RinoGattuso
Salve a tutti, mi chiamo Rickmo (non chiedetemi perchè i miei genitori mi hanno chiamato così....anzi non menzionate proprio i miei genitori).
Sono nato in un piccolo villaggio e la mia vita procedeva serena, quando un giorno la mia esistenza è cambiata radicalmente.
Un gruppo di briganti ha messo a ferro e fuoco il mio villaggio e ucciso mio padre, l'uomo che mi aveva insegnato tutto (o meglio quasi tutto) e rapito mia sorella.
Ero distrutto e pensavo di non avere più futuro, quando ecco arrivare un uomo, strano, uno così non l'avevo mai visto nella mia giovane vita e ne sono rimasto affascinato. Aveva una tunica rossa e degli strani segni in faccia....gli occhi di ghiaccio. Beh, fatto sta che mi ha salvato la vita portandomi nella gilda degli eroi dove il maestro della gilda mi ha insegnato cose utilissime per il mio futuro e per la mia esistenza.
Mi sono diplimato a pieni voti grazie proprio a l'uomo che anni prima mi aveva salvato, Dedalo. Mi sono sentito orgoglioso e pieno di entusiasmo, anche perchè mi sono diplomato proprio con la mia compagna di gilda. Lei si chiama Sussurro, insieme abbiamo condiviso gioie e dolori, successi e frustrazioni ma alla fine ce l'abbiamo fatta. La cosa strana è che lei nutriva e nutre tuttora verso di me una sorta di dualismo che io non sento, o almeno non sentivo fino ad allora.
Il giornio della mia prima missione ero davvero eccitato, ero prontissimo, avevo lucidato la mia arma e mi ero preparato con gli esercizi di meditazione che ero solito fare con Sussurro....
Mi fu affidato un compito in realtà tutt'altro che eccitante, uccidere delle vespe che stavano massacrando gli abitanti dei terreni confinanti la gilda. Andai comunque pieno di coraggio e di buona volontà verso la mia avventura, e vinsi, distrussi tutte le api e quando la popolazione mi applaudì mi si riempì il cuore di orgoglio. Finalmente qualcuno mi considerava davvero un eroe.
Per festeggiare decisi di andare in una taverna a bere un pochino e conobbi tanta simpatica gente e mi divertì molto. Quello era lo spirito che sentivo più mio, ero un burlone, non prendevo le cose molto sul serio, facevo apprezzamenti a tutte le ragazze, mi ubriacavo, facevo scherzi ai paesani, insomma stavo davvero bene.
Feci altre missioni e durante una di queste mi imbattei in teppista che stava insultando un pover uomo solo perchè vestito di stracci e maleodorante. Aiutai quest'ultimo e mi venne in mente che come il mio eroe Dedalo anch'io potevo salvare delle persone, come il mio maetro di Gilda avrei agito nel bene della comunità e sarei stato un vero eroe. Certo, le ragazze le corteggiavo lo stesso, niente di serio per adesso si intende e qualche volta bevevo un po' troppo, ma lo spirito sentivo che era cambiato, ero pronto a tutto...o almeno così credevo.
Pensavo fosse una missione come trante altre, dovevo scortare dei mercanti attraverso delle caverne e delle paludi, dovevo fare in modo che arrivassero vivi dalle loro famiglie. L'ambiente era totalmente diverso da quello visto fino a quel momento. Alberi morti, acqua salmastra, squallore e tristezza. I mercanti temevano qul posto, lo trovavano orribile...io no. Per me era bellissimo. Ero affascinato e completamente preso da quello che mi circondava, quasi non mi interessasse se i mercanti venivano colpiti da alcuni briganti, ma in me c'era ancora un barlume di ragione e sconfissi tutti fino a quando non raggiunsi una porta. Una strana porta con un volto di piera, questa mi parlò, e mi propose una sfida, non potevo che accettare, ero come in trance, quello che mi circondava mi infondeva coraggio e decisi di accettare.
Quella decisione ha totalmente cambiato la mia vita.
Mi propose di uccidere tutti i suoi guardiani, in cambio avrei avuto una ricompensa. Durante il combattimento non pensavo neanche a quella ricompensa, l'odore del sangue, il sudore, le urla straziate dei nemici mi caricava e mi dava serenità nello stesso momento. Vinsi, e la porta si aprì. Trovai uno scrigno e dentro c'era un abito della volontà oscuro. Lo misi e mi sentì una persona nuova, tutti i pensieri, i dubbi si cancellarono e una verità molto chiara e limpida si impresse a fuoco nella mia mente....la malvagità era sempre stata dentro di me, andava solo rivelata. Adesso sto per cominciare una nuova vita, voglio che il caos regni sovrano sulle MIE terre, voglio essere temuto, rispettato e odiato, non avrò pietà per i disobbedienti e per i deboli. Non che non mi interessi niente di mia sorella, anzi la volgio trovare. Per Ucciderla. E' l'unico legame che ho con la mia vecchia vita e non voglio più averne. Detto tra noi potrei anche unirmi a una banda di briganti come quella che ha massacrato il mio villaggio, mi piacerebbe che altri bambini come lo fui io possano sentirsi liberi di esprimere quella malvagità che so essere in tutti noi.
Chissa se Dedalo, quello che fino a poco fa era il mio eroe sarebbe fiero di me....glielo chiederò....al suo cadavere.