Dopo sei mesi di scontri, insulti vicendevoli e reciproci scambi di accuse, Futuremark e nVidia si sono finalmente trovate attorno ad un tavolo a discutere, e si sono accorte che - forse - non era il caso di continuare a litigare. Ecco, tradotto in italiano, il testo integrale del comunicato stampa congiunto rilasciato proprio stamattina
Dichiarazione di Futuremark
Futuremark ha ora una maggiore comprensione della situazione e della strategia di ottimizzazione di nVidia. Alla luce di tutto questo, Futuremark afferma che i nuovi driver di nVidia sono ottimizzazioni specifiche per 3DMark03, e non dei "cheat" per modificare il risultato del test.
Il mondo della grafica 3D è cambiato in maniera sostanziale con l'ultima generazione di GPU programmabili. Analogamente alle CPU, ogni GPU ha una sua architettura specifica e un codice ottimizzato. Ad esempio, PCMark 2002 ha un test per la CPU differente per gli AthloXP e i Pentium 4.
3DMark03 è progettato come test DirectX non ottimizzato, e fornisce risultati in accordo a questa impostazione. Non contiene codice ottimizzato per alcun produttore. Dato che sono proibite modifiche che cambiano il carico di lavoro in 3DMark,siamo stati obbligati ad aggiornare il prodotto (con la patch 330) così da eliminare le ottimizzazioni riscontrate in alcuni driver, così che 3DMark potesse continuare a generare risultati comparabili.
Tuttavia, i recenti sviluppi nell'industria della grafica e nello sviluppo dei videogiochi suggerisce un approccio differente per test di questo tipo, con ottimizzazioni per singole schede inserite direttamente nel codice del benchmark. Futuremark considerà questo approccio nei suoi prossimi prodotti.
Dichiarazione di nVidia
nVidia lavora a stretto contatto con gli sviluppatori per ottimizzare i giochi per GeForceFX. Tali ottimizzazioni (comprese quelle per gli shader) sono il risultato di processi di co-sviluppo. Questo è l'approccio che nVidia avrebbe voluto anche per 3DMark03.
Dichiarazione congiunta nVidia-Futuremark
Sia nVidia che Futuremark hanno intenzione di definire regole chiare su come i benchmark debbano essere sviluppati e sul modo in cui debbano essere utilizzati. Crediamo che la presenza di regole comuni possa evitare in futuro il ripetersi di spiacevoli situazioni come questa.
Ragazzi dopo mesi la diatriba e' finita....ora staremo a vedere i prossimi test