vedremo.
Dio come fece per Morara, iniziò a lanciare continuamente pugnali ma questa volta anche da sopra: era impossibile evitare quell'attacco.
Dio: Hmmmpf... vediamo quanto sei coriaceo! FINE DEL MONDO!!!
I pugnali, selvaggiamente colpirono completamente la schiena scoperta di Raoul (sembrava appena uscito da una seduta di ago puntura) ma come prevedibile, Raoul si alzo immediatamente, rimuovendo quei coltelli come se fossero coriandoli…
Raoul: Questi cosi sarebbero le tue armi? Sembrano giocattoli...
Dio: *sorridendo beffardo* IL MOND...
Dio non completò la frase, subì una gomitata in piena faccia. Raoul, con un’agilità impressionante, era arrivato davanti all'avversario.
Aiuto Cronista: Raoul è una furia il naso di Dio è spappolato… e ora che fa? È velocissimo...
Infatti appena dopo aver dato la gomitata, Raoul sfruttò il momentaneo dolore dell'avversario, facendo una capriola all'indietro e prendendolo dagli avambracci.
Raoul: Non ti farò più parlare... con te si vince solamente con una tattica lampo...
Aiuto Cronista: Che sta facendo Raoul? Sta prendendolo da dietro, prova a spappolare Dio il quale ha in bocca una sua mano di Raoul che forse vuole impedirgli di parlare.
Dio: Mmmh...
Raoul: E ora... il gran finale.
La scena era sfocata ma sembrava che Raoul avesse lasciato il corpo di Dio, strappandogli qualcosa e subito lo tempestò di pugni velocissimi sulla schiena. L'ultimo, il più violento, l'aveva lanciato contro la parete creando un buco enorme e un gran polverone…
Aiuto Cronista: Non si vede nulla...ora si intravede qualcosa: dio e' a terra steso cosparso tutto di sangue invece Raoul al centro dello stadio con un pugno alzato… attenzione il pugno stringe qualcosa…… Ma cosa…? Non ci posso credere… Raoul stringe la lingua di Dio!!! Gli ha strappato la lingua!!!
Raoul era soddisfatto, così facendo aveva neutralizzato diverse tecniche dell'avversario. Ora sarebbe stato più facile sconfiggerlo ma era ancora dubbioso, non pensava che sarebbe stato così facile sbarazzarsi di un tipo come lui. Aveva la netta sensazione di non aver ancora visto niente...
Aiuto Cronista: 1...2....3... Dio si è alzato! Dio si è alzato.
Infatti Dio si era alzato, stranamente. Dopo un attacco simile, una normale persona si sarebbe stramazzata al suolo ma lui si era alzato dopo tre secondi e per giunta sembrava stranamente migliorato. Il naso sanguinava ma prima sembrava ridotto peggio, invece dalla bocca colava copiosamente sangue nero…
Dio: *stranamente dall'aria beffarda*…
Dio mise le mani giunte, come se pregasse per poi aprirle. Dal nulla apparvero quattro sue copie perfette nello stadio, precise come lui, solo un pochino evanescenti…
Aiuto Cronista: Che succede? Sembra che Dio abbia richiamato quattro sue copie identiche. Ma saranno forti quanto lui???
I cinque fecero un sorriso di sfida e improvvisamente sparirono dal campo…
Aiuto Cronista: Che succede? Prima Dio si moltiplica ed ora scompare, cosa vorrà mai fare?
Un calcio volante piombò. Una copia era apparsa davanti a Raoul che istintivamente parò il colpo con l'avambraccio, però qualcosa di strano accadde, il colpo non fece nessun impatto, anzi il clone passò attraverso Raoul come se fosse un fantasma per poi sparire…
Raoul: Che...?
Le gambe di Roul caddero. Un clone da dietro gli aveva sferrato un poderoso calcio nei legamenti delle ginocchia, si sentì un fortissimo scricchiolio, indice che i colpi di Dio non erano carezze.
Raoul barcollò, sicuramente il colpo gli aveva spezzato qualche osso ma lui era abituato a dolori del genere, un normale essere umano sarebbe svenuto.
Un altro clone apparve davanti sfoderando un pugno temibilissimo verso una guancia troppo esposta.
Raoul però ebbe questa volta i riflessi pronti, si abbassò e caricò un pugno verso l'addome del nemico, non un pugno qualsiasi ma un pugno estremamente potente che, però, andò a vuoto come se quel clone fosse un fantasma…
Raoul: Ma che tecnica è mai questa?
Neanche il tempo di finire la frase ed il clone-fantasma, spostandosi lateralmente: sfruttò la posizione elevata e diede una caricatissima gomitata sulla capoccia di Raoul, che cadde a terra con un buco pieno di sangue nel cranio. Tuttavia era ancora mezzo cosciente…
Aiuto Cronista: Amici, Dio ha letteralmente fracassato la testa dell'avversario, uno scontro violentissimo. Raoul: *pensando* Ma che potere sta usando? Crea dei cloni che non possono essere colpiti ma possono attaccare? Che compaiono e scompaiono? Julia, io non ti dimenticherò... questo mostro orribile non mi ucciderà... devo inventarmi qualcosa... gli ho staccato la lingua dovrebbe essere meno offensivo, invece sta dimostrando una forza micidiale…
Raoul pian piano riaprì gli occhi: era steso per terra e davanti a lui c'erano le copie però…
Aiuto Cronista: Cosa è successo? Mentre Raoul era incosciente le copie, anzi Dio ha sfruttato questo tempo per... rigenerarsi?
Infatti il naso non era più spappolato e la lingua magicamente era ricresciuta: tutti i danni ricevuti durante il combattimento erano magicamente spariti…
Dio: Raoul delle terre dei demoni, tu mi hai chiesto di fare sul serio... te ne sei già pentito?
Raoul intanto si era alzato a fatica: anche se non poteva rigenerarsi, il suo allenamento gli consentiva di ignorare gravi ferite…
Raoul: Dio, i tuoi poteri vanno oltre ad ogni possibile immaginazione..
Dio: E ancora non hai visto nulla...
Come un fulmine, Dio con la sua prossima mossa sconvolse tutti: le copie divennero otto per un totale di nove avversari…
Raoul: Che trucco è mai questo?
Dio: Saperlo dovrebbe essere il tuo mestiere *sorridendo* LA MALEDIZIONE!!!!
Dal nulla apparve un simbolo in cielo a forma di “X”…
Dio: Tu, Raoul delle terre dei dannati, non potrai rivelare la mia vera natura o imploderai su te stesso.
Il simbolo si restrinse e andò verso Raoul che involontariamente provò a pararsi ma era tutto inutile: quella X nera come l'ebano si era impressa nel suo braccio sinistro…
Dio: Questo è per impedirti di parlare dei miei segreti... ed ora è il momento di finirla, il MONDO!
Il tempo si congelò e persino Raoul, del tutto impreparato, era in una posizione facilmente attaccabile, però stranamente le copie erano scomparse, facendo rimanere soltanto l'originale…
Spoiler:
Le piante ricominciarono a respirare, i bambini ricominciarono a vivere: il tempo aveva ricominciato il suo normale fluire, ma il Colosseo era in uno stato di shock. Il pubblico guardava sbigottito, anche il cronista non aveva parole per commentare: nell'arena c'era un enorme fossa e al suo centro un gigantesco rullo compressore, comparso dal nulla. Dio che guardava sorridente il fondo della fossa, dove ormai c'era al tappeto il povero Raoul che, schiacciato dall’enorme macchina, non aveva più la forza di reagire quell'attacco era troppo anche per lui...
Aiuto Cronista: B-Bene… 1...2....3...4...5...6...7....8....9....10 il vincitore e Dio Mero!!! Raoul, il favorito è stato battuto al primo incontro!!!
Intanto, dagli spalti, alcuni dei partecipanti osservavano la scena sbigottiti…
Gemini: Qualunque attacco abbia usato, doveva essere semplicemente devastante.
Morara: *arrabbiato* Ed io avrei pareggiato con quel moccioso di Xora, dopo essere stato quasi alla pari con quel… con quel mostro?
FINE
Ultima modifica di Mr. Mxyzptlk; 28-11-2024 alle 10:53:18
Carattere: Persona estremamente saggia e benevola, forse anche troppo. Tuttavia è giusto e sa sempre quando è il momento agire. Se qualcosa deve essere fatto non ha ripensamenti, non è ingenuo.
Storia: Partecipa al torneo per tenere d'occhio i suoi due fratelli, Ken e Raoul, i quali senza di lui sono incontrollabili e hanno ormai perso di vista le tecniche della scuola di Hokuto. Farà capire anche ai suoi fratelli come possederne nuovamente il potere oppure vorrà limitare la loro potenza distruttiva?
Poteri e Abilità: In quanto terzo ed ultimo maestro della scuola di Hokuto, al contrario dei suoi fratelli, egli riesce ad usare, stranamente, la somma arte. Le sue tecniche sono molto belle da vedere e sono in grado di incantare l'avversario. Tuttavia non sempre sono efficaci, perché purtroppo Toki è malato e debole rispetto al passato.
Carattere: Nessuno lo ha mai visto sobrio o a pieno regime, quindi il vero carattere è sconosciuto, il fumo parla per lui. Passa il suo tempo, chiedendo continuamente agl’altri se condividono la sua sfrenata passione per le canne.
Storia: Cresciuto in mezzo alle piantagioni di erba, la sua prima parola fu Matutiddroghi?!!?! A tutti gli effetti l'unico verbo che riesce a coniugare è “ddrogarsi”.
Poteri e Abilità: Dopo aver aspirato, diventa in grado di creare e manipolare la densità del fumo da lui prodotto, oltre che trasformare il suo corpo in tale elemento, riesce anche a volare e farsi trasportare dal vento, quando è in forma gassosa. Inoltre può creare un pupazzo di fumo tossico in grado di mettere al tappeto qualsiasi avversario.
Zona Relax: incontri preliminari dello strambo tipo 2°parte Aiuto Cronista: Dunque, come ho detto, finché il nostro amato cronista non si riprende, sarò io a condurre lo spettacolo, signore e signori… per il prossimo incontro…
Nel frattempo, nel Bar situato nella zona dedicata ai concorrenti: Razar era seduto vicino a Dio Mero, davanti al bancone. Intento a tracannare grog…
Flint: Lo sai? Hai dato un bello spettacolo ieri…
Dio non sopportava la vicinanza di quell’ individuo che emanava un odore nauseante, un misto fra rum e cherosene…
Dio: Ascolta robot, ti ho permesso di sederti qui ma non di infastidirmi.
Flint: Dico sul serio sai? Perché non ti unisci alla mia ciurma? Un sacco di carne potente come te mi sarebbe utile…
Dio: Non dire idiozie, perché dovrei unirmi a voi?
Flint: Era solo per chiedere… Ahr ahr ahr…
Il pirata iniziò a scolarsi un altro boccale. Nel frattempo un uomo dall’aria vissuta, dai lunghi capelli argentei e gli occhi bianchi che indossava un’armatura blu elettrico, era seduto al tavolo e scrutava Dio con attenzione. Aveva assistito allo scontro tra lui e Raoul, era ormai evidente che non si trattasse di un comune essere umano, il capitano robot dal canto suo doveva avere qualcosa di pericoloso in mente. Ad un certo punto una pallida ragazza dai capelli rossi gli si avvicinò…
Ragazza: Piacere io sono, ehm... Evelin la vostra prossima avversaria.
Garlord sorrise…
Garlord: Ossequi signorina, mi rallegro particolarmente del nostro scontro ma penso anche che cotanta bellezza sia sprecata in battaglia.
Evelin: Da che secolo provieni, amico?!
Lo sguardo severo di Garlord si posò nuovamente sulla coppia seduta al bancone. Dio aveva un’aria alquanto scocciata, mentre il robot continuava a ciarlare…
Garlord: Sento malvagità nelle loro vene, prima o poi dovrò epurarli da questo mondo...
Poco dopo nella sala relax, Toki stava parlando con Ken, a proposito del proprio intervento durante lo scontro con Colui Esso…
Toki: ...ed è per questo che sono intervenuto!
Ken: Ho capito, ma non lo avrei certo ucciso... Volevo solo rompergli qualche altro osso.
Toki: Eh già, adesso andiamo pure in giro a rompere le ossa agli altri solo perché ne abbiamo voglia.
Ken: D’accordo, scusa, ok?! Ma non parliamone più.
Se ne andò furioso, nel mentre arrivava Evelin, dopo aver lasciato Garlord e Razar al Bar…
Evelin: *rivolgendosi a Toki* Ciao, so che non hai ancora combattuto, hai già trovato qualcuno da sfidare?
Toki: Avevo pensato di sfidare quel gatto di Cat-city...
Evelin: *ridacchiando* Quale dei tre?
Toki: Il fratello maggiore di quello che ha combattuto contro il gatto che si crede Marco Rossi...
Evelin: Morara?
Toki: Si, proprio lui, a quanto pare è molto abile, si dice addirittura che abbia tenuto testa a Dio Mero, anche se poi ha perso...
Evelin: Già, da non sottovalutare, ma non credo che abbia voglia di combattere, è ancora piuttosto incazzato per il pareggio avuto con QUEL RAGAZZO... voglio dire… Xora… Ah-ehm… Comunque prova a chiederglielo, è là che parla con quel… quel... vabbè, quel drogato.
Toki: Non essere scortese, si chiama Fattoappenna.
Evelin: Vabbè come vuoi tu… vediamo che dice Morara…
Evelin e Toki si avvicinarono a Morara, che era tormentato da Fattoappenna…
Fattoappenna: ...è così ti dico. La sensazione che si prova dopo aver passato tutto il giorno a fumare canne è fantastica! A proposito, ma tu tiddroghi? Ah, guarda qua, questa è la mia "robba", ti piace?
Gli fece vedere un sacchetto pieno di droga pesante e un altro pieno di Marijuana…
Morara: È un'ora che mi dici quanto è bella la sensazione che si prova dopo aver passato tutto il giorno a fumare canne... e che mi rompi le palle chiedendomi se io... middrogo. Ed è un'ora che ti dico: "Non me ne frega 'na mazza, non mi drogo”.
Fattoappenna: Hoccapito! Non urlare!
Morara: E invece non hai capito un cazzo drogato di merda! L'unico motivo per cui ti sto parlando è che mio fratello mi ha chiesto di farti compagnia… e sai perché me l'ha chiesto?! Perché gli fai pena e perché pensa che io non abbia niente di meglio da fare che stare qui a parlare con te… in realtà avrei da perfezionare la mia ultima tecnica, ma tu mi stai facendo perdere un mucchio di tempo.
Fattoappenna: Hey amico! Ma tu tiddroghi?
Morara: Basta!!!
Morara materializzò la spada, distruggendo tutta la "roba" di Fattoappenna con un colpo, che vedendola sparsa per terra, si mise in ginocchio piangendo…
Fattoappenna: Bastardoh! Mi ci sono voluti due mesi per avere abbastanza grana da potermela comprare!!!
Morara: Quella è merda, drogato del caz…
Toki si intromise mettendo una mano sulla spalla di Morara, che si girò di scatto e puntò l'arma contro l'intruso che rimase sorpreso da quella violenta accoglienza…
Morara: Che diavolo vuoi?!
Toki: Ciao, sei Morara vero?
Morara: Sì perché? E tu chi cazzo sei?!
Toki: Hai ragione, scusa, il mio nome è Toki, sono il fratello di Ken e Raoul *gli porge una mano*
Morara smaterializzò la spada e a sua volta strinse la mano di quell'umano all'apparenza così amichevole…
Morara: Piacere...
Nel frattempo Ken, incuriosito, raggiunse di nuovo suo fratello…
Toki: Piacere mio, so che sei molto bravo a combattere, che ne dici di uno scontro in arena? Io non ho ancora combattuto e vorrei affrontare un avversario degno...
Morara: Vorrei, ma in questo momento sono occupato e devo finire di preparare una nuova tecnica.
Morara: *pensando* Mmmh... mi è venuta un’ideona…
Indicò Fattoappenna… Morara: Io non posso, ma il mio amico qui non se la cava male…
Toki: *squadrandolo con interesse* Lui?!
Fattoappenna: Sì, sì io.
Morara: *pensando* Evvai! Così mi tolgo quest'essere inutile dai piedi!
Ken e Evelin si misero a sghignazzare…
Ken: *a Evelin in un orecchio* Oddio, ahahah!!!
Toki: Vabbè, visto che non c'è nessun altro... Va bene, ci scontreremo domani, nell'arena…
Fattoappenna: Evvaiii!!!
I due gruppi si separarono: Ken, Evelin e Morara da una parte e Toki e Fattoappenna dall'altra…
Morara: Oh mio dio!
Ken: Ma avete visto che faccia ha fatto mio fratello quando quel Fattoappenna ha accettato?
Evelin: *ridacchiando* Morara, sei un genio!
Intanto Fattoappenna si stava allontanando con Toki…
Fattoappenna: Hey amico...ma tu tiddroghi?
Toki: *sconvolto* Oddio...cosa ho fatto per meritarmi questo?!
Fattoappenna vs Toki
Aiuto Cronista: Oggi si scontreranno due combattenti totalmente opposti: Toki, il guerriero di Hokuto senza macchia e senza paura, contro Fattoappenna, il fumato del torneo! Sappiamo tutti chi vincerà ma le regole vanno rispettate e il combattimento ci deve essere.
Nessuno fiatò, se per Toki il motivo era che portavano rispetto per lui, per Fattoappenna era il contrario: erano tutti allibiti…
Aiuto Cronista: Non troppo calorosi eh? Ordunque, basta indugiare, iniziate!
Toki partì velocissimo verso il suo avversario, che era impegnato ad arrotolare 3 canne…
Toki: È meglio se ti arrendi, Fattoappenna, non voglio farti del male!
Fattoappenna: Ma tu tiddroghi??
Toki: Me l'hai chiesto tutto il giorno, e la risposta è sempre stata "no", ora arrenditi!
Fattoappenna: E perché devvomi arrendere? Noi non dovremmo dovere combattutto?
In quel momento Toki saltò sopra al povero Fattoappenna, e lo trattenne a terra per un tempo indefinito, ma senza fargli male...non poteva picchiare quel povero barbone indifeso, il suo onore glie lo impediva…
Toki: Ti ho detto di arrenderti, vuoi che ti faccia male?
Fattoappenna: E perché volessi tu farmi male? Non ti piaqquo come amico?
Toki: Oddio, basta! mi stai facendo impazzire con sti discorsi!
Fattoappenna: Eh, immaginassi me! Ma tu tiddroghi? Questa è… DDROGA PPOTTENTE!
Soffiò una vampata di fumo in faccia a Toki, che cercò di resistere a quell'odore nauseabondo…
Fattoappenna: La vuoi una sigga?
Toki: *ingenuamente* M… ma certo, grazie amico!
Fattoappenna: Prego.
Mentre Toki fumava tranquillo la sua "siga", Fattoappenna si rialzò ed evocò la più terribile delle sue armi: Il Pusher di fumo…
Aiuto Cronista: Ma che succede?! Fattoappenna è riuscito a liberarsi dalla presa di Toki... offrendogli una canna… e ora che fa? Ma… sta creando un pupazzo di fumo!
Toki: *pensando* Un pupazzo di fumo? Deve essere qualche strana tecnica… e per quale motivo sto fumando una canna?!
Fattoappenna: Ti piace?
Toki: Sì, molto bello, ma ora dovrei sconfiggerti.
Neanche a dirlo, Fattoappenna si stava divertendo a creare un pupazzetto simile a Super Mario, che ribattezzò “Super Mariju”, il quale cominciò a saltellare dappertutto, andando sempre verso Toki…
Toki: Come posso perdere contro questo tizio?! I suoi pupazzi mi fanno solo ridere!
Il pupazzo di Fumo aveva ormai raggiunto Toki, senza che questo se ne accorgesse e anche se fosse accorto avrebbe pensato, stupidamente, che si trattasse una cosa innocua…
Toki: Ma che succede? Mi sento svenire… Ronf… Zzz… zZz… zzZ
Aiuto Cronista: Incredibile amici! Fattoappenna ha steso Toki con un pupazzo di fumo! iniziamo il conteggio: 1...2...3...4...5...6...7...8...9...
Toki si rialzò di colpo…
Toki: *delirando* Ho bbisogno di DDroga!!!
Fattoappenna: *offrendogli una canna* Ecco, ne vuoi una?
Toki mollò un pugno in faccia a Fattoappenna, che rimase disteso per terra, poi il guerriero forzuto lo raccolse da terra…
Toki: *sempre più offuscato dalla droga* Unna? Io le voglio tutte! Muahahah!!! Dammi tutte quelle che hai o ti ammazzo!!!
Fattoappenna: Ma le altre ce le ho nella mia stanza, ammmicco!
Toki: *ormai completamente e irrimediabilmente rapito dalla Maria e dal fumo del pusher di fumo* Cosssa?!?!?! E me lo dicci solo adesso?!
Fattoappenna: Beh, tu non me l'hai chiesto...ammicco?
Toki aveva perso il buon senso, partì come una furia fuori dall'arena, alla ricerca delle preziosissime canne di Fattoappenna…
Fattoappenna: Non me le fregare tutte eh? Eppoi ffumare troppo fa mmmale!
Aiuto Cronista: *completamente sbigottito dallo svolgersi degli eventi* Ladies and Gentleman... ma che dico, dove siamo, a teatro? Volevo dire... fedeli spettatori, in qualche modo Fattoappenna ha convinto Toki ad abbandonare, vince lo scontro Fattoappenna... il fumato!!!
Pubblico: ……
Morara e gli altri, avevano seguito lo scontro dalle tribune, il gatto non faceva che sbellicarsi…
Morara: Ahahah… Oddio, non ci credo! Certo che tuo fratello è un vero demente, Ken!
Ken e Evelin: ……
Molala: Ma questo non è possibile… Il torneo è più imprevedibile del previsto.
Carattere: Onorevole e furbo, un po’ filosofo, tende ad usare più l'intelletto che la forza bruta. Sa dimostrarsi anche un ottimo stratega. È particolarmente affezionato a Rictard, la sua aquila.
Storia: Onorevole cavaliere errante. Si è iscritto al torneo in quanto è venuto a conoscenza che anche il figlio (che non vede da 4 anni) è iscritto a quel torneo, poi c'è QUELLA RAGAZZA. Ha l’abitudine di annotare tutte le sue esperienze in un diario personale.
Poteri e Abilità: Eccellente guerriero, abilissimo nell’utilizzo di diverse armi, la sua preferita è la lancia. Controlla inoltre i poteri del fuoco e del fulmine, è in grado cioè di manipolare questi due elementi, grazie ai quali può lanciare diverse tecniche e magie.
Cronista: Signore e signori, presto ci sarà il prossimo scontro, il primo per entrambi i partecipanti, presto vedremo il nobile cavaliere Garlord scontrarsi con la graziosa Evelin. Fra parentesi è con gioia che riprendo il mio lavoro.
Pubblico: Una vera fortuna…
Spogliatoi, poco prima…
Evelin si era preparata duramente, doveva solo dare qualche ultimo ritocco al suo arsenale ma c’era una cosa che doveva fare prima. Xora era in un angolo nella sua tipica e malinconica solitudine, i suoi pensieri erano sempre rivolti a QUELLA RAGAZZA…
Xora: Un giorno riuscirò a conquistarti *sospiro* se solo non fosse per quello stramaledetto cracker, cos’ha lui che io non ho?
Evelin lo vide, QUEL RAGAZZO era seduto là tutto solo, se non avesse trovato il coraggio di parlargli non se lo sarebbe perdonato…
Evelin: Ehm… tu sei Xora vero?
Xora: Beh, dipende…
Evelin: Ti ho visto combattere. Congratulazioni, fai scintille.
Xora: Sei la prima a pensarlo, per colpa di quel robot tutti mi considerano un codardo, un imbroglione… uno sfigato…
Evelin: Lascia che quegli idioti parlino, ho visto il coraggio con cui ti batti.
Xora: E come se non bastasse, ho saputo che si è fatto vivo anche mio padre… come se non avessi già abbastanza problemi.
Evelin: Non dovresti vederla così, io nemmeno lo so cosa significa avere dei genitori… voglio dire… la cosa che più somiglia ad una famiglia per me è lui…
Flint: *passando provvidenzialmente per gli spogliatoi* BEEEEEEURRRRKK!!!!
Xora: *sbigottito* Cosa? Quel bidone di ferro ambulante sarebbe… si insomma… tipo tuo padre?
Evelin: Beh, è una parola grossa, mi ha presa con sé quando avevo 12 anni. Sai fin da piccola ho una certa attitudine per la meccanica e sai, in una ciurma di robot… ha ritenuto che gli sarei stata utile.
Xora: Mi spiace…
Evelin: *scuotendo le spalle* Fa nulla… me la cavo lo stesso.
Cronista: Signore e signori, presto avverrà il prossimo scontro…
Evelin: Uh? Tocca a me, devo andare.
Detto questo si avviò in direzione dell’arena.
*
Evelin e il capitano si trovavano sul lato est del Colosseo. Flint stava discutendo ancora con la ragazza e sembrava parecchio agitato…
Flint: Avere due di noi che concorrono nel torneo può essere vantaggioso, dopotutto. Ma cerca di non combinare guai, ragazzina. Non perderò il primo premio per colpa tua…
Evelin: Sì, sì lo so Cap… perché non ti rilassi?
Flint: E vedi di non sottovalutarlo…
Evelin: Sì sì sì… lo so. Non è la cosa che tu fai, più o meno, sempre con i TUOI nemici?
Flint non disse più nulla, mentre Evelin si diresse verso il centro dell’arena e si abbassò gli occhialoni sul viso…
Evelin: Si va in scena...
Appena si fu allontanata, Flint iniziò a guardarsi attorno spazientito…
Flint: Davy… Jones!!! Ma dove diavolo si sono cacciati quegli inutili…
I due sbucarono da sotto una mattonella del pavimento…
Davy: Agl’ ordini capo.
Flint: *sottovoce* Ricorda quello che vi ho detto di fare…
Davy: Lo so, lo so! Prendiamo posizione Jones…
Garlord: Or dunque eccoci qui! Voglio farvi presente milady, che non limiterò i miei attacchi solo per la sua appartenenza al gentil sesso.
Evelin: Ma da che secolo provieni, amico?
Cronista: Pronti… combattete!!!
Con l’armatura che risplendeva il cavaliere sfoderò la sua lancia. Evelin sfoderò invece le sue due pistole. Somigliavano a quelle possedute anche dai pirati, ma sembrava che qualcuno vi avesse fatto delle sostanziali modifiche, probabilmente la stessa Evelin.
La lancia si illuminò di una luce rossastra, Garlord cominciò a farla roteare verso l’alto, creando una colonna di fuoco, simile ad un tornado che lo avvolse completamente. Circondato dalla colonna di fuoco si scagliò subito su Evelin che riuscì a schivare l’attacco con un rapidissimo balzo verso sinistra, dimostrando un’agilità fuori dal comune e portandosi parecchi metri in alto, superando quell’attacco. Mentre era ancora in aria, mirò proprio nell’occhio di quel ciclone e colpì in pieno il cavaliere con una doppia scarica energetica, atterrandolo temporaneamente e facendo svanire quella tecnica…
Cronista: Colpo da maestro signori, sembra che la sconosciuta Evelin non sia la sfavorita, dopotutto.
Evelin: *pensando* Devo mirare a quella lancia.
Sparò nuovamente ma Garlord si mise in posizione difensiva, mantenendo salda la presa sulla propria arma, poi la fece roteare davanti a sé, generando una sorta di barriera infuocata che riuscì a vanificare l’attacco, disperdendo i due proiettili energetici.
Cronista: Adesso che intenzioni avrà?
La lancia di Garlord si illuminò di nuovo, Evelin premette un pulsante sul lato di una delle sue due armi che venne convertita in una specie di pistola a raggi. Il cavaliere agitò la sua arma due volte, creando due onde infuocate, le quali si unirono in una sorta di “X” che si abbatté sulla ragazza. Evelin premette un pulsante sul dispositivo che portava al braccio, per creare istantaneamente una sorta di barriera protettiva a forma di sfera che la avvolse completamente.
La gigantesca “X” infuocata si abbatté sulla barriera, ma non riuscì neanche a scalfirla, vanificando l’attacco del cavaliere. Questi si scoprì ammirato da quella guerriera che aveva probabilmente progettato quelle armi da sola…
Garlord: Davvero notevole donzella, ma ci vorrà più di qualche artificio tecnologico per averla vinta sulla mia persona.
Evelin: Giusto, immagino di dover cominciare a fare sul serio.
Cronista: Sensazionale, la sfida si fa “scottante” già nei primi istanti! Eh, eh!
Mentre la battaglia giungeva ad un momento cruciale, Davy e Jones erano appostati, poco distanti dall’ arena…
Davy: Il cavaliere è in gamba, credo che fra poco dovremo intervenire…
Jones: Scusa, perché ti preoccupi per quel sacco di carne?
Davy: Ordini del capitano. Non vuole correre rischi. Mettiamoci in posizione…
Garlord levò la lancia al cielo e in essa cominciarono a fluire fulmini, Evelin deglutì nervosamente, forse un avversario di quel calibro era stato piuttosto ambizioso come primo incontro ma voleva andare avanti, non poteva venire umiliata di fronte QUEL RAGAZZO…
Xora: Oh, perché… Perché il cracker???
Il coraggio della ragazza ebbe la meglio e con il suo bracciale alzò un’altra barriera, parando i colpi del cavaliere…
Garlord: A quanto pare le mie previsioni erano corrette, le sue abilità sono notevoli milady.
Evelin cercò però di non farsi distrarre e si lanciò all’ assalto compiendo un rapido balzo avvitato, riuscì ad evitare i fulmini dell’ avversario e ad assestargli un calcio in pieno viso, riuscendo ad atterrarlo e facendogli cadere la lancia.
Evelin: *caricando le pistole* Ora tocca a me.
Non perse tempo e cominciò a sparare mentre l’avversario era a terra. Garlord riuscì ad evitare i colpi dell’avversaria con alcune rotolate. Recuperò velocemente la lancia, infondendole l’energia del fulmine e utilizzandola per deviare i colpi energetici facendola roteare…
Cronista: Incredibile, sembra che i contendenti si equivalgano in abilità, uno scontro davvero fulminante amici.
Pubblico: *silenzio tombale*
Cronista: Insomma, ridete idioti, era una battuta!!!
Nel frattempo Davy e Jones attendevano, nascosti poco lontano dall’arena…
Jones: Hey Davy, non dovremmo intervenire?
Davy: Nah! Eve sembra cavarsela bene per il momento.
Garlord: Ebbene, questa è la fine…
Evelin: E chi l’ha detto?
Garlord: Credimi.
Il cavaliere levò nuovamente in cielo la lancia che venne avvolta da un fascio di luce. L’arma sembrava ora della stessa consistenza del fulmine…
Cronista: Non credo ai miei occhi signori, quale incredibile colpo starà preparando Garlord?
La lancia cominciò a caricarsi di elettricità, così come il corpo del suo possessore. Evelin cercò di sparargli ma scoprì sbigottita che i proiettili energetici venivano assorbiti dall’energia di Garlord e annullati…
Davy: è il momento passami il cannone-nitro.
Il robot armò il cannone, dopodiché la puntò verso Garlord…
Davy: Vediamo se riesce a assorbire questo. Adios, cavaliere… Bomb Viage!
Improvvisamente qualcosa puntò il robot prima che potesse sparare il proiettile, una maestosa aquila si lanciò verso pirati e con un colpo d’artigli deviò il cannone e Davy sparò in aria…
Davy: Da dove esce quel dannato piccione?
Jones: Ehm… Davy… Il colpo sta cadendo proprio q…
Ci fu un grande boato, i due pirati robot si sarebbero risvegliati più tardi in officina…
Garlord nel frattempo sprigionò il potere della lancia, un gigantesco fulmine cadde dal cielo, Evelin utilizzò nuovamente il suo campo di forza, ma nonostante tutto quell’attacco fu talmente devastante da distruggerlo. La barriera riuscì a proteggere parzialmente la ragazza, ma venne comunque scagliata via dall’enorme forza cinetica, finendo fuori dal ring e rovinando a terra…
Cronista: Evelin è fuori dal ring… Garlord si aggiudica l’incontro ma facciamo un applauso alla magnifica prestazione della sua avversaria.
La ragazza era ancora stordita, ma non le serviva essere completamente lucida per capire che aveva perso. Si sentì sollevare da qualcuno, quando riaprì gli occhi vide il teschio metallico di Razar. Il robot aveva convertito l’altra mano in uno scopettino e le stava togliendo la polvere di dosso…
Flint: Ti sei comportata bene, sacco di carne…
Evelin: Immagino avessi ragione, Cap. Non ero pronta…
Flint: Non dire idiozie sei stata formidabile, sono quasi orgoglioso.
Evelin: *rimettendosi in piedi* Davvero, beh grazie vecchio.
Flint: Non montarti la testa, ho detto quasi…
Nel mentre il cavaliere si avvicinò ai due…
Garlord: Un’ottima prestazione milady. Era da tempo che qualcuno non mi metteva in seria difficoltà.
La ragazza sorrise, a quanto pare non era stato un fallimento completo, nel prossimo scontro si sarebbe impegnata di più. Nel mentre l’aquila che aveva assalito i due pirati andò a posarsi proprio sulla spalla di Garlord.
Flint: *ripensando a Davy e Jones* Quando metterò le mani addosso a quei due idioti, gli strapperò la scatola vocale!
*Dopo la conclusione dell’incontro tra Garlord e Evelin, la folla si stava lentamente dirigendo verso le uscite, una leggera pioggerella stava iniziando a cadere e ogni individuo aveva nel cuore un sentimento di euforia ed eccitamento per l’incontro appena conclusosi, perfino chi aveva perso le scommesse riusciva a recepire quel sentimento così strano per loro, intanto la pioggerella continuava a scendere come se volesse purificare l’arena e il cuore di chi aveva combattuto dentro essa.
Un solo ragazzo era rimasto al suo posto, si vedeva nei suoi occhi un misto di turbamento ed eccitamento, i suoi pensieri erano contrastanti tra una figura di leggiadra bellezza e lo scontro appena svoltosi, naturalmente il suo pensiero era di poter conquistare QUELLA RAGAZZA, se avesse disputato anche lui uno scontro epico come quello tra Dio e Raoul, naturalmente lei sarebbe caduta ai suoi piedi.
Nel mentre un uomo alto con i capelli argentei che levitavano al vento, osservava quel ragazzo pensieroso, l’uomo dopo qualche minuto passato a osservare decise di andare a disturbare i pensieri del ragazzo. Si avvicinava sempre di più, egli tese una mano verso l’alto come se volesse racchiudere in essa il cielo, mai pensiero così stupido aveva attraversato la sua mente, forse era l’emozione per il momento, si domandava. Intanto aveva raggiunto il ragazzo.
Xora accorgendosi della presenza di qualcuno vicino a lui si girò di scatto e si ritrovava davanti quella faccia da lui tanto odiata nel passato, e rimane pietrificato sul posto, i due si guardarono negli occhi per lunghissimi istanti, chiari messaggi non detti si spedivano entrambi, con il solo sguardo, le uniche parole che Xora riuscì a pronunciare furono…
Xora: Che ci fai qui?
Garlord: Figlio mio, vedo che in questi anni non sei cambiato di una virgola, provi ancora rancore verso di me?
Xora: Come posso dimenticare quello che mi facesti? Ebbene sì, il mio odio nei tuoi confronti è alle stelle.
Garlord: Ancora con quella storia? Sei solo un neonato appena uscito dal guscio. Io, tuo padre, ti insegnerò come stare al mondo. Ti darò una sonora batosta.
Xora: Perfetto erano anni che mi volevo vendicare…
La storia si ripete, padri e figli litigano spesso e spesso giungono a un punto in cui è impossibile avanzare ma è anche impossibile retrocedere, ecco in quel punto padre e figlio giocano a un gioco mortale che porterà solo sangue e distruzione. Quale sarà la causa del litigio tra Xora e il padre? E chi vincerà il duello?*
Garlord e Xora stavano parlando ancora animatamente nelle tribune, ma non si erano accorti che un oscuro personaggio stava giungendo verso di loro: Dio Mero in persona…
Dio: *vedendo Garlord* Piacere, il mio nome è Dio Mero *ignorando completamente Xora*
Garlord: Piacere, ho visto il tuo duello è stato molto appassionante…
Dio: Anch’io l’ho vista combattere. Ha usato delle tecniche interessanti… in particolare mi ha colpito quando ha evocato quei fulmini, direttamente dal cielo… Non sarà un angelo per caso?
Garlord: Beh... no, certe volte commetto qualche malefatta... mi sento un po'… demonietto, AHAHAHAH…
*Palla di fieno*
Dio: Capisco… *facendo per andarsene*
Intanto QUELLA RAGAZZA stava guardando incuriosita la scena, attratta soprattutto dai bicipiti di Dio che erano grandi come due vascelli norvegesi.
Xora, notando questo, decise di fare bella figura, era ancora dietro all'ombra mastodontica di Dio, doveva rimediare…
Xora: Scusi buon uomo… Stavo parlando con mio padre, decisamente maleducato interrompere una conversazione.
Dio si voltò dirimpetto e abbassò lo sguardo…
Dio: Ma tu sei Xora...
Dio inizio a fissarlo e Xora si perdette nel suo sguardo, per un momento iniziò a dimenticare tutto ciò che li circondava, l'arena, i recenti amici, QUELLA RAGAZZA, suo padre, persino lui stesso... era ora circondato dal limbo, con un corpo che sicuramente non apparteneva a lui, ma cos'era un corpo? Anzi cos'era lui? Cos'era quel fluire di pensiero che lo stava percuotendo? Stava vivendo? O era morto?
Xora: ……………
La gente, nel mentre, iniziava a fermarsi per la curiosità: Xora era fermo e immobile con occhi pallidi e la bocca aperta come uno stoccafisso…
Dio: Xora...
Xora si riprese subito: aveva ripreso tutto ciò che in quei secondi aveva perduto, una sensazione bruttissima e immortale, chi era veramente Dio?
Dio: Bene... *sorridendo, dopo la reazione di Xora* fra poco inizierà la seconda tappa, sono ben lieto che il primo incontro lo disputeremo noi due. A più tardi...
Garlord: *prendendo la lancia* Dio… cosa hai fatto a mio figlio?
Dio non rispose, ma sparì fra le nebbie della folla…
QUELLA RAGAZZA: *dopo aver tolto un tappo di cerume* Mi sono persa qualcosa?
Xora: Oh mio Dio... Volevo lo scontro epico ma non intendevo sul serio *esclamando con se stesso a mo' di rimprovero*
Garlord: Xora, se vuoi vendicarti di me, potrai farlo, ma ho scoperto il punto debole di quel tizio e se vuoi ti aiuterò a sconfiggerlo.
Xora: Veramente?
Per un attimo scordò che quello fosse il suo odiato padre, in quel momento era semplicemente il mezzo perfetto per impressionare QUELLA RAGAZZA…
Garlord: Dio è un vampiro e te lo assicuro, ne ho affrontati molti durante i miei viaggi quindi so anche come eliminarli... C’è ancora una settimana, prima di partire per l’Egitto, il tempo sufficiente per un addestramento speciale da ammazza vampiri. Poi avrai la tua vendetta, te lo prometto.
Xora: Certo...
I due si allontanarono, ma non andarono nello spogliatoio, decisero di andare altrove per allenarsi e soprattutto per avere l'equipaggiamento adatto, ma Xora aveva il cuore titubante, dentro di lui era sicuro che non si trattava di un vampiro ma di una creatura altrettanto oscura e spregevole.*