_Vash The Stampede_
Quando lo studio diventa una malattia
E finalmente mi sono deciso a scrivere da qualche parte (sperando che sia la discussione giusta). Il problema, come avrete potuto immaginare fin dall’inizio, è proprio il mio. A settembre inizierò la V liceo scientifico, e non voglio che si ripeta la IV che ho passato.
Tutto è iniziato col triennio, quando, cause il carico di studio e la difficoltà di certe nuove materie (filosofia, ...) , sono spesso rimasto indietro, pur conducendo una vita sì di molto studio, ma pressocchè normale. Arrivato in IV mi sono detto: perchè non mi metto avanti e organizzo meglio quest’anno, così da non trovarmi a studiare all’ultimo momento? Non l’avessi mai detto. Praticamente per tutta la IV liceo non ho conosciuto vita sociale (posso solo ringraziare i miei veri amici per non avermi mandato al diavolo, come forse io avrei fatto); al massimo uscivo il sabato sera, che a un certo punto (periodo maggio) mi ero persino abolito. Avevo abbandonato anche Photoshop, la mia passione.
Verrebbe da chiedersi: ma perchè solo per essersi detto di mettersi avanti è andata a finire così?
Vorrei che capiste bene il mio problema, dal momento che la questione vera è che io non riesco più a sentirmi tranquillo e divertirmi, se so che ho una prova in vista, o un’interrogazione corposa, e mi viene da mettermi avanti anche 10/15 giorni prima. Non riesco proprio a rilassarmi o staccare la spina per un giorno intero (credo infatti di non aver passato un solo giorno di quest’anno dove io non abbia studiato almeno 2 ore).
Morale: alla fine dell’anno non distinguevo più quante dita avevo nella mano, e non avendo una gran memoria di mio, abbinata ad una stanchezza inenarabbile, ho letteralmente passato maggio col telefono staccato.
Quest’estate almeno mi sono rilassato a pieno, costringendomi a non fare praticamente niente fin’oltre metà agosto. A sciogliermi i nervi ci ho messo oltre 2 mesi, ma ora sono estremamente rilassato,e anche felice; ho recuperato un buon rapporto coi miei amici, e approfondito alcune altre amicizie. Non voglio tornare agli albori.
Sono conscio che se sapessi regolarmi meglio, potrei comunque continuare ad andare bene, anzi forse meglio, perchè se in qualche modo riesco a non “distruggermi” la mente esagerando, la terrei più sveglia anche per la fine dell’anno.
Potete solo immaginare come il mio terrore che si ripeta una quarta del genere sia uscito fuori in vista dell’esame (con 50% commmissione esterna da quest’anno, pare). Non ci arriverei in vita, probabilmente.
Insomma, tirando le somme: il mio problema è che lo studio per me è diventato praticamente una malattia; prendere un’insuffiicenza forse addirittura un terrore (da quando sono al triennio ho preso solo un 4 in una versione di latino, e STOP); se anche il sabato vado al cinema ma so che lunedì ho un’interrogazione.... ecco che già non sono più tranquillo, per nulla, finchè non torno a casa e non mi metto a studiare come un maledetto.
Non credo di poter trovare la soluzione ai miei problemi qui, su questo forum, ma almeno spero di poter ricevere qualche dritta da cui partire: gli amici si limitano a ripetere “Non devi”, consiglio per me insufficiente, dal momento che sono BEN CONSAPEVOLE che “non dovrei”, ma vi assicuro che non è per nulla sufficiente. I miei genitori non possono che essere felici, contenti del loro figlio esemplare, dicono che non avrebbero potuto desiderare di meglio, e considerano il mio problema come un qualsiasi lamento adolescienziale da studentello, mentre ora secondo me è diventato di proporzioni considerevoli.
Considero la discussione MOLTO seria, almeno per il mio caso personale, quindi preferirei evitaste commenti INUTILI o fuori luogo.
Ringrazio in anticipo chi avrà l’animo di rispondermi, magari anche parlando di esperienze personali!