In ricordo dei Los Gringos Locos

[Sbrox22]

Per ricordare la recente scomparsa (due settimane fa) di Victor Mar, appartenuto alla mitica stable dei Los Gringos Locos, ke in pochi anni ha perso tutti i sui componenti in giovane età, tra cui il molto compianto Eddie Guerrero, forse kiamato troppo in causa dalla WWE........

La triste storia dei Los Gringos Locos. O meglio, bisognerebbe dire “la triste storia dei membri dei Los Gringos Locos”. Non so quanti di voi sanno di chi sto parlando, dunque vi semplifico le cose e esplico subito chi erano i Gringos Locos. Aprite i cassetti della vostra mente: ricordate il video commemorativo della WWE su Eddie Guerrero, andato in onda a ripetizione nelle due settimane successive alla sua morte? Bene, ad un certo punto c’è un’immagine di Latino Heat che entra sul ring con una giacca da addomesticatore di tigri che richiamava la bandiera americana. Ecco quella immagine si riferisce ai gloriosi giorni dei Los Gringos Locos.

I Los Gringos Locos erano una stable heel fortissima che imperversava nel biennio ’93-’94 nella federazione messicana AAA, ed era formata da Eddie Guerrero, Art Barr, Victor Mar, e Louie Spicolli. C’erano anche altri personaggi nel gruppo, alcuni anche famosi come Konnan e Jake “The Snake” Roberts (che però stette nella stable molto poco), ma sono i quattro sopra citati che fecero la storia dei Gringos Locos. E soprattutto sono loro che hanno in comune una cosa: una triste storia, una morte prematura.

La carriera dei Gringos Locos come stable e tag team (soprattutto Art Barr ed Eddie Guerrero in coppia) nella AAA si può riassumere con una sola parola: dominio. Nel 1993 Eddie ed Art sono due giovani lottatori in cerca di successo, e nel tentativo di raggiungerlo il più in fretta possibile decidono di unire le loro forze formando la coppia La Pareja Del Terror. I due dimostrano subito di saperci fare assieme, ed attirano così le simpatie di altri lottatori (ma solo di loro, perché il tag team è heel), che fanno a gara per entrare a far parte della Pareja Del Terror. Alcuni ci riescono, ovvero Konnan, “Black Cat” Victor Mar, Madonna’s Boyfriend (Louie Spicolli), ed altri nomi della scena messicana: nascono così i Gringos Locos.

La stable è incentrata su Barr e Guerrero, mentre gli altri fungono di volta in volta o come terzo lottatore (nel lucha libre sono frequenti i match 3 vs. 3) o come semplici guardaspalle. Il 1994 è l’anno della loro consacrazione, quando entrano in feud con un’altra grande coppia del wrestling messicano, El Hijo Del Santo e Octagon: il 23 luglio a Chicago, nell’Illinois, in uno dei rari spettacoli americani della AAA, Guerrero e Barr battono El Hijo Del Santo e Octagon, laureandosi così campioni di coppia. La rivalità tra le due coppie è ricordata come una delle migliori di sempre, al punto che ricevette più di un premio come “Feud Of The Year”. Guerrero e Barr, ben spalleggiati dai loro compari, imperversano sui ring della AAA, ed attirano le attenzioni di molte federazioni al top, come la WWE, la WCW, la ECW (che aveva già pronto per loro un feud con i Public Enemy), ed anche la NJPW. Il feud tra i Gringos Locos e Octagono ed il “Figlio Del Santo” termina il 6 novembre, quando al PPV When Worlds Collide i “pazzi” perdono un Hair vs. Masks Match, e finiscono totalmente rapati sul ring.

Ma questo poco importa alle eminenze grigie del wrestling mondiale; i Gringos Locos funzionano, hanno una buona formula, Barr e Guerrero sono due performer davvero futuribili, per loro il futuro è assicurato. Se non che…

Se non che due settimane dopo il PPV che lo aveva consacrato ai vertici del wrestling, Art Barr, ragazzone di appena 28 anni, 185 cm. x 110 kg., un passato poco fortunato in WCW ad appena 22 anni come The Juicer, divenuto qualcuno sul ring grazie a “Rowdy” Roddy Piper, scartato dopo due try-out dalla WWE, ma adesso finalmente pronto al grande salto, il 23 novembre viene trovato morto a casa sua, a Portland nell’Oregon, accanto al figlioletto in lacrime. Circostanze della morte: ignote. Art, “The American Love Machine”, come d’altro canto il compagno Eddie, è uno che nella vita in quanto a vizi non si è fatto mai mancare nulla, dunque non si escluderà mai il decesso per abuso di farmaci ed alcolici. Circola un’altra voce sul suo decesso: ad Art mancherebbe, sin dalla nascita, una vertebra del collo, e la cosa pian piano avrebbe causato la sua morte.

Fatto sta che, in mezzo a mille dubbi, Art Barr se ne va, portandosi con sé in cielo una carriera che sarebbe potuta diventare leggendaria.

Così finiscono in pratica i Los Gringos Locos, ma purtroppo non finiscono le tragedie dei loro più importanti componenti.

Louie Spicolli, Madonna’s Boyfriend nella stable, è un wrestler all’apparenza un po’ tracagnotto (120 chili distribuiti su meno di un metro e ottanta), ma ligio al lavoro ed apprezzato da tutti nel backstage per il suo impegno e la continua volontà di migliorarsi. Di lui si ricorda ancora quel fantastico Trios Match vinto nella AAA con Psicosis e Fuerza Guerriera contro Rey Mysterio, Heavy Metal, e Latin Lover (nel PPV When Worlds Collide di cui sopra). Anche per lui si pensava che il futuro sarebbe stato roseo, soprattutto in WCW, ultima sua federazione, dove era un protetto di Scott Hall. Si pensava però, perché cinque giorni dopo il suo ventisettesimo compleanno, 15 febbraio 1998, Spicolli (vero cognome Mucciolo, di chiare origini italiane) viene trovato senza vita nella sua casa di San Diego, in California, vittima anch’egli della sciaguratezza: letale per lui un mix di alcol e painkillers.

Della gloriosa stable restano in pratica solo Eddie Guerrero e “The Black Cat” Victor Mar. La storia di Eddie prosegue, diventa sempre più grande, sempre più grande, raggiunge vette impensabili, come il titolo assoluto WWE. Suo marchio di fabbrica, la Frog Splash, fu finisher di Art Barr, che Latino Heat usava proprio in onore dell’amico scomparso prematuramente.

E chissà se Eddie fino a quel 13 novembre dello scorso anno si era mai chiesto se in comune con l’amico avrebbe condiviso anche la fine. Purtroppo andò così, è andata così, e lo sappiamo tutti. La vita è una ruota che gira, ed ora è Chavito Guerrero ad utilizzare la finisher dello zio, che la utilizzava perché era di Art Barr…

Restava Victor Mar, silenzioso e saggio membro della truppa, detto il “gatto nero”, Kuroneko in spagnolo. Tanta esperienza in Messico ed in Giappone (era il più anziano, essendo nato nel 1954) messa al servizio dei giovani Gringos Locos. Ora non c’è più neanche lui, un infarto se lo è portato via a soli 51 anni appena due settimane fa, a fine gennaio. Chissà, magari anche lui amava la bella vita come i tre amici, e magari anche lui se n’è andato per questo. Non lo sapremo mai.

Di certo c’è solo il fatto che i Los Gringos Locos non ci sono più, ma hanno lasciato un grande solco del loro passaggio. Un solco che con un po’ più di fortuna, sarebbe potuto essere molto più grande.
source: tuttowrestling.com

[Eric]

Già letto. Certo che sono stati proprio sfortunati (Chavo, mi sa che te devi toccà lì... )...