Grazie ai dati aggiornati di Mercury Research, sono disponibili interessanti informazioni sui risultati di ATI e NVIDIA in termini di quote di mercato, come risultano alla fine del terzo trimestre 2004.
ATI detiene la principale quota di mercato, con il 59%, nel segmento delle soluzioni video discrete; con questo termine vengono indicate tutte le schede video per PC desktop, fornite su scheda separata (PCI Express o AGP) e non integrate on board. La rivale NVIDIA ha conquistato una quota del 37%.
A titolo di confronto, nel secondo trimestre dell'anno questi valori erano pari al 50% per NVIDIA e al 46% per ATI: ne si ricava un eccellente risultato per ATI, capace di distanziare nettamente la rivale californiana.
E' però importante analizzare nel dettaglio questi risultati, così da capire come le quote di mercato siano composte. Le schede video che entrano nel segmento discrete graphics, infatti, hanno prezzi molto diversi tra di loro, con margini di guadagno per i produttori tutt'altro che identici.
Nel segmento top della gamma, quello formato dalle schede video pienamente compatibili con le API DirectX 9, NVIDIA detinee il 64% del mercato con la propria famiglia di schede GeForce 6800. All'estremo opposto, nel segmento entry level del mercato, ATI detiene la stragrande maggioranza del mercato grazie alle schede Radeon 9200.
E' interessante notare come le soluzioni top della gamma NVIDIA abbiano guadagnato una notevole quota di mercato nel corso degli ultimi mesi: dopo i problemi che hanno afflitto la serie di chip NV3x, il produttore americano ha riconquistato la fiducia di molti appassionati con l'architettura NV40. In particolare, le schede GeForce 6800 GT si sono imposte in questa fascia di mercato grazie all'ottimo compromesso tra prezzo e prestazioni.
NVIDIA non ha ancora iniziato la commercializzazione in volumi delle nuove soluzioni GeForce 6600 e GeForce 6200; lo stesso può essere del resto detto per ATI, che deve ancora immettere sul mercato le proprie soluzioni Radeon X700 in volumi adeguati. Per entrambi i produttori, quindi, i risultati nel segmento medio del mercato fatti registrare nel terzo trimestre dell'anno non sono influenzati dalle nuove architetture di fascia media, ma dipendono dai prodotti lanciati nei mesi precedenti.