Canzoni e stati d'animo

[Fr4nk]

Avete presente quel gioco che ci fa' associare i colori ad emozioni ben precise? Vi chiedo di fare qualcosa del genere, con la differenza che per ogni stato d'animo vi chiedo di associare una canzone.

Non siete obbligati a compilarlo per ogni emozione. Sarebbe bello, invece, che voi proviate ad descrivere cosa vi fa' provare ascoltare quella determinata canzone.

L'unica precauzione: fate attenzione ai termini.
Per esempio, c'è grossa differenza fra felicità ed allegria.

E dopo questo topic giuro che mi iberno.


Amarezza
Amicizia
Allegria
Amore
Angoscia
Debolezza
Delusione
Felicità
Fiducia
Follia
Forza
Gelosia
Illusione
Indifferenza
Invidia
Nostalgia
Odio
Pietà
Pudore
Rancore
Rimorso
Rabbia
Speranza
Vendetta

[lupo3]

Avete presente quel gioco che ci fa' associare i colori ad emozioni ben precise? Vi chiedo di fare qualcosa del genere, con la differenza che per ogni stato d'animo vi chiedo di associare una canzone.

Non siete obbligati a compilarlo per ogni emozione. Sarebbe bello, invece, che voi proviate ad descrivere cosa vi fa' provare ascoltare quella determinata canzone.

L'unica precauzione: fate attenzione ai termini.
Per esempio, c'è grossa differenza fra felicità ed allegria.

E dopo questo topic giuro che mi iberno.


Amarezza
Amicizia
Allegria
Amore
Angoscia
Debolezza
Delusione
Felicità
Fiducia
Follia
Forza
Gelosia
Illusione
Indifferenza
Invidia
Nostalgia
Odio
Pietà
Pudore
Rancore
Rimorso
Rabbia
Speranza
Vendetta

Voglio iniziare la mia ''lista'' (spero di darle una forma il più lontano possibile dalla classica lista) in ordine sparso, così come mi vengono in mente i vari stati d'animo che sento durante l'ascolto di un determinato brano.

Follia: E' il caso di Dance On A Volcano dei Genesis, da Trick of the tail. L'intro è un piccolo preludio alla follia, frasi sconnesse su un arpeggio di chitarra che sembra fuoriuscire dalla calma sporadica di un vulcano dopo che ha eruttato. Phil Collins incalza alla batteria ed il brano parte. Non è un esplosione e la ritmica rimane sempre su un livello piuttosto ''lento''. Ma la melodia che fuoriesce dagli strumenti di questi tre musicisti è semplicemente follia. Il bass-pedal uncinante di Rutherford che si articola sul riff di Hackett , appena uscito dalla mente di un folle che ha deciso di danzare ripetutamente sopra un vulcano, ignorando le grida delle genti, è quasi inquietante ma non è quella la sensazione predominante. Ascoltando questo brano mi sembra di vedere chiaramente la follia di quest'uomo, che in qualche modo identifico caratterialmente simile a me, che, in un ambiente di stampo medievale, prende i suoi averi, li lega in un sacco e si reca sulla cima di questo antico vulcano. La gente dalla città vicina accorre urlando all'impazzata. ''IMBECILLE, SCENDI DI LI'' - ''MA CHE CAZZO FAI, DEFICIENTE?''. I vecchi scuotono il capo, le donne gridano isteriche, gli uomini urlano insulti al vento e a nient'altro poichè il folle è ormai sulla cima che gira su stesso, continuamente, ripetutamente, come una trottola su una gamba sola. Il folle stringe i denti, ma non per rabbia. E' perfettamente in grado di comprendere quello che sta facendo ed è una persona molto intelligente. E allora, il folle è solo un'apparenza, una maschera che la gente gli addita. E' il suo gesto ad essere folle, non lui.
Ascoltando questo brano mi viene improvvisamente voglia di muovermi, di girare su me stesso, di prendere parte a quella giocosa follia.

Angoscia-Debolezza-Tristezza: Uno dei miei artisti preferiti, Claudio Baglioni, in uno dei pochi brani che riesce a farmi sgorgare le lacrime, I Vecchi. Il testo è tra i più belli che abbia mai letto e trasmette in egual modo l'angoscia delle situazioni che narra, la debolezza di non poter far niente se non piangere e la tristezza più vera. Non è solo merito del testo, ad ogni modo. Gran parte del processo interno davanti a cui mi trovo durante l'ascolto di questo è brano, è anche dovuto alle armonie sempre di grande raffinatezza che Baglioni sceglie.

Nostalgia-Delusione: Bill Evans, Waltz for Debby. Sul lieve incendere tipico del walzer, il piano vellutato di Evans, dando vita ad armonie tipiche del suo stile riesce a regalarmi un caleidoscopio di emozioni difficili da catalogare.
Di base vi è sicuramente la tristezza e la nostalgia di tempi che si stagliano nei vialetti della memoria, unite alla delusione amorose sempre presenti nella vita di un uomo. In questo brano sembra quasi vi sia la ricerca del proprio essere, della propria strada, della felicità, dell'amore. Ad ogni modo, è lo stesso Bill Evans che ci tiene inchiodati alla fredda visione di come le cose non possano smuoversi da quello stato di ovattato torpore, insensibile ad ogni richiamo esterno, ma che vive unicamente sulle corde che toccano i tasti del pianista per poi morire dalla stessa nascita.

Felicità-Forza-Indifferenza: Sembra difficile poter coniugare sentimenti simili, ma in un grande brano come la Rapsodia Ungherese No.2 di Liszt li sento in egual modo. Il tema principale dei primi minuti viene ripetuto, ripreso e lasciato più volte per dare spazio a varie modulazioni e virtuosismi vari. E' quasi malinconico, ma sembra esprimere una certa indifferenza nei confronti di tutto, come se non ci fosse niente di più importante di quella malinconia che esprimono quelle note. Il tema va avanti così per cinque minuti fino ad un cambio di tempo e tonalità più movimentato che sfocia nell'ennesimo orgasmo musicale. Liszt suona con forza ed ispira lo stesso sentimento con cui ha impresso sul pentagramma quelle notte e quegli accordi. Questo punto del pezzo mi porta in uno stato euforico quasi esaltante. Il brano va avanti con svisate virtuosistiche difficilmente eseguibili sia come tecnica che come ritmica. Dopo questi virtuosismi riparte il ''crescendo rossiniano'' e Liszt sembra avere quattro mano sulla tastiera per la grande complessità d'esecuzione che traspare dal solo ascolto. E' uno dei pochi brani che mi ispira felicità per quei pochi secondi e attimi musicali.

Continuo più avanti, volendo. (Finalmente due topic un po più interessanti di tutta questa marmaglia di cui sembra essersi riempita Music radar ultimamente. )

[Kelvan]

basta che non diventino listoni..

[beggy]

Angoscia Lotus feet - Steve Vai

Non saprei che dire, è difficile da scrivere, ma dalla metà del terzo minuto, dopo la parte calma della canzone, appena riparte con il tema iniziale accompagnato dall'orchestra è qualcosa di unico, ogni volta mi sorprende di più.

Rimorso Comfortably Numb (live) - Pink Floyd

In questo caso la canzone riguarda un periodo della mia vita che non ritengo opportuno star qui a raccontare, però ogni volta che l'ascolto un verso o nell'altro penso a questo fatto, e arriva il rimorso.

Rabbia- Odio- Forza Superheroes - Racer X

Il riff iniziale di Paul, già da solo, mi mette una carica tremenda che accomuna i quei tre stati d'animo, poi, quando parte la canzone vera e propria l'emozione che prevale su tutte è la forza, e poi, la ripetuta del riff iniziale a richiamare l'odio e la rabbia.

Felicità- Indifferenza- SperanzaThe Shadow Hunter - Angra

Non so nemmeno io il perchè di questa scelta, i primi 4 minuti mi ispirano all'indifferenza, metre passata la metà circa della canzone questa cambia, diventando quasi un'altra canzone che riesce a mettermi felicità e un briciolo di speranza.




Per ora mi sono venute in mente solo queste, casomai dovessi aggiungere edito.