[QUEST - SOLO per Mordrak e Alleanza] Spedizione punitiva - Pag 2
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Discussione: [QUEST - SOLO per Mordrak e Alleanza] Spedizione punitiva

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  1. #16
    Wardevil
    Ospite
    "Figlio di cane...TU NO TOCCA LEI!"
    Mio timore era andato a prostitute,mentre io impugna grosso mio martello di guerra,e io fa roteare arma sopra di me.
    "TU NO OSA TOCCARE DONNA,O IO STRAPPO BUDELLA DA TUO INSULSO CORPO UMANO..."
    Martello rotea veloce sopra mia testa e prende velocità e potenza ogni secondo passato...
    "Tu vuole parlare,no?Tu parla me,e io ascolta...ma tu lascia andare ragazza,o quanto vero che io orco spacca tua testa e cuoce brodo di mostro..."
    Io fa segno a ragazza di avvicinare a me,tendendo mio braccio...
    "Cosa dice tu,mostro di cielo....vuoi uccidere noi?Vuoi rendere schiavi noi?"

  2. #17
    Cacciatore di streghe L'avatar di lord Raziel
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    05-03
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    mi girai incuriosito. d'improvviso un grosso tipo 4 si era presentato di fronte a me, mugugnando minacce e ordinandomi di lasciare la creatura. lo osservai inespressivo mentre mulinava un grosso pezzo d'acciaio ed esprimendosi in un linguaggio sotto gli standard planetari. mi chiesi come fosse possibile che un tale essere dalla mente ottenebrata potesse gestire una massa vitale come questa fortificazione.no, pensai,deve essere solo un esagitato in preda al terrore. logicamente avrei dovuto ignorarlo e attendere reazioni dei capi, ma avrei potuto sfruttare la sua presenza per accentuare il terrore degli altri. e comunque non facevo che ubbidire all'Obiettivo 3 della Conquista:
    "eliminare o rendere inoffensiva ogni forma vitale organica o meccanica che opponga resistenza. mi alzai dal piedestallo, e mentre influenzavo la mente della riproduttrice affinchè non si muovesse dalla sua postazione, mi avvicinai al pelleverde. calibrai il mio Accrescimento in modo tale che a ogni passo la mia statura aumentasse di qualche microunità spaziale (centimetri).quando fui davanti a lui, ero circa alto una volta e mezzo lui, e lo squadrai da capo a piedi.
    *la tua mente rivela molto. tu non sei il comandante di queste creature. quanto all'umanoide laggiù, è privo d'interesse. quanto alle minacce, devi ricrederti pena una sconfitta.*
    afferrai il pezzo d'acciaio, e glielo strappai di mano, gettandolo lontano. poi mi voltai e ritornai a passi lenti verso il centro dello spiazzo.
    L'unica differenza tra me e ciò che caccio è che io sto dalla parte giusta della spada
    Exendia. Heroes of Exendia. Risk 2360. XvsZ. Fall City. Cult Slayer.

  3. #18
    Wardevil
    Ospite
    Citazione lord Raziel
    mi girai incuriosito. d'improvviso un grosso tipo 4 si era presentato di fronte a me, mugugnando minacce e ordinandomi di lasciare la creatura. lo osservai inespressivo mentre mulinava un grosso pezzo d'acciaio ed esprimendosi in un linguaggio sotto gli standard planetari. mi chiesi come fosse possibile che un tale essere dalla mente ottenebrata potesse gestire una massa vitale come questa fortificazione.no, pensai,deve essere solo un esagitato in preda al terrore. logicamente avrei dovuto ignorarlo e attendere reazioni dei capi, ma avrei potuto sfruttare la sua presenza per accentuare il terrore degli altri. e comunque non facevo che ubbidire all'Obiettivo 3 della Conquista:
    "eliminare o rendere inoffensiva ogni forma vitale organica o meccanica che opponga resistenza. mi alzai dal piedestallo, e mentre influenzavo la mente della riproduttrice affinchè non si muovesse dalla sua postazione, mi avvicinai al pelleverde. calibrai il mio Accrescimento in modo tale che a ogni passo la mia statura aumentasse di qualche microunità spaziale (centimetri).quando fui davanti a lui, ero circa alto una volta e mezzo lui, e lo squadrai da capo a piedi.
    *la tua mente rivela molto. tu non sei il comandante di queste creature. quanto all'umanoide laggiù, è privo d'interesse. quanto alle minacce, devi ricrederti pena una sconfitta.*
    afferrai il pezzo d'acciaio, e glielo strappai di mano, gettandolo lontano. poi mi voltai e ritornai a passi lenti verso il centro dello spiazzo.

    "Ohhhhhh....."
    Io rimane a bocca aperta...coso simile a umano immensamente forte...
    Io no vince contro di lui...Io no vince,miei guerrieri no vince...
    Poi io gira verso soldati umani,nani e elfi,e pensa:loro no vince...
    "Io andare via...Lui forte e io no combatte contro lui per morire sicuro...E se noi no combatte,lui prende fortezza e assoggetta noi...Io andare via...GUERRIERI DI MIA TRIBù,QUI!"
    Mia guerrieri si raduna intorno a me,per protezione,e io attraversa portone aperto di cancello...
    "Tu,coso umano o quasi....permette mio passaggio,per ritornare a mio villaggio,oppure tu impedisce me passaggio?Io no voglio combatte contro di te,e di fortezza no frega nulla a me..."

  4. #19
    Cacciatore di streghe L'avatar di lord Raziel
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    *fuggire?*
    osservai quelle grosse creature. ansimavano e sbuffavano, e sembravano aspettare ordini dall'orco che avevo precedentemente incontrato.sembravano in procinto di abbandonare la fortificazione, e l'unica indicazione che riuscivo a ottenere dalle loro menti era il voler tornare in un luogo a nord, sulle alture.
    erano molti, cento masse biologiche inermi e pronte alla colonizzazione. non potevo farmele sfuggire, ma nemmeno assogettarle dentro la colonia umanoide.

    *e perchè invece non accampi le tue unità intorno alla nostra colonia fuori da queste mura? normalmente i traditori vengono uccisi in guerra, ma sotto la nostra protezione non correrete pericoli. ti assicuro che non hai da pentirtene*

    mi scostai dal centro della strada, lasciandolo libero di decidere.
    L'unica differenza tra me e ciò che caccio è che io sto dalla parte giusta della spada
    Exendia. Heroes of Exendia. Risk 2360. XvsZ. Fall City. Cult Slayer.

  5. #20
    Wardevil
    Ospite
    Citazione lord Raziel
    *fuggire?*
    osservai quelle grosse creature. ansimavano e sbuffavano, e sembravano aspettare ordini dall'orco che avevo precedentemente incontrato.sembravano in procinto di abbandonare la fortificazione, e l'unica indicazione che riuscivo a ottenere dalle loro menti era il voler tornare in un luogo a nord, sulle alture.
    erano molti, cento masse biologiche inermi e pronte alla colonizzazione. non potevo farmele sfuggire, ma nemmeno assogettarle dentro la colonia umanoide.

    *e perchè invece non accampi le tue unità intorno alla nostra colonia fuori da queste mura? normalmente i traditori vengono uccisi in guerra, ma sotto la nostra protezione non correrete pericoli. ti assicuro che non hai da pentirtene*

    mi scostai dal centro della strada, lasciandolo libero di decidere.

    "Hmmm...tu saggio,grosso coso....sì,tu molto saggio....peccato che tu morire ora!"
    Con un grosso strattone,io leva martello di guerra a orco mio seguace,e io fa segno a sciamani di lanciare magie,mentre io e mia guerrieri orchi attacca coso di cielo...
    "Tu muore...SKA SKA SKAAAA!!!!!!!!!!!!!"
    Guerrieri orchi accerchia coso,mentre sciamani lancia loro primo incantesimo.
    "Croagh...SPU..."
    Io sputa su terreno,mentre mangiare tornava in mia gola,con mio enorme disgusto...
    "Schifo...Mio cibo torna indietro,in bocca...Sapore orribile...Bleah...."
    E attesi che magie fossero complete,per sferrare mio colpo potente...Per uccide coso cattivo.
    "Umani,piccoli umani e umani con orecchie puntate...ATTACCA ORA COSO,e NOI VINCE...ORAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!SPUT!!!"
    Cibo intanto veniva sempre indietro,e io no trattiene più...
    "Bleah...Bl...BLEAAAAAHHHH..."
    E io vomita...vomita addosso a coso con ragazza...

  6. #21
    Angelo Innamorato Pazzo! L'avatar di madc
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    04-03
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    Torre del greco (NA)
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    Assistetti in silenzio e a bocca aperta durante tutta la "discussione" tutt'altro che amichevole tra Groath e il capo dei nostri nemici. Un vento gelido per percosse tutto mentre assistetti alla "perlustrazione" compiuta da quel mostro ai danni di una giovane fanciulla. Quest "Uomo", era talmente gelido e inespressivo che mi faceva quasi paura solo il vederlo e il pensiero di tanta crudeltà e irrispettosità. Groath fu il primo a ribellarsi a quella visione...ma io, all'inizio, non riuscii a far niente....era un Uomo! almeno, così sembrava... Groath ingaggiò un furioso diverbio con il nostro nemico, ma lui rimase freddo e distaccato come se fosse la cosa pi naturale del mondo violentare una donna e far infuriare un Orco! Groath, infine, fece finta di scappare e, a quella visione, sentivo le speranze diminuire e il sangue si raggelava nelle mie vene...non avevo capito che era una farsa. Poi, si girò e lo fece circondare, Impartendo ordini anche a noi... Molti avrebbero potuto pensare che lui non era nessuno e che non doveva dare gli ordini a chiunque volesse! ma io DOVEVO fare qualcosa...e, come se un lampo mi avesse riportato alla realtà seppur crudele, feci un cenno al mio vice di far montare i miei uomini sui loro grifoni e tenersi pronti. A un mio cenno, sarebbero partiti

    Grazie per la firma amore! Ti amo!

  7. #22
    stregone della zanna L'avatar di bellocix89
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    01-04
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    Busto Arsizio (VA)
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    la visione di quell'essere senza spressione mi faceva rabbrividire.
    prese una ragazza innocente ma non intervenii ero curioso di sapere come sarebbe andata a finire, ma quando l'orco iniziò a infuriarsi misi in allarme i miei arcieri sulle mura così da essere pronti a scoccare le freccie.
    mi si raggelò il sangue quando sentii Groath parlare di ritiratà e mi balenò per la testa di punirlo duramente, ma appena accerchiò l'inavsori capii che non mi ero sbagliato Groath era un grande capo subito urlai:
    " arcieri pronti a tirare!!!" e un centinaio di elfi dalle mura mirarono il nosto nemico e incoccarono le freccie pronti a lanciare e trafiggerlo bastava solo un mio segnale.
    intanto io sguainai le mie due lame elfiche e mi avvicinai a groath dicendogli" ottian mossa mezz'orco"
    Letoj mi seguii subito e si mise al mio fianco, intanto guardandomi introno vidi che i grifonieri si stavano per levare in volo e quindi mi ricordai dei miei felinieri..
    "felinieri presidiate l'uscita!!!" e dopo un semplice gesto cinquanta elfi cn i loro compagni animali bloccarono l'uscita della foccaforte.
    dopo aver visto quell'essere ingrandirsi le mie speranze si erano affievolite, ma ora ero sicuro che quella roccaforte non sarebbe caduta finchè i miei arcieri non sarebbero mmorti e Groath sarebbe stato lì a difenderli e io ero lì al suo fianco per aiutarlo!!!

  8. #23
    Wardevil
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    [OT]Non per cominciare la serie di OT e rovinare la quest,ma io sono un ORCO 100%,non Mezz'orco...difatti,se mi chiamerete Mezz'orco,subirete le ovvie conseguenze...Cmq sia,ora nn ci resta che aspettare medius che fa post con scritto BATTAGLIA...con questo spero di non fare più off topic,e neppure voi,a meno che non sia importante[/ot]



    "Grifonieri pronti a partire!Arcieri pronti a tirare e felinieri,presidiate l'uscita!Cavalieri,in sella,pronti a caricare!Formazione a cuneo!"
    Io riconosce prima voce,di mio amico umano Amrod...Seconda voce di elfo bastardo,che chiama me mezz'orco...io fa pente lui dopo...e terza voce...Terza voce?Io gira velocemente e poi torna con occhi verso creature blas...trascena...contro creatura nemica,e io capire che terza voce di capitano Walyn e di colonnello...hmmm...Far...no,Gar...e di colonnello...
    Loro appoggia mia idea di battaglia...No altra soluzione,purtroppo...
    "Allora,brutto coso mutacosa..."
    Io asciuga labbra da vomito,che era ancora su coso,e continua:
    "..tu arrende,e noi uccide veloce...Voi uccide tremila soldati prima di cadere...Io vale per duemilanovecentonovantanove,e mio esercito per due...tu spacciato!"

  9. #24
    Cacciatore di streghe L'avatar di lord Raziel
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    guardai inespressivo il conato eseguire una modesta parabola verso di me. e come quando su Trantor il tempo si era fermato affrontando Gendibal, anche qui la mia percezione si mutò. potei osservare il getto come cristallizzato a mezz'aria, calcolarne la traiettoria e spostare me e la... mezz'elfa... per evitare l'impatto. non conoscevo a fondo i batteri di un tipo 4, quindi era bene annullare ogni contatto. durante i tre passi di movimento, capii che con i presenti le trattative erano impossibili. tempo di combattere risuonò nella mia mente, e quasi come risposta automatica assunsi l'assetto da combattimento bianco.

    al di sotto dell'attaccatura dei capelli, sulle guance, sugli avambracci, sulla parte alta del busto e sui polpacci cominciò a crescere una corazza chitinosa di colore grigiastro, mentre la massa muscolare accresceva del 20%. due fenditure si aprirono sulla schiena e da esse scaturirono due coppie di ali membranose( 4 ali se sapete contare ) che si spiegarono e spazzarono la polvere circostante.tre piccoli buchi sui dorsi delle mani diventarono in pochi secondi la sede di 6 artigli retrattili lunghi 20... centimetri... che schizzarono fuori in un sibilo.

    presi per mano la riproduttrice e con un balzo spalancai le ali, posandomi poco dopo sul lato superiore di una di quelle abitazioni. la lasciai lì, e le paralizzai le gambe con un Lampo Mentale. le ordinai mentalmente di non muoversi, e quella annuì con un cenno del viso rigato di lacrime. mi lasciai cadere giù dalla costruzione, e mi voltai in volo per atterrare sui piedi e sulla mano sinistra. aspettai che la polvere si posasse, poi mi rialzai lentamente, le braccia penzoloni sui fianchi, e osservai tutte quelle creature.
    *cosa intendi con "arrende"? l'atto di cessare le ostilità e di consegnare i proprio mezzi fisici, logistici e mentali? se c'è una cosa che non posso comprendere è una resa. dici che noi uccidiamo tremila di voi prima di soccombere? in effetti le larve solitamente esauriscono le energie dopo battaglie prolungate, ma non vedo larve qui... fatemi parlare con i vostri capi e forse sarò autorizzato a lasciarvi possessori del vostro corpo e del vostro intelletto. se vi opporrete, la vostra pena può variare dalla colonizzazione forzata all'attacco balistico della vostra fortificazione. una di quelle "grandi luci nel cielo" (piegai due volte gli indici e i medi delle mani tenendole alzate verso di loro) vi colpirà entro tre decimi di unità tempo.*
    riabbassai le mani e sfoderai gli artigli retrattili.
    *tregua in cambio di corpo e mente. una proposta vantaggiosa per entrambi, a mio parere.*
    L'unica differenza tra me e ciò che caccio è che io sto dalla parte giusta della spada
    Exendia. Heroes of Exendia. Risk 2360. XvsZ. Fall City. Cult Slayer.

  10. #25
    Wardevil
    Ospite
    Citazione lord Raziel
    guardai inespressivo il conato eseguire una modesta parabola verso di me. e come quando su Trantor il tempo si era fermato affrontando Gendibal, anche qui la mia percezione si mutò. potei osservare il getto come cristallizzato a mezz'aria, calcolarne la traiettoria e spostare me e la... mezz'elfa... per evitare l'impatto. non conoscevo a fondo i batteri di un tipo 4, quindi era bene annullare ogni contatto. durante i tre passi di movimento, capii che con i presenti le trattative erano impossibili. tempo di combattere risuonò nella mia mente, e quasi come risposta automatica assunsi l'assetto da combattimento bianco.

    al di sotto dell'attaccatura dei capelli, sulle guance, sugli avambracci, sulla parte alta del busto e sui polpacci cominciò a crescere una corazza chitinosa di colore grigiastro, mentre la massa muscolare accresceva del 20%. due fenditure si aprirono sulla schiena e da esse scaturirono due coppie di ali membranose( 4 ali se sapete contare ) che si spiegarono e spazzarono la polvere circostante.tre piccoli buchi sui dorsi delle mani diventarono in pochi secondi la sede di 6 artigli retrattili lunghi 20... centimetri... che schizzarono fuori in un sibilo.

    presi per mano la riproduttrice e con un balzo spalancai le ali, posandomi poco dopo sul lato superiore di una di quelle abitazioni. la lasciai lì, e le paralizzai le gambe con un Lampo Mentale. le ordinai mentalmente di non muoversi, e quella annuì con un cenno del viso rigato di lacrime. mi lasciai cadere giù dalla costruzione, e mi voltai in volo per atterrare sui piedi e sulla mano sinistra. aspettai che la polvere si posasse, poi mi rialzai lentamente, le braccia penzoloni sui fianchi, e osservai tutte quelle creature.
    *cosa intendi con "arrende"? l'atto di cessare le ostilità e di consegnare i proprio mezzi fisici, logistici e mentali? se c'è una cosa che non posso comprendere è una resa. dici che noi uccidiamo tremila di voi prima di soccombere? in effetti le larve solitamente esauriscono le energie dopo battaglie prolungate, ma non vedo larve qui... fatemi parlare con i vostri capi e forse sarò autorizzato a lasciarvi possessori del vostro corpo e del vostro intelletto. se vi opporrete, la vostra pena può variare dalla colonizzazione forzata all'attacco balistico della vostra fortificazione. una di quelle "grandi luci nel cielo" (piegai due volte gli indici e i medi delle mani tenendole alzate verso di loro) vi colpirà entro tre decimi di unità tempo.*
    riabbassai le mani e sfoderai gli artigli retrattili.
    *tregua in cambio di corpo e mente. una proposta vantaggiosa per entrambi, a mio parere.*

    Groath
    "Tu rotto mie palle con termini difficili...TU USA PAROLA SEMPLICI,O IO SPACCA TUO CERVELLO E MANGIA!"
    Poi,me vede arrivare il capitano Welyn,con aria risoluta,a cavallo,accompagnato dai suoi cavalieri e grifonieri.


    Welyn
    Allungai un braccio davanti all'orco,in modo da fargli capire che ora era giunto il mio momento.Se c'era anche una sola possibilità di riuscire a trattare....
    Non volevo combattere contro quegli esseri...
    "Cosa c'è,Mor...Mordrak,se non sbaglio,voi siete chiamati..."
    Sentii l'orco ripetere la parola a sè stesso,visto che ancora non riusciva a dirla bene.
    "Perchè,perchè volete schiavizzare la Prussia?Noi non vi abbiamo mai fatto niente,non abbiamo i potenti mezzi vostri...Voi siete certamente più potenti di noi -pensavo che con le lusinghe forse avrei ottenuto qualche cosa- e quindi non possiamo ribellarci al vostro volere...ma non ci faremo schiavizzare,questo è chiaro!"
    Quindi,ripensando alle voci sul fatto che quei Mordrak leggessero nella mente,pensai al nostro intero esercito ai comandi dei Mordrak,ancora però cosciente delle proprie azioni...
    Se il mordrak avesse visto questo nella mia mente,se ne sarebbe di certo allettato...

  11. #26
    Utente L'avatar di L D'A
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    I bastioni di Sorhan parevano ergersi a bloccare quegli orrendi abomini. Ma forse solo per codardia, o per semplice incoscienza, quello di loro che sembrava una qualche sorta di comandante entrò dal portone, fiero ed eretto, e volle rinunciare all’inutile scorta, per negoziare in solitudine le condizioni della pace, o perlomeno della non belligeranza. I Rinnegati, schierati in assetto di battaglia, presidiavano una porzione del muro di cinta ad ovest della porta, rimanendo a stringere le asce e i fiaschi di birra sul bastione. Disposti con lo schieramento tipo, su tre battaglioni affiancati di cinque file ciascuna, parevano ergersi come insoliti colossi. Non aspettavano che un cenno per intervenire, e sui loro volti si leggeva ormai un’impazienza che li stava logorando, anche se non la lasciavano trasparire, mascherandola abilmente sotto le folte barbe. Tornai pochi attimi sul bastione, per dare disposizioni al secondo in carica, Grüm, un nano piccolo ed insolitamente gracile, ma che maneggiava qualsiasi tipo di strumento di morte con una padronanza spaventosa; dedito all’alcool, nei momenti di sobrietà amava intonare armoniose melodie, ed era conosciuto da tutti ormai come “Barbasfregiata”, per un’irregolarità nella barba causatagli da una strana malattia cutanea. Lo lasciai con i nani, ma gli dissi anche di stare all’erta, preparandosi a tutto, morte inclusa. La piacevole brezza fluviale, fresca, portò con se fino alle mie orecchie le urla di due figuri soli in quella che doveva sembrare la piazza principale. Ho sempre odiato quest’abitudine degli uomini, costruire luoghi d’incontro allo scoperto, sottoposti alle incurie della meteorologia e difficilmente difendibili. Non avrebbe avuto lo stesso sfrigolio in gola la birra sotto le stelle.
    L’orco che rispondeva al nome di Groath, un essere verdastro e ripugnante, come le brulle praterie da cui proveniva, stava discutendo animatamente con lo straniero, e quasi sul punto di menar le mani. Ormai avevo imparato ad interpretarla come parte del cerimoniale orco, quello di salutare i nuovi venuti col battesimo del martello. Sputai indignato sul lastricato del bastione. Presi a scendere con passi misurati i maledetti scalini a misura di troll, lasciando volutamente tintinnare rumorosamente l’armatura, che avrebbe funzionato meglio di qualunque (come li chiamano?) araldo umano.
    Nel frattempo potei distintamente lo scalpiccio di un cavallo che piombava fuori da un vicolo. Lo riconobbi subito, una figura distinguibile a molte barbe di distanza, il colonnello Gardick, che avevo visto sfilare come un conquistatore all’arrivo in città, tra la folla. Senza aspettare un attimo, lo apostrofai:
    “Colonnello umano, mi sembra nella piazza si stia perdendo la calma, non vorrei iniziassero a volare le mani. Sarebbe un oltraggio per il nostro avversario, che fiero è giunto fin qui solo. Preferirei sterminarlo sul campo, dove gli saranno rimesse le colpe. Non tra le rozze pietre squadrate di un paese”
    Il colonnello s’incupì per alcuni attimi, sembrò non comprendere appieno le parole di quel nano addobbato alla guerra, ma poi sollevò la testa, sorprendentemente serio, e disse con tono secco e veloce, di chi è naturalmente abituato a parlare senza udire obiezioni:
    “Allora sbrighiamoci, nano, se vogliamo intavolare queste maledette condizioni. Seguimi forza”
    L’umano doveva essere a conoscenza della riottosità manesca a montare animali, quindi non fece nemmeno la domanda a cui mi ero abilmente costruito una risposta. Uno smacco sul viso, che fu in breve sostituito da un ghigno per la fatica. Raggiungemmo in breve la piazza principale, uno slargo, enorme spazio sprecato. Gli umani non dovevano essere abituati alla legge del piccone. Lo straniero aveva assunto un aspetto spaventoso, e alquanto mistico, e sembrava pronto per l’imminente battaglia. Contro di lui, vari generali di razze e nazionalità differenti ed il capitano Welyn. Gardick ululò subito, e dalle sue parole non tradiva emozione alcuna:
    “Fermi tutti. Non è questo il momento di scambiarsi cortesie belliche. Allora, straniero, mi sembra abbia portato la sua inutile carcassa qui per trattare o sbaglio? In caso contrario, conosce la strada, può anche andare incontro sereno alla morte atroce a cui è destinato” disse indicando la strada che portava al portone della città.
    Ero stato zitto, in balia del pesante discorso del colonnello, ma mi schiarii la voce con due colpi di tosse ben assestati, attirando l’attenzione su di me:
    “Dove sono i governanti di questa pietraia? Senza di loro, non penso possiamo discutere seriamente delle condizioni. In quanto alla tua smania per il sangue, orco, inibiscila o sommergila sotto litri di alcool. Oppure, se proprio ti prudono le mani, impugna il piccone ed insegna ai tuoi rozzi soldati l’arte del duro lavoro”
    Terminai in calando, perché mi stavo accorgendo degli sguardi torvi da parte di tutti i presenti e gli astanti. Lanciai un ultimo, fugace sguardo, allo straniero, che sembrava adesso in tutto e per tutto una demoniaca reincarnazione dei draghi delle leggende naniche.
    Ipse dixit

  12. #27
    Disutente L'avatar di Dylan Wetton
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    “Comandante! Comandante Wetton! Eccoli, stanno passando, i Mordrak stanno giungendo a Sorhan!” un giovane cacciatore del 1° plotone si avvicinava correndo, schivando i cacciatori seduti in mezzo al sottobosco. Il giovane elfo aveva il volto contratto dalla fatica
    “Cosa? Fai rapporto, cacciatore!” dissi, con voce secca e attenta
    “Goahlam, cacciatore Goahlam, 1° drappello blu. Il capitano Icruil mi ha mandato in qualità di staffetta.”
    “Cosa? Perché non si è avvalso dei portaordini?”
    “Signore, ha fatto muovere tutti i suoi portaordini per far spostare i quattro plotoni.” Mi sfiorai con la mano destra il mento, dove un leggera barba stava lentamente, cosa insolita per gli elfi, crescendo. Il capitano Icruil non era tipo da far muovere sessantaquattro cacciatori per nulla. “Continua” dissi.
    “I Mordrak, sono tantissimi, una lunga colonna. Avanzano a ranghi serrati, forse incolonnati per quattro, forse per cinque, non sappiamo. Sembrano essere per la maggior parte umani ed elfi, con qualche nano” la voce del giovane appariva ansante ed affaticata, tuttavia continuava il suo racconto senza sosta “Il fatto è che avanzano poco spediti. Molti di quegli esseri sembra che sappiano camminare appena, o almeno sembra, non sappiamo signore, sono molto strani.”
    “Ma perché il capitano ha fatto muovere i cacciatori?”
    “Li sta facendo muovere signore. Sta portando i quattro plotoni all’estremità meridionale del bosco, dove la distanza con la città è minima, I Mordrak dovrebbero accamparsi poco distanti dalla città, non qui, sono troppo distanti dalle mura. E dal limite meridionale del bosco avremo una maggiore veduta. Tuttavia gli elfi si muoveranno lentamente, per non perdere di vista la colonna di Mordrak. Il capitano Icruil chiede un raggruppamento della Compagnia al limitare della selva.” Il cacciatore, madido di sudore, portò le mani alla ginocchia, il capo rivolto verso l’alto in attesa di un responso.
    “Bene, allora porterò gli altri plotoni, il 1°, il 2°, il 5°, il 6° e il 9° all’estremità meridionale di questo boschetto. Ci muoveremo spediti in modo da prendere rapidamente posizione, non si sa mai. Ora, cacciatore Goahlam, va a riposarti. Manderò uno dei miei attendenti per informare il Capitano Icruil. Ma tieniti pronto. Fra un giro di clessidra minore partiremo.”
    “D’accordo signore.” Il cacciatore sbadigliò un saluto militare, si allontanò di pochi metri e si sedette per riprendere le forze.
    “Herand! Presto. Tira fuori la clessidra, quella da campo, la minore, presto” il portaordini si avvicinò, poi tirò fuori rapidamente una piccola clessidra, alta forse un tre pollici.
    “Bene, allora, ascolta” Herand annuì in silenzio “Fa in modo di informare tutti i Subalterni qui presenti che fra un giro di clessidra minore dovremo partire per dirigerci nella punta meridionale di questo bosco, per ricongiungerci al capitano Icruil e ai suoi uomini; assetta da guerra, armati e pronti. Poi dovrai correre dal capitano, sul lato del bosco che dà sulla strada, trovalo ed informalo che arriveremo al luogo stabilito. Poi all’altra estremità del bosco, quella opposta alla strada, troverai due cacciatori del 4° plotone. Informali del fatto che abbiamo cambiato posizione. Sarà una bella corsa, ma necessaria. Ora vai, alla clessidra ci penso io.”
    Il portaordini prese alacremente a correre attraverso i ranghi di cacciatori seduti, dirigendosi verso i pennacchi grigi dei Subalterni. Tutto il 1° plotone, ad un grido del Subalterno Luhadan si rizzò in piedi, poi fu la volta del 5°, e del 6°, del 9°, del 2° e dell’8°. In breve tutti i plotoni erano in piedi. Girai la clessidra, poggiata su di un lembo di terreno abbastanza pianeggiante. Molti eserciti non sapevano cos’era la coordinazione, né l’importanza della misurazione del tempo. Altri si avvalevano di sistemi rudimentali, quali la lunghezza delle ombre delle lance. Io avevo preferito l’uso delle clessidre. Maneggevoli, difficilmente si sarebbero rotte poiché i portaordini che le custodivano, così come i subalterni e i comandanti, combattevano solo quando c’era di mezzo la loro vita.
    In breve tutti i plotoni si raccolsero, i subalterni e i gregari controllavano le armi di ogni cacciatore. Quando la sabbia defluì completamente nella parte inferiore della clessidra, impiegando circa dieci minuti, tutti i plotoni erano pronti e schierati. Nei volti degli elfi la tensione e l’angoscia che precedevano ogni battaglia; non potevo farci nulla.
    “Cacciatori, in marcia, in colonna per quattro!” tuonai, affiancandomi al subalterno Luhadan. E silenziosamente i cinque plotoni si misero in marcia.
    Arrivammo in breve al limitare della selva. La colonna di Mordrak distava forse un mezzo miglio ed avanza faticosamente sotto le plumbee nubi. In breve anche il capitano Icruil, assieme agli altri quattro plotoni ci raggiunse. Aspettai che i Mordrak si allontanassero, poi diedi ordine di costituire uno schieramento:
    “Uomini, schieramento in riga! Ala destra, a destra! Ala sinistra, a sinistra! Muoversi!”
    “Comandante, in schieramento?”
    “Certo subalterno Luhadan. Che tutti gli uomini si tengano pronti, al riparo degli alberi. Luhadan, ascolta attentamente, voglio i tuoi due drappelli di esplorazione sparsi qui attorno, voglio essere informato di quel che accade di fronte alle mura, e voglio sapere anche cosa faranno i Mordrak, d’accordo? E chiama anche il capitano Icruil, digli di venire qui e di convocare di nuovo il consiglio degli ufficiali.”
    “Si signore” fu la pronta risposta del subalterno.
    Era ora di iniziare a pensare ad una tattica da seguire qualora ce ne fosse stato bisogno.

  13. #28
    Dominatore di Asparagi L'avatar di Rio'89
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    Avendo osservato tutta la scena mi rendo conto che è giunto il momento di agire... quell'essere non credo possa essere distrutto nè qui, nè adesso, quindi, mentre l'orco sbraitava contro l'alieno, rapido e inosservato, mi muovo dietro i bastioni e mobilito tutti i miei uomini, asce e balestre affilate e letali scintillano sotto i raggi di quel tenue sole che non riconosco più. "BALESTRIERI! CON ME! SCORTA!" e così cinque dei miei nani d'elite mi seguirono, tre erano muniti di pesanti martelli che loro sapevano maneggiare con agilità e potenza e due impugnavano insidiose balestre, e proseguimmo a passo veloce ed in silenzio verso il cancello, imboccando una delle tante strade senza nome di quella città. Intanto, per vie e viottoli due miei portaordini si movevano inosservati verso il capitano dei grifonieri. Essi portavano un chiaro messaggio scritto da me in gran fretta per potersi muovere rapidamente:

    "Capitano Amrod, vi esorto vivamente ad agire. Salvare la ragazza, questo è un compito importante! Suppongo che l'alieno intenda portarsela via, voi grifonieri DOVETE agire! Salvatela con ogni mezzo, e se non vi riuscite... eliminatela, NESSUNO deve cadere nelle mani nemiche.
    In fiducia.
    Rio, il Nano."

    Intanto i balestrieri si erano posizionati sul cancello ed alcuni di loro avevano incoccate le famose frecce di fattura nanica, realizzate con la magia degli elfi antichi nelle fucine di Blackwall, la Pietra indistruttibile del regno nanesco, una delle nostre roccaforti per eccellenza, dove la fiamma creatrice nanesca e le incudini ed i martelli lavorano incessantemente.
    Giunsi rapidamente allo spiazzo del cancello e mi trovai di fronte a quell'abominio. Il nostro indomito coraggio ardeva come fuoco in noi e divampava incenerendo quell'essere attraverso i nostri sguardi.
    Egli in precedenza sembrava reagire allo stato d'animo ed ai pensieri di ogni suo interlocutore, quindi deduco che egli abbia un quelche tipo di potere telepatico... dunque alcuni pensieri cominciarono a materializzarsi nella mia mente.
    Ma subito dopo sento le parole di resa dell'orco e vedo giungere il comandante Welyn che prende la parola. Quindi io, ascoltando il discorso del comandante, lancio un'occhiata ripugnante all'orco Groath, facendogli capire che ritengo oltraggiosa la sua codardia, e ancora, come se una pietra mi avesse colpito in testa capisco in ritardo il significato del discorso intrapreso dal comandante... la finta adulazione non si leggeva facilmente sul suo volto, ma intuivo i suoi intenti e tosto, prima di realizzare nella mia mente la sua strategia, mi immagino un enorme calice traboccante di birra di malto della nostra scintillante capitale, Thorin, e torno a osservare l'alieno dicendo "Vedi questo..." poi ci fu una lunga pausa nelle mie parole "...non lo avrai mai." ed un ghigno malefico ed orgoglioso si manifesto sulle mie labbra. mentre i presenti non capivano a cosa mi riferissi una trentina di balestrieri, sparsi in modo astuto ed efficace sul cancello, puntano l'alieno e la ragazza, pronti a scoccare le loro micidiali frecce.
    Ultima modifica di Rio'89; 10-07-2004 alle 17:03:45

  14. #29
    Angelo Innamorato Pazzo! L'avatar di madc
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    mentre attendevo con impazienza i nuovi avvenimenti mi vennero incontro un paio di Nani dall'aspetto simpatico. Mi erano sempre piaciuti i nani e volevo tanto coonoscerli meglio e studiare le loro tradizioni...ma ora non era il momento. Essi mi consegnarono una lettera che aprii lentamente senza farmi sentire. La carta giallastra era leggermente stropicciata agli angoli e una scrittura leggermente storta e confusa per vi a della fretta recitava:"

    Capitano Amrod, vi esorto vivamente ad agire. Salvare la ragazza, questo è un compito importante! Suppongo che l'alieno intenda portarsela via, voi grifonieri DOVETE agire! Salvatela con ogni mezzo, e se non vi riuscite... eliminatela, NESSUNO deve cadere nelle mani nemiche.
    In fiducia.
    Rio, il Nano."

    Letto ciò, feci un cenno al mio vice che arrivò con altri tre Uomini e il mio grifone.Ci salii in groppa e feci leggere la lettera al mio vice. Fece un cenno con il capo facendomi capire che il Nano aveva ragione....bisognova agire!
    Presto ci ritrovammo a qualche metro d'altezza e raggiungemmo il tetto dove c'erano la donna in lacrime e il mostro. "Prima la diplomazia" pensai e poi dissi:" Allora... coso! ti chiedo per favore di rendermi la ragazza. è innocente e non può certo causarvi problemi. Vuoi la pace? come speri di ottenerla se ti comporti in questo modo? dacci esempio di come sei comunque gentile...non puoi fare questo...è sleale! sarete anche di un altro pianeta ma penso che la lealtà conti per voi...è un codice d'onore. Vi prego lasciate che me ne occupi io di lei... inizieremo le trattative non appena avrete fatto queto onorevole gesto". Feci atterrare solo il mio grifone mentre gli altri restavano a mezz'aria. Posi la mano alla fanciulla molto lentamente sperando in una risposta positiva del nemico.
    Ultima modifica di madc; 11-07-2004 alle 17:43:44

    Grazie per la firma amore! Ti amo!

  15. #30
    Arrivai cavalcando, il cavallo correva da molto tempo ma non sembrava stanco, vidi da molto lontano le 9°Compagnia e vidi Dyaln, cavalcai velocissimo tra le file alleate e mi fermai al fianco di Dyaln dicendo
    "Arrivo dalla Foresta d'argento, cosa sta succedendo?? Appena mi e arrivato il tuo messaggio mi sono fiondato fuori casa e sono venuto qui....."
    Dopo aver detto questo salutai i soldati con un cenno della mano e questi risposero quardando tutti nella mia direzione e mettendosi sull'attendi.
    Il soldato più vicino a me mi disse "Bentornato Sir era molto tempo che ci mancava" Tutto cio mi fece un certo effetto, mi trovavo ancora sul campo di battaglia ed ora dovevo fare valere il mio onore ancora una volta.
    Era molto tempo che non vedevo il mio amico, era molto cambiato dall'ultima volta.
    Ultima modifica di Nauthiz; 11-07-2004 alle 18:55:16

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