Apro questo thread per sottoporre a lor signori una questione "videoludica" sulla quale sto meditando già da un po'. E lo faccio qui, sul forum Sony, perchè la PS2 è l'unica console di nuova generazione che posseggo, ma anche perchè il problema secondo me si sente più lì (nel senso che non so come vada sulle altre console, sulle quali non sono aggiornato, ma su PC il problema non si pone).
Ultimamente ho riscontrato una spiacevole tendenza nel modo in cui vengono progettati certi giochi. Dal momento che l'online è ormai una realtà con cui confrontarsi è chiaro che ogni gioco non viene considerato competitivo se non ha una rispettabile modalità multiplayer.
Questa modalità multiplayer può essere una cosa del tutto a parte rispetto al gioco in singolo oppure può esserne una "versione alternativa" giocata a più persone invece che da soli. Chiaro che la seconda ipotesi per chi sviluppa è allettante, perchè letteralmente risparmia l'onere di dover progettare DUE giochi invece che UNO.
Ma non è che a dare per scontato che il gioco DEBBA essere giocato anche online si fanno degli sbagli colossali? Faccio due esempi eclatanti, che sono i casi in cui mi sono imbattuto io.
1. Syphon Filter: The Omega Strain. Trovo estremamente frustrante il fatto che ci siano elementi del gioco che possono essere sbloccati unicamente giocando in squadra. Questo perchè sono un tipo precisino, non particolarmente bravo o brillante, ma al quale piace comunque darsi la possibilità di impegnarsi per sbloccare TUTTO e finire un videogioco al 100% (che poi ci riesca meno di un terzo delle volte che me lo impongo e spesso per cattiva volontà è un altro paio di maniche )
Il fatto che siccome non ho la voglia o la possibilità di giocare in gruppo io sia costretto a "perdermi qualcosa" (fossero pure le "scarpe da Tip Tap dell'Agenzia" da mettere all'agente tra gli elementi di vestiario), mi sembra una pecca notevole del gioco proprio a livello strutturale.
2. Resident Evil: Outbreak. Qui è particolarmente evidente a chi possiede la versione NTSC (ma a maggior ragione a chi si trovi fra le mani quella europea) come il gioco in singolo risenta PESANTEMENTE dei tentativi di fare di questo RE un'esperienza multiplayer fin dalle sue radici. Addirittura molte voci (anche autorevoli, vedi PSMedaglia) accusano questo gioco di essere un flop proprio perchè "pensato per l'online e privato della modalità online".
Ora il punto è questo. Io per scelta, ma altri per necessità (magari per carenza di collegamenti in linea veloce nella zona in cui abitano) sono un giocatore "single player". Mi diverte giocare online sul PC ma sulla console non posso o non voglio farlo. E' giusto che debba essere penalizzato rispetto a chi gioca in multiplayer o anche rispetto a me stesso qualche anno fa, quando tutti giocavano in singolo e i giochi venivano pensati e ottimizzati per essere giocati in singolo?
Ditemi se avete avuto o meno la stessa impressione, se vi siete imbattuti in qualche altro gioco (oltre ai due che ho citato io) che vi ha dato modo di pensare questa cosa e se sì quale.
Io continuo a pensare che la modalità in singolo e quella multiplayer di uno stesso gioco debbano essere due cose distinte e separate. E porto come illustre esempio quello di un gioco che aveva interpretato bene questo spirito perfino quando l'online non esisteva.
Lo stesso Syphon Filter (episodi 2 e 3) aveva una modalità multigiocatore molto curata (lì era deathmatch in split screen, oggi farebbe ridere ma all'epoca ci ho passato le nottate con un amico) ma la struttura del gioco in singolo non ne veniva influenzata se non in modo marginale (per sbloccare gli scenari della modalità multiplayer dovevi fare delle cose in modo particolarmente "stilistico" in singolo). Volevi giocare con gli amici, bene. Non volevi? Rimaneva comunque uno dei migliori giochi di sempre (a mio modesto parere) del genere "azione/spionaggio/agente superaddestrato".
Peccato che proprio qui si sia avuto questo "ripensamento" a mio avviso un po' nocivo per la qualità globale.
Fatemi sapere che ne pensate.