Ragazzi, chiariamo: non c'è nulla di male a essere, come dice iamalfaandomega, dei "bastian contrari". Credo che discussioni come questa, in cui si confrontano pareri anche diametralmente opposti, ma ragionevolmente sostenuti, siano il miglior modo per diffondere la cultura del videogioco. Io non sto affermando che il mio giudizio su TG (in questo caso, ma in generale l'osservazione vale per qualunque titolo recensito da me o dai miei stimatissimi colleghi del PSM team) sia quello giusto in assoluto. Però quello che io scrivo su PSM voi lo pagate, acquistando la vostra copia della rivista in edicola, per questo mi sento in dovere di giustificare tutto ciò che dico. E' ovvio che una recensione riflette sempre l'opinione di chi l'ha scritta e che tale opinione può risultare in disaccordo con le idee di chi legge. Nello scrivere una recensione si cerca sempre di fornire degli elementi oggettivi descrivendo quelli che sono dei difetti unanimemente riscontrabili o dei pregi generalmente apprezzabili. Purtroppo, come vedete, anche questo aspetto nasconde, in fondo, un'arbitrarietà. La libertà di movimento, come dice iamalfaandomega, non piace a tutti e alcuni preferiscono un gioco lineare, in cui sia ben chiaro cosa c'è da fare, piuttosto che un'impostazione stile RPG, in cui è richiesta una certa dose d'intraprendenza.
L'unica cosa che ci sta davvero a cuore nella recensione, come diceva giustamente Gorman, è trasmettere quante più informazioni possibili sul gioco, valutando ogni titolo nella maniera più approfondita e descrivendolo, nei limiti dello spazio disponibile, nel modo più completo ed esauriente e questo, vi prego di credere, è sempre stato fatto, e sempre verrà fatto su PSM e su tutte le riviste del gruppo FMI.