I grandi spostamenti a cui i grossi cetacei sono soggetti richiedono una notevole capacità di ritrovare le rotte migratorie. Sui meccanismi che permettono l’orientamento delle balene, gli studiosi hanno formulato varie teorie che riguardano l’osservazione del sole,
la sensibilità al campo magnetico terrestre, il rilevamento della struttura dei fondali mediante il biosonar e la percezione della temperatura e degli stimoli termici e gustativi delle correnti e delle masse d’acqua. Anche se non è stata provata l’effettiva veridicità di nessuna di queste, si può affermare che più tipi di segnali concorrano a determinare il sistema di navigazione.