Nel mezzo del cammin di nostra vita... - Pag 2
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Discussione: Nel mezzo del cammin di nostra vita...

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  1. #16
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    Buongiorno. Ho letto da qualche parte che l'acheronte divide il vestibolo (?) con gli ignavi dal primo cerchio. Poi c'è la palude Stigia, il VI cerchio, il fiume Flegetonte, e i tre gironi. E' giusto? e cosa significano tutte queste interruzioni? Hanno una logica secondo te? E poi Dante le attraversa tutte? (mi piacerebbe vederlo, che guada una palude )

  2. #17
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Esatto, l'acheronte divide l'ingresso dell' Inferno dall'Inferno vero e proprio.
    Non è vhe queste interruzioni abbiano una vera e propria logica, dividono semplicemente le varie zone dell' Inferno. Infatti ci sono anche numerosi burroni per esempio.
    Dante li attraversa nei più svariati modi: passa attraverso dei passaggi apertisi con un terremoto (in particolare passa spesso da un cerchio all'altro attraverso i varchi che si sono aperti quando Cristo scese negli Inferi per liberare le anime dei Patriarchi)e nel caso del fiume Flagetonte (il fiume di sangue bollente se non erro) si fa aiutare a guadarlo dai Centauri (tra i quali, ed ecco la reminescenza della MITOLOGIA CLASSICA, è presente Chirone, il maestro di Ercole se non sbaglio).
    Addirittura per attraversare la ripa scoscesa nel Canto XVII salirà sulla groppa di un mostro alato chiamato Gerione.

  3. #18
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    Sì, il centauro Chirone, è stato precettore di moltissimi eroi, anche di Teseo, Achille e Giasone. Credi che inserisca tutti questi riferimenti alla mitologia per cercare di fornire qualche appiglio alla memoria del lettore colto? O forse per inserire qualche elemento da "romanzo d'avventura"? Mi ha stupito molto che il Poeta divida la sua opera in canti: non per niente lo avevano chiamato "il nuovo Omero". Devo dire che la figura di Dante come genio indiscusso ma non colto mi ha semptre affascinata. Un'opera così grande, che ha segnato il destino della letteratura, scritta da un uomo che conosceva per sommi capi il latino (o mi sbaglio?) e quasi per niente il greco. Un genio.
    Ma procediamo! Allora, abbiamo detto che tutto ha inizio quando lui si perde in una selva nei pressi di gerusalemme. E' qui che incontra Virgilio? E poi?

  4. #19
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Mmmmh... Secondo me inserisce l'elemento mitologico per soddisfare ambedue i casi da te citati, sai?
    Ma tornando all'inizio dell'opera cominciamo il riassuntino:
    Dunque, Dante incontra Virgilio nella selva che, come ti ho già detto, gli parla per sommi capi del viaggio che sta per intraprendere. Dopodichè la coppia si dirige all'ingresso dell' Inferno dove Dante vede che sono incise sopra la porta le mitiche parole:
    "Per me si va ne la città dolente,
    per me si va ne l'etterno dolore,
    per me si va tra la perduta gente.
    Giustizia mosse il mio alto fattore;
    facemi la divina potestate,
    la somma sapienza e 'l primo amore.
    Dinanzi a me non fuor cose create
    se non etterne, e io etterno duro.
    Lasciate ogni speranza voi voi ch'entrate."

    Parole di un forte impatto, non c'è che dire!
    Dante appare leggermente scosso da queste, ma Virgilio lo esorta a varcare la soglia.
    Appena entrato Dante incontra gli Ignavi, ovvero coloro che nella vita non hanno deciso di schierarsi nè col bene, nè col male, ovvero che visse senza infamia e senza lode, perciò rifiutati sia dall' Inferno che dal Paradiso. Essi corrono dietro un'insegna bianca (che rappresenta di fatto la nullità) punzecchiati da vespe e tafani e il loro sangue viene mangiato dai vermi ai loro piedi.
    Dante prova un forte odio per questo tipo di persone. Perchè? Bè, lui si era beccato un esilio per seguire i suoi ideali, è logico che odi questi che di ideali non ne hanno!
    Tra gli Ignavi riconosce il papa Celestino V che si dimise dal papato in favore di Bonifacio VIII (nel libro Dante lo chiama Colui che fece il gran rifiuto , non fa nomi.
    Dopodichè i due poeti giungono sulle rive dell'Acheronte, dove i dannati fanno quasi a botte per poter imbarcarsi per primi sul battello di Caronte!
    Tu dirai: "E che è, son scemi? Fanno a botte per andare all'inferno?" Ebbene sì, perchè l' Inferno è stato creato da Dio, e sapendo che non potranno mai contemplare Dio le anime sono smaniose di conoscere qualsiasi cosa creata da questo, sia anch'esso un luogo di dannazione.
    Dopo un po' di dubbio iniziale Caronte acconsente di traghettare Dante e Virgilio, quando quest'ultimo glui dice che il loro viaggio è stato voluto da Dio.
    E questo è tutto fino al terzo canto!

  5. #20
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    Spiegami cosa vuol dire: "mi ha fatto la potenza divina, la somma saggezza e il primo amore"? Primo amore cosa?
    Poi mi stupisce che non faccia nomi riguardo Celestino V, ma suppongo che le persecuzioni religiose fossero vive allora come oggi, e che Dante solo per questo non lo scriva esplicitamente. Molto bella l'immagine poetica degli ignavi, che non sanno da che parte stare e così non prendono posizione. Perciò nè il male nè il bene li accettano. Davvero un ottimo espediente letterario, un modo come un altro per dire che non è necessario non essere malvagi per essere salvati, che la bilancia non può essere pari, deve per forza essere inclinata da una delle due parti. Questa neutralità mi fa venire in mente il don Abbondio del Manzoni, che pur essendo prete non è affatto un devoto. Lui, che in fondo non ha mai fatto male a nessuno, ma con nessuno si è mai schierato, alla fine non si salva.
    Decisamente contro gli agnostici.
    Poi (mmh, basta dire "poi") mi ha incuriosita un'altra cosa. I dannati che vogliono a tutti i costi andare all'inferno. Secondo me può fare luce su un aspetto importante che ci terrei a capire bene. Allora, i dannati sono anime che hanno scelto di servire il male, e per questa loro scelta vanno all'inferno. Dante in qualche modo li priva della loro libertà di scelta, se li descrive agognanti di vedere Dio. Intendiamoci, un tale che avrebbe scelto coscientemente di servire Lucifero (uno per tutti...), probabilmente dopo la morte rimarrebbe della sua opinione, e non desidererebbe vedere Dio. Sembra (a me) che Dante presenti i dannati non come persone che hanno preso una cosciente decisione, ma come esseri che si sono sbagliati, e che dopo la morte si sono accorti dell'errore e a tutti i costi vogliono, come dire, "tappezzare" la mancanza di Dio con la visione di qualcosa che Lui stesso ha creato. Presentandoli come anime in un certo modo pentite, li priva del libero arbitrio che hanno esercitato! Esercitato sbagliando, è vero, ma il male era pur sempre un loro diritto! (Con la dannazione eterna in cambio.)
    Tu che dici? Oh, se avessi detto delle cretinate, non esitare a dirmelo !
    Ciao...
    Ps: me ne stavo dimenticando! Caronte?

  6. #21
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Brava!
    Molto acuto paragonare don Abbondio agli Ignavi, l'esempio calza alla grande!
    Per il primo amore si intende l' amore supremo di Dio, cioè Dio inteso come essere che è la sede dell'amore più assoluto che esista. Insomma può essere inteso come il sommo amore .
    Hai capito molto bene il concetto dei dannati poi, visti come anime che si sono in un certo senso pentite, ma l'hanno fatto troppo tardi. Ma se il loro pentimento fosse stato sincero sarebbero finite in purgatorio! In realtà il loro è solo un atteggiamento egoistico, pretendono di avere qualcosa (la FELICITA' ETERNA) pur sapendo di non averlo meritato!
    Essi sono sì dannati e volti al male, ma in fondo ogni anima tende naturalmente a Dio, per questo desiderano la sua visione.
    E' un concetto alquanto difficile da spiegare e da capire, ma il succo è questo comunque.
    Per quanto riguarda Caronte, dimmi cosa vuoi sapere su di lui...

  7. #22
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    Dante, sempre dei nuovi modi di presentare le cose... mi spiazza!

    Mah, Caronte era il traghettatore delle anime anche nella mitologia greca se non sbaglio. Con la sua barca, al prezzo di due oboli, faceva varcare il fiume Acheronte ai morti. (Mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo se i parenti del morto si fossero dimenticati di mettergli la monetina in bocca...)
    Vorrei sapere se nei canti di Dante ha un ruolo felice o infelice. Mi spiego: è un illustre gondoliere al quale è stato affidato l'importante incarico di traghettere i dannati o è una sorta di grande punito costretto contro la sua volontà? E' un dannato anch'egli?
    E poi la storia come procede?

  8. #23
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    La figura di Caronte è soltanto quella di gondoliere (un po' burbero se vogliamo), ma nient'altro. E' contrapposto alla figura eterea dell'angelo nocchiero, che traghetta le anime penitenti dalla foce del Tevere al Purgatorio.
    Poi la storia procede così (ti dico solo le parti perme più significative, perchè a raccontarla tutta non finiamo più!).
    Dante e Virgilio arrivano come ti ho detto al cospetto di Minosse (ti ho già spiegato il suo ruolo), e scendendo arrivano al cerchio dei lussuriosi, e qui ci soffermiamo un attimo se non ti dispiace.
    Sono coloro che hanno commesso il peccato di lasciarsi trascinare dalla passione, e quindi metaforicamente, sono anime in balia di una bufera che li trasporta nell' aria (una pena ancora bella se vogliamo), E' interessante perchè vedendoli Dante se la fa un po' addosso ... Sì perchè anche lui capisce che aveva rischiato di finire lì a causa dell' amore che provava per Beatrice!
    Tra questi si scorge per esempio Didone, ma Dante vuole parlare con due anime, che vagano abbracciate l'uno all'altra: Paolo e Francesca!
    Francesca racconta a Dante la sua storia: ella era una nobile sposata con un certo Gianciotto, ma era innamorata di Paolo, così un giorno, mentre i due leggevano la storia di Lancillotto e Ginevra (ricordi il ciclo bretone?), si scambiarono il primo bacio. Ma Gianciotto li scoprì e li fece uccidere. Tuttavia Francesca dice di essere serena, perchè sa che Gianciotto è dannato nell'Inferno molto più in basso di loro.
    Dante si commuove molto ascoltando la loro storia...
    Ciao, fammi sapere qualcosa

  9. #24
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    che bello!

    Che bello vedere un Dante che si commuove, un Dante che se la fa sotto, un Dante che ama! E' molto umano. E poi, Paolo e Francesca, che carini! Va bene, sono dannati, ma che carini lo stesso! Ma veniamo a noi. Come mai li conosce? Sono illustri protagonisti di una storia che ha letto, o semplicemente ne ha sentito parlare? E poi, Virgilio, che fa? Dovrebbe fare da guida, ma lui queste cose non le può conoscere, dato che è nato diversi secoli prima, a meno che secondo Dante i morti non abbiano la facoltà di vedere sulla terra [sarebbe molto imbarazzante, aggiungo io ].
    Dante e Beatrice. Che rapporti ci sono tra di loro? E' stata inventata di sana pianta o è esistita davvero?
    Buonanotte, ho sonno e vado a letto.

  10. #25
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Eh, sì, Dante è proprio un grande!
    Paolo e Francesca nel libro non li conosce, li vede soltanto fluttuare abbracciati e si chiede chi siano, così vuole parlare con loro... Probabilmente avrà sentito parlare della loro storia nella vita reale.
    Per quano riguarda il discorso dei morti che vedono sulla terra...Bè, non sei così lontana dalla verità!
    Loro possono infatti vedere alcuni anni nel futuro, ma non conoscono il presente! E' un po' complicato, ma sappi che nel Canto X Dante incontrerà Cavalcante Cavalcanti che gli chiederà come sta suo figlio Guido. Dante sa che il figlio Guido è morto da poco, ma Cavalcante non lo sa, perchè vede il futuro, ma non sa quello che succede nell'immediato presente.
    Qui però secondo me c'è un piccolo paradosso, perchè Cavalcante vedendo 2 o 3 anni nel futuro dovrebbe sapere che Guido non è più tra i vivi... Ma posso anche sbagliarmi, e potrebbe esserci una risposta più vicina di quanto penso al mio dubbio...
    Beatrice invece è una donna reale!
    Dante se ne innamora perdutamente, e gli dedica gran parte della sua prima produzione letteraria. La ragazzqa però muore giovane e il poeta cade quasi nello sconforto... Tuttavia decide di idealizzarla non più come bellezza umana e terrena, ma come bellezza angelicata (ecco perchè Beatrice sarà la sua guida nel Paradiso!)! Insomma, passa dall'amore umano all'amore mistico... Ed è questo AMORE ANGELICATO che lo salva dalla dannazione!
    Lui ha trasformato l'amore da una passione se vogliamo irrazionale come quella di Paolo e Francesca a qualcosa di sublime, scampando così il pericolo di finire tra i lussuriosi.
    Ma sa di esserci andato vicino!

  11. #26
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    Davvero Beatrice è morta ? Mmmmh! Povero Dante 8( ! Bè, davvero è andato così vicino ad essere dannato? Lui un possibile lussurioso? Sì, però qui siamo nel paradossale. Cioè, lui rischia di essere dannato a causa del suo amore, e per salvarsi è necessaria la morte della sua amata, che trasforma un amore passionale in un amore angelico, (che suppongo essere tipo quello del frate verso Dio). Ma l'amore umano iniziale era sbagliato (lo era per forza se lo avrebbe portato alla dannazione) perchè illecito, perchè non ricambiato o perchè troppo forte? O forse perchè avrebbe sviato il Poeta dalla sua missione di raccontare il regno di Dio? Precisamente come Enea doveva fondare Roma, e non poteva essere distratto da Didone?
    E poi?

  12. #27
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    E' tutto molto più semplice, mia cara parole alate.
    Il punto è che il peccato dei lussuriosi era quello di anteporre l'amore a Dio. Così faceva Dante, anteponeva Beatrice a qualunque altra cosa esistente.
    Io francamente non sono molto d'accordo con questa visione del peccato di Dante: l'amore per una persona a mio avviso non può essere visto come peccato, e anzi l'amore vero per una donna lo vedo come un amore sublime, Dio non può secondo me dannare una persona perchè è innamorata!
    Opinione personale comunque, e poi c'è da dire che ai tempi di Dante c'era una mentalità diversa, ma io proprio non riesco a vedere una persona all' Inferno perchè era innamorata.... Dante la pensava diversamente da me evidentemente.

  13. #28
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    Si, sono daccordo con te. Mi sembra impossibile essere dannati per un motivo così. Non voglio certo mettermi a filosofeggiare, ma l'amore per natura oltrepassa tutto, e questo non può certo essere considerato un peccato! Ma sai, forse noi uomini (donne, nel mio caso) del duemila abbiamo un modo di pensare più libero dalle condizioni sociali, o almeno così crediamo...
    Ma questa Beatrice (Cavoli, ancora non riesco a credere che sia morta giovane! 8( ! Immaginavo già il "vissero tutti felici e cntenti...") Comunque, era di famiglia nobile, ricambiava Dante, era promessa a qualcun altro o cosa? Poi, abbiamo delle testimonianze storiche ceh ci confermino la sua esistenza o ci basiamo solo su Dante?
    PS: Adesso capisco meglio. Semplicemente la morte di Beatrice gli ha aperto gli occhi, gli ha fatto capire che stava sbagliando e stava rischiando di finire tra i dannati.
    Ciao

  14. #29
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Beatrice era una nobile, ma non solo, era una delle trenta donne più belle di Firenze (mica scemo Dante ).
    Tuttavia, l'amore di Dante non era ricambiato completamente da quel che sappiamo.
    Povero Dante, lui l'aveva sempre amata, chissà com'era doloroso per lui non essere corrisposto.
    Non mi pare nemmeno che fosse sposata poi.
    Per quanto riguarda il modo in cui la conosciamo, bè, esisteranno di certo alcuni documenti in cui viene menzionata, ma di certo se non fosse stato per Dante non sapremmo quasi niente di lei.
    Dante comunque dopo la sua morte ha vissuto un periodaccio, in cui si è dedicato alla filosofia scolastica.

  15. #30
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    La scolastica! Dante uno scolastico? no! davvero? E che tipo di scolastica? Dalla parte dei bigotti o da quella degli intellettuali borghesi? Devo dire che la scolastica mi ha sempre lasciato un po' perplessa, perchè non ho mai capito dove finisse l'insegnamento e dove cominciasse la filosofia vera e propria...
    Quando è morta, Dante cosa stava scrivendo? si è fatto influenzare molto dalla sua scomparsa? (poverino!)

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