Funge così.
Normalmente, oggi, uno studente molto bravo cosa fa?
Si diploma a 18 anni.
A 21 prende la laurea triennale.
A 23 prende la laurea magistrale.
Finisce il dottorato di ricerca a 26 anni.
Da lì inizia il precariato, con borse rinnovabili se i soldi ci sono e sennò nisba, e così via.
Verso i 35-40 anni, se ce l'ha fatta a sopportare tutto questo ed ha lavorato (o ha leccato il culo, ci sono queste due opzioni in voga oggi), inizia ad avere buone possibilità di avere il posto da ricercatore.
Il posto da ricercatore, dopo tre anni che lo si occupa e dopo controllo di una commissione, che valuta l'attività di ricerca effettivamente svolta, diventa un posto fisso.
Domani avverrà così:
a 26 anni termina il dottorato.
Dopo il dottorato, costui avrà sei anni (3+3) per cercare disperatamente di vincere un concorso all'università come professore associato (anche questo posto mi pare sia a tempo determinato, ma questo non lo ricordo con esattezza).
Quale sarà il risultato?
Che a trentadue anni lo straordinario studente che ha fatto questa poco credibile maratona (perchè io non conosco nessuno del mio corso di laurea che a 21 anni sarà laureato triennale) sarà sottoposto ad un'ennesima selezione e, vista la sempre maggiore penuria di posti, sarà con molta probabilità segato via, perchè ovviamente i leccaculo e figli di papà avranno la precedenza.
Infatti qual'è il problema?
I posti da ssociato sono in funzione degli insegnamenti, quelli da ricercatore che c'erano finora no.
Questo vuol dire che ci saranno davvero pochissimi posti liberi da associato, e che a peggiorare il tutto bisogna supporre che tutti coloro che adesso sono ricercatori aspettino di diventare essi stessi associati.
Vuol dire che c'è un tappo pazzesco di persone di spingono per diventare professore, persone che magari hanno un'anzianità notevole ed una esperienza di ricerca altrettanto notevole.
E che speranze può avere contro di loro uno che ha fatto 6 anni soli di ricerca?
Chi dice che la riforma Moratti è positiva, mi deve spiegare cosa pensa di quel che ho scritto.
Me lo spieghi, perchè a me una cosa del genere sembra gravissima.