Ragazzi la mia passione per i vampiri è ormai vecchia di anni, oggi stavo leggendo alcune cose su wikipedia, e all'interno di un'articolo ho trovato questo racconto, che mi ha fatto venire i brividi sulla schiena, lo coio di seguito:
L'attacco al villaggio serbo di Medvedja
Dicono le cronache che nel 1731 il villaggio di Medveđa (Medvedja), in Serbia, venne attaccato dai vampiri, provocando la morte di parecchie persone. Venne inviato a compiere le indagini l'ufficiale medico Johannes Fluchinger, che redasse un dettagliato resoconto. Quelli che seguono sono dei semplici estratti, tratti dal servizio in terza di copertina del numero 6 di Dampyr:
Ho condotto l'indagine con la consulenza di altri due ufficiali medici, in presenza del capitano della locale compagnia di heiduk (fanteria serba) e degli hajduki più anziani del villaggio. I quali mi hanno riferito ciò che segue: cinque anni fa un heiduk locale, Arnold Paole, si ruppe il collo cadendo da un carro. Lo stesso Paole, in vita, aveva detto di essere stato morso da un vampiro, presso Gossowa nella Turchia serba. Per liberarsi dall'influsso maligno, aveva mangiato terra presa dalla tomba del presunto vampiro. Tuttavia, una ventina di giorni dopo la sua morte, alcune persone dissero che Paole era tornato a tormentarle ed, in effetti, quattro di loro morirono. I paesani disseppellirono Paole quaranta giorni dopo la sepoltura e trovarono il suo corpo intatto. Sangue fresco era colato da occhi, naso, orecchie, bocca; camicia, sudario e bara erano pieni di sangue; le unghie delle mani e dei piedi erano ricresciute. Da ciò si dedusse che Arnold Paole era un vampiro e, secondo l'usanza, gli fu piantato un paletto nel cuore. In quello stesso istante, egli emise un forte gemito e un fiotto di sangue schizzò fuori dal suo corpo. Indi, il cadavere fu arso e ridotto in cenere. Così si dispose anche dei quattro uccisi da Paole. (...)Quindici giorni fa una ragazza di nome Stanacka si svegliò a mezzanotte gridando di essere stata aggredita da un certo Milloe, che era stato sepolto nove settimane prima. (...) Il 12 dicembre del 1731 gli abitanti di Medvedja si recarono al locale cimitero per riesumare le salme e distruggere tutti i presunti vampiri presenti. Con sommo orrore dell'ufficiale, si constatò che molti corpi erano in buono stato di conservazione:
Le teste dei vampiri furono fatte tagliare a degli zingari di passaggio e poi bruciate con i corpi. Le ceneri furono gettate nel fiume Morava. Questi brani, che sembrano tratti da un racconto del terrore, provengono in realtà da un resoconto di un ufficiale dell'Impero Austro-Ungarico. L'unica cosa che ci si può chiedere è quanto di vero abbia scritto Fluchinger e quanto di romanzesco, trascritto per coprire chissà quale losco traffico.
Congetture a parte, si può ben osservare come molte delle situazioni e delle atmosfere della letteratura vampirica non sono delle esclusive invenzioni degli autori, ma spesso dei semplici adattamenti delle oscure atmosfere che si respiravano negli sperduti villaggi dell'Europa Orientale.
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