Nel mezzo del cammin di nostra vita... - Pag 3
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Discussione: Nel mezzo del cammin di nostra vita...

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  1. #31
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Dante non è un vero e proprio filosofo, bensì studia la filosofia scolastica dopo la morte di Beatrice.
    La filosofia è identificata allegoricamente come la donna gentile che consola il suo dolore (insomma, la studia per distrarsi!)..
    Pensa un po', addirittura dedica alla filosofia alcune sue canzoni, un po' come aveva fatto per Beatrice, in cui sotto l'immagine della donna a cui il poeta canta l'amore si cela in realtà la Filosofia.
    Quando Beatrice morì Dante (1290) Dante aveva finito di scrivere la Vita Nuova , o meglio, quello che avrebbe chiamato dopo la morte di Beatrice la Vita Nuova, ovvero un insieme di liriche dedicate all'amata. Pensa un po' com'era innamorato dunque...
    Ovviamente la morte di Beatrice l'ha segnato parecchio.

  2. #32
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    C'era un filosofo a cui in sogno era apparsa la Filosofia... sotto forma di donna... era un medioevale come Dante... ma di più non ricordo. Cercherò un po' in giro e ti saprò dire.
    Poi. Come veniva considerato in lavoro di Dante? Quando finì di scrivere i canti dell'inferno, del purgatorio e del paradiso, come li accettarono i suoi contemporanei? Come un bellissimo romanzo di narrativa o come un dogma di fede inconfutabile? Fu mai preso sul serio? E lui si prendeva sul serio? Voglio dire, credeva veramente a quello che scriveva o fa un po' come il Manzoni quando accenna all'Anonimo, un po' ammiccante che vuole dire: "si, certo, è vero..." e ti fa l'occhiolino.

  3. #33
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Bè, la Divina Commedia non va presa troppo sul serio.
    Dante la scrive in un certo senso anche come satira, per mostrare le assurdità della società del suo tempo (ti ho già parlato del caso di Celestino V).
    Lui poi si rifà a credenze sull'aldilà molto in voga nel medioevo, per cui non introduce nulla di incredibile.
    La gente non la prende come dogma di fede, semplicemente la considera una grande opera, tutto qui.

  4. #34
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    D'accordo. E poi, dopo i lussuriosi?

  5. #35
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    Poi c'è il cerchio dei golosi, coloro che hanno anteposto ad ogni altra cosa il cibo (ovvero i propri interessi).
    Qui Dante lancia una pesante critica alla società di Firenze degenerata. Infatti qui i due incontrano Ciacco, il simbolo della degenerazione di una società che pensa solo a mangiar ricchezze.
    Ah, dimenticavo, la pena inflitta a loro: sono distesi a terra sotto la pioggia la grandine e la neve, e intanto vengono dilaniati da Cerbero, il cane a tre teste (altra reminescenza classica).

  6. #36
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    Credo di cominciare a capire qualcuna della dinamiche di Dante. Non è il peccato in quanto tale che gli interessa, ma solo il fatto che si anteponga questo vizietto a Dio. Allora si è in pericolo di dannazione! Credo che se qualcuno fosse stato semplicemente goloso, Dante non lo avrebbe messo all'inferno, ma di sicuro ce l'avrebbe messo quando questa glosità lo avrebbe portato a dimenticare cose più importanti, come, appunto, Dio. Come d'altronde per i lussuriosi: non li condanna l'amore in quanto tale, ma solo il fatto che antepongano questo amore a Dio. E' già più comprensibile, e potrei anche essere abbastanza daccordo con Dante.
    Bella la metafora del cibo come i propri interessi. Calza alla perfezione, deve averlo calcolato.

  7. #37
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    Esatto, hai capito il meccanismo alla perfezione.
    Ma per l'amore anteposto a Dio io sono sempre un po' scettico. Sarò un inguaribile romantico, ma rimango dell'idea che quando uno si innamora veramente deve per forza anteporre la propria donna amata a tutto ciò che esiste. Altrimenti non lo considererei un vero amore... Almeno, io la penso così, ma so benissimo di poter essere nel torto. Casomai quando andrò nell'altromondo mi ritroverò sbattacchiato addosso alle pareti di una grotta trasportato da una bufera .

  8. #38
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    Mmmmh! Non lo so... forse hai ragione. Effettivamente... Comunque se ci pensi questa non è una gran pena, considerando le altre! Essere in continuazione punti da vespe, essere straziati da Cerbero, essere costretti a portare un masso, sono punizioni ben peggiori. Tutto sommato mi sembra che Dante rimanga sempre un po' dalla loro parte, sotto sotto. Giustamente.
    E poi, la storia?

  9. #39
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Dopo si arriva nel cerchio degli avari e i prodighi.
    Gli avari antepongono il denaro a Dio, i prodighi invece spendono troppo!
    La loro pena è molto particolare:
    lungo il cerchio spingono dei massi con il petto in direzioni opposte, in modo che a metà giro del cerchio si incontrano. Quando si incontrano si insultano a vicenda e riprendono il loro giro, andando avanti così all'infinito.
    Passando al canto IX i due arrivano alla città di Dite, dove dei demoni non li vogliono lasciar passare. Ad aiutare i poeti interviene Dio che manda un angelo che con un tocco spalanca le porte della città e Dante e Virgilio possono entrare.

  10. #40
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    Ciao a tutti.
    Mi è venuto in mente quale era il filosofo che aveva descritto la filosofia come una donna: Boezio (Anicio Manlio Torquato Severino Boezio. Della serie"ognuno ha le sue sfortune" ) Lui però era un medioevale del 500 circa, e Dante può averne sentito parlare. Boethius dice:
    Mi sembrò di vedere dritta, davanti a me, una donna di aspetto assolutamente venerabile. Aveva gli occhi sfavillanti più della normale capacità umana, sebbene fosse in età così avanzata da non poterla ritenere della mia epoca. A volte era alta come me, altre volte sembrava sfondare il tetto della cella e toccare il cielo con il capo.
    Questa signora è naturalmente la filosofia.
    Mi sembra che questa parte non ti appassioni molto. Raccontami qualcosa che ti piace!

  11. #41
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Ah già!
    Mi ricordo di Boezio, hai ragione!
    Se non ti dispiace vorrei parlarti di Gerione, il mostro infernale su cui i due poeti salgono per oltrepassare la ripa scoscesa che divide i gironi dalle bolge.
    Gerione è un essere molto particolare e significativo:
    esso rappresenta l'Inganno. Difatti pur avendo il corpo di serpente, coda di scorpione, ali e zampe pelose e artigliate ha il volto da saggio. Lo sai perchè? Perchè Gerione è il mostro ingannatore, colui che ti attira con il suo volto benevolo ma ti colpisce alla spalle mentre sei sulla sua groppa con la coda di scorpione! E' molto caratteristica come figura, non trovi?
    Ora però voglio farti ragionare un po'!
    Riguardo alla vicenda Gerione c'è una bella particolarità, un paradosso se vogliamo. Quando Dante e Virgilio stanno per salire sulla groppa dell'essere, Virgilio chiede a Dante di stare nascosto sotto di lui, cosicchè se Gerione avesse tentato di colpirlo con la coda, il poeta fiorentino sarebbe stato riparato dalla sua guida che non si sarebbe fatta niente perchè era già morta... Non ti pare che ci sia qualcosa di strano in tutto ciò? Mi sai dire dove sta il paradosso? So che ci puoi arrivare da sola, voglio metterti alla prova !
    Vediamo un po' come tela cavi (ma ce la farai senz'altro, non è difficile )

  12. #42
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    Inviato da Luke Skywalker
    sarebbe stato riparato dalla sua guida che non si sarebbe fatta niente perchè era già morta...
    Tu mi sopravvaluti!!!
    Comunque, se Virgilio non si sarebbe fatto male perchè era morto, come potevano i dannati venire torturati e provare dolore?

  13. #43
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Acuta, molto acuta, hai trovato da sola uno dei più grandi dilemmi danteschi!
    Ecco dove sta il paradosso: Virgilio non avrebbe mai potuto proteggere Dante, perchè non aveva il corpo, era solo un'ombra, la coda lo avrebbe attraversato come un fantasma e avrebbe colpito Dante! Per questo la precauzione di salire sopra Dante era in teoria inutile.
    Tu però hai centrato un altro punto molto importante: le anime sono incorporee eppure le vediamo sofferenti, sudate, ferite, mutilate e chi più ne ha più ne metta... è una cosa strana a cui Dante non dà spiegazione!
    Allo stesso modo vediamo Dante che cerca di toccare alcune anime ma non ci riesce, altre volte sono le anime a strattonare inspiegabilmente Dante... Ma come ca**o fanno se sono incorporee?!
    E' un grande mistero ...

  14. #44
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    E lui di questo non da' nessuna spiegazione? E a nessuno dei suoi contemporanei è venuto in mente di chiederglielo?

  15. #45
    LiMiT bReAk L'avatar di Luke Skywalker
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    Inviato da parole_alate
    a nessuno dei suoi contemporanei è venuto in mente di chiederglielo?
    Me lo sono sempre chiesto anch'io...
    Io la vedo così...
    Secondo me Dante in certe circostanze si prende alcune "libertà", magari per dare un po' più spessore alla vicenda (il caso di Gerione) o per far quadrare meglio qualcosa (Brunetto Latini strattona il vestito di Dante per farsi notare: se non l' avesse fatto Dante avrebbe tirato dritto e non l'avrebbe nemmeno notato)

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