Roma-Napoli a porte chiuse
Serra: "Minacce tre le tifoserie"
Si giocherà a porte chiuse la gara Roma-Napoli, valida per il ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia in programma l'11 gennaio allo stadio Olimpico. Lo ha deciso il Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico presieduto dal prefetto di Roma Achille Serra. "A Napoli - ha spiegato Serra - ci sono stati incidenti molto gravi. E ci sono state anche minacce reciproche delle due tifoserie".
Un provvedimento, quello del prefetto, preso a seguito degli incidenti avvenuti al termine della sfida di andata, in cui i capitolini si imposero sui partenopei per 3-0. A togliere ogni dubbio ad Achille Serra sarebbero poi state le minacce scambiate tra le due tifoserie anche nelle settimane successive alla partita dell'8 dicembre. Da Roma e Napoli le reazioni non si sono fatte attendere. A Trigoria fonti interne alla società informano che il club giallorosso non mancherà di farsi sentire nelle sedi opportune (Lega e Figc), anche a tutela dei suoi tifosi. E nemmeno a Napoli la decisione è stata digerita: "Ma cosa faranno quando il Napoli andra' in serie A? Non ci faranno più andare a Roma?" si sono domandati i tifosi partenopei. "Per me - ha sottolineato Vincenzo Busiello, uno dei rappresentanti del gruppo Ultras - si tratta di una 'bufalata'. Non sono d'accordo con il prefetto, va bene la prevenzione ma gli stadi chiusi mi sembra troppo. Accettiamo la decisione ma siamo rammaricati e poi i romani sono venuti qui al San Paolo. Non e' giusto che, ad di là degli incidenti, dobbiamo essere sempre noi quelli penalizzati".
Busiello sottolinea poi che il gruppo Ultras è estraneo agli incidenti verificatisi lo scorso 8 dicembre in occasione della gara di andata. "Gli ultras - ha concluso - non entrano nei commissariati e non fanno cose simili. Chi si è reso protagonista di quegli episodi non ci appartiene. Noi abbiamo un'etica". "La decisione del prefetto Serra, che è l'autorità preposta - ha precisato il presidente dell'Associazione Italiana Napoli Club Saverio Passeretti - va rispettata. Comunque mi chiedo come si regoleranno quando il Napoli tornerà in serie A e dovrà incontrare le squadre romane? Per ora, in virtu' di quanto accaduto nella gara di andata, va bene cosi' ma poi in futuro?". Anche Passeretti ci tiene a sottolineare che le persone che si sono rese protagoniste dell'assalto al commissariato San Paolo e degli incidenti del dopo partita, in cui diversi agenti rimasero feriti e due autovetture della polizia bruciate, non fanno parte della tifoseria organizzata.
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