Gussoni: "Subito l'auricolare". Il presidente dell'Aia annuncia: "Dal 21 gennaio i quattro ufficiali di gara utilizzeranno il supporto tecnologico"
Il progetto era pronto da mesi ed era stato appoggiato da tutte le componenti: arbitri, federazione, società della massima serie. Ora c'è anche una data: "Dal 21 gennaio (20° turno di campionato, ndr) saremo in grado di far disputare le gare con auricolari e ricetrasmettitori per i quattro ufficiali di gara. Abbiamo rifiutato le imitazioni: utilizzeremo gli auricolari brevettati dalla Fifa".
Cesare Gussoni, presidente dell'Aia, ha espresso il suo gradimento verso il supporto tecnologico già sperimentato in coppa Uefa, Champions League e all'ultimo Mondiale in Germania. Una svolta epocale che apre il nuovo anno con la speranza di ridurre gli errori e le polemiche degli ultimi tempi. Gussoni, intervenuto alla trasmissione radiofonica della Rai La politica nel Pallone, ha sostanzialmente assolto i direttori di gara: "Mi è sembrato di vedere uomini assolutamente non condizionati da niente. Sì, hanno sbagliato anche più del solito, ma hanno sbagliato da una parte e dall'altra". Un'opinione largamente condivisa, ma non è un mistero che molto ci si aspetta da Pierluigi Collina. Ecco il commento del numero uno degli arbitri italiani: "Si è trattato di una decisione felice. Quella di Collina è una scelta di buon senso che ci porta verso la fine di una stagione sportiva, al termine della quale ne comincerà una nuova. Certo, un arbitro e una classe arbitrale - ha continuato Gussoni - non la si improvvisa. C'è una novità importante nel regolamento dell'Aia con l'introduzione del settore tecnico arbitrale che consente di poter ottenere uniformità nel sistema di arruolamento e selezione degli arbitri. Il problema non è solo in Serie A, B e C ma comincia da molto prima".
Gussoni ha sottolineato poi come dal nuovo anno si aspetti "un clima più disteso, che migliori tutto il calcio", ma sull'eventuale effetto che potrebbe produrre l'inchiesta di Napoli (sono diversi gli arbitri che rischiano il rinvio a giudizio) il presidente dell'Aia si è detto "preoccupato".
Gasport