Ragazzi, secondo voi il VG è in grado di raccontare delle storie come fanno i libri e il cinema, oppure, la necessità di partecipare attivamente allo svolgimento dell'opera, compromette la buona fruizione del racconto, incrinando la sospensione dell'incredulità? Un altro quesito che mi assilla è il seguente: in virtù della propria poliedricità costitutiva, il VG sostituirà del tutto gli altri media o c'è ancora spazio per una pacifica convinvenza?