Informazione in Italia e "mondo reale"
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Discussione: Informazione in Italia e "mondo reale"

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  1. #1
    aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh! L'avatar di shadyboy88
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    Informazione in Italia e "mondo reale"

    Apro questo thread per riflettere insieme sul potere che ha la stampa e il giornalismo di "creare" la realtà. Esempi concreti:
    Non si è parlato di Afghanistan per anni, quando era l'Iraq a tenere banco. Poi abbiamo iniziato a seguirne le vicende in concomitanza col voto parlamentare per il rifinanziamento della missione. Guardacaso, proprio in quel periodo hanno rapito Mastrogiacomo e improvvisamente i rapimenti si sono moltiplicati. Tutta una semplice coincidenza?
    Ma la cosa che davvero mi ha fatto riflettere è la novità del giorno: le morti bianche. Ebbene si, questo è un argomento che non si sentiva da parecchio ma è tornato alla ribalta ieri quando è arrivata la notizia di un documento sul tema approvato durante l'ultimo Consiglio dei Ministri. Nello stesso giorno sono stati 4 le morti bianche, e altre due sono state segnalate oggi. E Napolitano persino si è scomodato per gridare l'allarme e la necessità di una legge in merito. Ma insomma, possibile che i morti sul lavoro per i giornali,per Napolitano e quindi per l'opinione pubblica che se ne è sempre fregata siano iniziati ieri?
    Volendo possiamo allargare la discussione.
    La mucca pazza, possibile che abbia fatto i suoi morti tutti assieme in un paio di mesi, tempo di registrare la strage sui giornali, e poi d'un tratto non esiste più e non fa più paura a nessuno? Stessa cosa possiamo dire dell'aviaria, della SARS, tutte malattie che "esistono" per un paio di mesi massimo e poi scompaiono nel disinteresse generale e non fanno più un morto che sia uno.

    Tutti questi argomenti da me citati non possono esaurirsi in un mese di visibilità sui giornali, eppure hanno tutti il loro ciclico momento di visibilità prima di tornare nell'oblio per un anno o due, ed essere quindi ripescati. Voi che ne pensate in merito?




  2. #2
    solcatore dei mari L'avatar di D@rK-SePHiRoTH-
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    le redazioni dei giornali, nello scrivere articoli, devono rispettare alcuni criteri, detti di "notiziabilità", che indicano il valore di interesse di un fatto dal punto di vista del destinatario.
    E' lampante (principalmente per ragioni di spazio) che sia impossibile per un quotidiano trattare tutti gli argomenti e tutti nello stesso modo; per questo si effettua una selezione basandosi su valori di notiziabilità quali la vicinanza temporale, spaziale, lo human interest (fatti che stimolano il senso di piet&#224, storie che ci riguardano per qualche motivo o che coinvolgono persone importanti.
    Gli effetti di questo modo di trattare le notizie si manifestano nella società in una forma che è chiamata "agenda setting", ossia i giornali hanno il potere di spiegare inequivocabilmente alle persone quali argomenti sono degni di essere presi in considerazione e quali invece no.
    Per esempio, ogni estate si parla di qualche delitto particolarmente efferato, e se ne parla in modo ossessionante per moltissimo tempo. Questo non accadrebbe d'inverno, dove la presenza costante di notizie fresche permetterebbe di spostare l'attenzione da un argomento trito e ritrito verso nuove tematiche.
    le contraddizioni e le stranezze che caratterizzano il mondo dell'informazione sono quindi generalmente legare a cause strutturali nella mmacchina dell'informazione stessa, seppure le conseguenze evidenti (quelle che citi tu) siano spesso fonte di preoccupazione e dubbi di ogni genere.
    Non è comunque da escludere l'ipotesi di una manipolazione delle notizie effttuata coscientemente allo scopo di indirizzare l'attenzione e i pensieri delle masse nelle direzioni volute.
    Fino a che punto? quando?
    boh.
    Ultima modifica di D@rK-SePHiRoTH-; 14-04-2007 alle 15:34:59
    ringrazio l'avidità dei webmaster di tanti siti per avermi spinto a usare *******

  3. #3
    Utente neuro semaforo L'avatar di Sherman
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    09-03
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    Citazione shadyboy88
    Apro questo thread per riflettere insieme sul potere che ha la stampa e il giornalismo di "creare" la realtà. Esempi concreti:
    Non si è parlato di Afghanistan per anni, quando era l'Iraq a tenere banco. Poi abbiamo iniziato a seguirne le vicende in concomitanza col voto parlamentare per il rifinanziamento della missione. Guardacaso, proprio in quel periodo hanno rapito Mastrogiacomo e improvvisamente i rapimenti si sono moltiplicati. Tutta una semplice coincidenza?
    Ma la cosa che davvero mi ha fatto riflettere è la novità del giorno: le morti bianche. Ebbene si, questo è un argomento che non si sentiva da parecchio ma è tornato alla ribalta ieri quando è arrivata la notizia di un documento sul tema approvato durante l'ultimo Consiglio dei Ministri. Nello stesso giorno sono stati 4 le morti bianche, e altre due sono state segnalate oggi. E Napolitano persino si è scomodato per gridare l'allarme e la necessità di una legge in merito. Ma insomma, possibile che i morti sul lavoro per i giornali,per Napolitano e quindi per l'opinione pubblica che se ne è sempre fregata siano iniziati ieri?
    Volendo possiamo allargare la discussione.
    La mucca pazza, possibile che abbia fatto i suoi morti tutti assieme in un paio di mesi, tempo di registrare la strage sui giornali, e poi d'un tratto non esiste più e non fa più paura a nessuno? Stessa cosa possiamo dire dell'aviaria, della SARS, tutte malattie che "esistono" per un paio di mesi massimo e poi scompaiono nel disinteresse generale e non fanno più un morto che sia uno.

    Tutti questi argomenti da me citati non possono esaurirsi in un mese di visibilità sui giornali, eppure hanno tutti il loro ciclico momento di visibilità prima di tornare nell'oblio per un anno o due, ed essere quindi ripescati. Voi che ne pensate in merito?
    La stampa occulta molto. In verità ti dico che la grande beffa e che avere le informazioni giuste non sarebbe difficile ma il nostro ozio c'e' lo impedisce, e molti giocano su questo. Al volgo non interessa indagare criticamente su cio che lo circonda. Da sudditi si e' voluti passare a cittadini senza che cambiasse anche la mentalità e di certo non e' un problema solo Italiano purtroppo noi abbiamo la stessa mentalità della divinità che sta dentro l' intermundia (la nostra realtà quotidiana in questo caso,dov'e' importante avere cio che ci serve e dove abbiamo cose che un tempo credevo addiritturà che fossero solo nel paradiso) e che si disinteressano della vicende umane (la realtà vera e' propia in questo caso).
    La TV in particolare non ci mette nulla ad assocondare la tendenza mettendo notizie superficiali a occupar gran parte del giornale, ed e' fastidioso che giornalisti seri non siano in condizione di poter fare vero giornalismo. La libertà di Stampa una volta non c'era,ma adesso che c'e' serve solo ad offuscare gli occhi o a far soldi.. anche se in mano a privati e non allo stato. Un giorno magari Priveranno la stampa della libertà di sparare panzane i strumenti di informazione di massa saranno piu' utili.

  4. #4
    vena_one
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    c'è dal ventennio disinformazione, non mi meraviglia. per fortuna che c'è liberazione e repubblica.

  5. #5
    Danno sociale L'avatar di Gensi
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    per fortuna che c'è liberazione e repubblica
    Muoio.
    Comunque, da sempre i giornali, telematici o no, informano il povero popolo solo su quello che interessa a loro. Ma questa è una realtà confermata nel tempo, e credo che l'unico modo per sapere tutto su quanto accade nel mondo senza dover passare per i filtri della stampa sia Internet.


  6. #6
    vena_one
    Ospite
    Citazione Gensi
    Muoio.
    Comunque, da sempre i giornali, telematici o no, informano il povero popolo solo su quello che interessa a loro. Ma questa è una realtà confermata nel tempo, e credo che l'unico modo per sapere tutto su quanto accade nel mondo senza dover passare per i filtri della stampa sia Internet.


    io non vedo più i telegiornali. o mi informo da qu isul forum oppure in giro per internet...

  7. #7
    aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh! L'avatar di shadyboy88
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    Citazione D@rK-SePHiRoTH-
    le redazioni dei giornali, nello scrivere articoli, devono rispettare alcuni criteri, detti di "notiziabilità", che indicano il valore di interesse di un fatto dal punto di vista del destinatario.
    E' lampante (principalmente per ragioni di spazio) che sia impossibile per un quotidiano trattare tutti gli argomenti e tutti nello stesso modo; per questo si effettua una selezione basandosi su valori di notiziabilità quali la vicinanza temporale, spaziale, lo human interest (fatti che stimolano il senso di piet&#224, storie che ci riguardano per qualche motivo o che coinvolgono persone importanti.
    Gli effetti di questo modo di trattare le notizie si manifestano nella società in una forma che è chiamata "agenda setting", ossia i giornali hanno il potere di spiegare inequivocabilmente alle persone quali argomenti sono degni di essere presi in considerazione e quali invece no.
    Per esempio, ogni estate si parla di qualche delitto particolarmente efferato, e se ne parla in modo ossessionante per moltissimo tempo. Questo non accadrebbe d'inverno, dove la presenza costante di notizie fresche permetterebbe di spostare l'attenzione da un argomento trito e ritrito verso nuove tematiche.
    le contraddizioni e le stranezze che caratterizzano il mondo dell'informazione sono quindi generalmente legare a cause strutturali nella mmacchina dell'informazione stessa, seppure le conseguenze evidenti (quelle che citi tu) siano spesso fonte di preoccupazione e dubbi di ogni genere.
    Non è comunque da escludere l'ipotesi di una manipolazione delle notizie effttuata coscientemente allo scopo di indirizzare l'attenzione e i pensieri delle masse nelle direzioni volute.
    Fino a che punto? quando?

    boh.
    Bingo, hai centrato in pieno il punto al quale volevo arrivare.
    Lo schema per i miei esempi e per decine di altri è questo: il Governo, di qualunque colore esso sia, discute di un tema, le morti bianche in questo caso. E i giornali, anche quelli indipendenti (che comunque incassano più soldi dai contributi statali che dalle vendite) come Repubblica e Corriere della Sera, subito approfondiscono il tema creando il caso giornalistico agli occhi dell'opinione pubblica. Ora, questa può essere una pratica anche corretta perchè il cittadino va informato del problema che una determinata legge si propone di risolvere. Quello che mi rammarica è che non accade mai o quasi mai il contrario, ossia che un giornale lanci il sasso con uno scoop e il Governo risponda con un provvedimento ah hoc. Si è visto con lo scandalo dell'Umberto I denunciato dall'Espresso, che ha provocato tante chiacchiere e nulla di più. Con gli appelli per l'indipendenza del servizio pubblico televisivo, che mai sono stati approfonditi dai giornali, quindi mai sono stati percepiti dall'opinione pubblica come importanti quindi mai sono stati affrontati dal Governo se non con chiacchiere (Gentiloni) o leggi truffa (Gasparri). Oppure con i richiami di Beppe Grillo e molti altri intellettuali sull'ineleggibilità in Parlamento per i condannati definitivi: quando mai la stampa, anche in occasione di condanne eccellenti (Previti, dell'Utri) ha mai sensibilizzato l'opinione pubblica allo stesso modo di come ora sta facendo con le morti bianche?
    Non avvertite anche voi questa anomalia, e come pensate si possa risolvere?




  8. #8
    aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh! L'avatar di shadyboy88
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    Citazione vena_one
    per fortuna che c'è liberazione e repubblica.
    Beh, un giornale di partito non farà mai informazione corretta ed imparziale, e non c'è bisogno di leggerlo per capirlo. ma la mia discussione mirava ad un discorso sulla stampa generale, non volevo sfociare in un dibattito sull'imparzialità di Repubblica piuttosto che di Libero... (perchè sappiamo tutti qual'è la risposta mi auguro )




  9. #9
    vena_one
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    Citazione shadyboy88
    Beh, un giornale di partito non farà mai informazione corretta ed imparziale, e non c'è bisogno di leggerlo per capirlo. ma la mia discussione mirava ad un discorso sulla stampa generale, non volevo sfociare in un dibattito sull'imparzialità di Repubblica piuttosto che di Libero... (perchè sappiamo tutti qual'è la risposta mi auguro )
    hai ragione, ma liberazione è sicuramente meglio di molta altra merda che c'è in giro...

    comunque il discorso è già stato affrontato, il fatto che l'italia sia vittima delle manipolazioni giornalistiche è un dato di fatto.

    ma poi, un giornalista vero, come può, vedendo fede col tg4 e studio aperto, sperare che il giornalismo sia ancora vivo?

  10. #10
    Utente L'avatar di RedWinter
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    Citazione shadyboy88
    Apro questo thread per riflettere insieme sul potere che ha la stampa e il giornalismo di "creare" la realtà. Esempi concreti:
    Non si è parlato di Afghanistan per anni, quando era l'Iraq a tenere banco. Poi abbiamo iniziato a seguirne le vicende in concomitanza col voto parlamentare per il rifinanziamento della missione. Guardacaso, proprio in quel periodo hanno rapito Mastrogiacomo e improvvisamente i rapimenti si sono moltiplicati. Tutta una semplice coincidenza?
    Ma la cosa che davvero mi ha fatto riflettere è la novità del giorno: le morti bianche. Ebbene si, questo è un argomento che non si sentiva da parecchio ma è tornato alla ribalta ieri quando è arrivata la notizia di un documento sul tema approvato durante l'ultimo Consiglio dei Ministri. Nello stesso giorno sono stati 4 le morti bianche, e altre due sono state segnalate oggi. E Napolitano persino si è scomodato per gridare l'allarme e la necessità di una legge in merito. Ma insomma, possibile che i morti sul lavoro per i giornali,per Napolitano e quindi per l'opinione pubblica che se ne è sempre fregata siano iniziati ieri?
    Volendo possiamo allargare la discussione.
    La mucca pazza, possibile che abbia fatto i suoi morti tutti assieme in un paio di mesi, tempo di registrare la strage sui giornali, e poi d'un tratto non esiste più e non fa più paura a nessuno? Stessa cosa possiamo dire dell'aviaria, della SARS, tutte malattie che "esistono" per un paio di mesi massimo e poi scompaiono nel disinteresse generale e non fanno più un morto che sia uno.

    Tutti questi argomenti da me citati non possono esaurirsi in un mese di visibilità sui giornali, eppure hanno tutti il loro ciclico momento di visibilità prima di tornare nell'oblio per un anno o due, ed essere quindi ripescati. Voi che ne pensate in merito?
    non so come sia la situazione negli altri paesi, ma che in italia non ci sia un informazione come si deve lo si sapeva da molto.

    In televisione ci sono alcuni argomenti che sono considerati più importanti, come ad esempio il gossip e la cronaca nera, e la situazione nei giornali non cambia molto

  11. #11
    Utente L'avatar di cerberus
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    Citazione shadyboy88
    Beh, un giornale di partito non farà mai informazione corretta ed imparziale, e non c'è bisogno di leggerlo per capirlo. ma la mia discussione mirava ad un discorso sulla stampa generale, non volevo sfociare in un dibattito sull'imparzialità di Repubblica piuttosto che di Libero... (perchè sappiamo tutti qual'è la risposta mi auguro )
    D'altro canto Libero è, per stessa definizione del suo direttore, un giornale di opinioni non di notizie.
    Va bhe... giustamente non si parlava di questo.
    Direi che concordo con D@rK-SePHiRoTH-. Il quotidiano non fà informazione, vende notizie. Nel vendere notizie può fornire alcune informazioni, non tutte, solo alcune, per lo più per impossibilità materiale di fornirle tutte.
    Talvolta può capitare che talune notizie vengano omesse ( o enfatizzate ) proditoriamente, ma credo che fatta eccezione per i giornali di partito, che magari nascondono la notizia ma palesano dove stà il loro interesse nel farlo, il celar/enfatizar notizie per soddisfare interessi di terzi ( rispetto al giornale ) non sia una pratica così diffusa.
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  12. #12
    L'InquisitoRe - Randagio L'avatar di Niemans
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    2.014
    Citazione shadyboy88
    Tutti questi argomenti da me citati non possono esaurirsi in un mese di visibilità sui giornali, eppure hanno tutti il loro ciclico momento di visibilità prima di tornare nell'oblio per un anno o due, ed essere quindi ripescati. Voi che ne pensate in merito?
    Penso che sia normale, non si può pretendere che un giornale, che ogni giorno e appunto giorno per giorno deve informare soprattutto sull'attualità, approfondisca tutti gli argomenti per un periodo superiore a ciò che comunemente si considerà attuale. Se si vuole far ciò allora esistono numerose riviste dedicate -riviste specializzate- ai più svariati argomenti(da quelle scintifiche a quelle mondane) c'è solo l'imbarazzo della scelta.
    Altro discorso è per i giornalisti che considero per lo più schiavi del potere e succubi del potente. Poche volto nelle varie interviste ascoltate o lette vi è un giornalista che effettua un contraddittorio, bada bene non di parte ma di professionalità e ragionevolezza, serio che ponga domande scomode e chieda conto delle stupidagini, frivolezze, sviate, inesattezze etc etc avute in risposta. Un giornalista serio, secondo me, non deve e non può limitarsi a trasmettere in "mondovisione" qualsiasi stronzata si vomiti in giro.
    Perchè devo avere questa sensazione..come di violenza...a volte pare che la vita mi stupri continuamente....
    Walks among us, but it's not one of us



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