Il mar Egeo è un crogiuolo di stati popoli e culture. Navi di ogni foggia solcano le sue acque, imbarcando soldati diretti a combattere terre lontane. Molti sono infatti i popoli che si contendono le isole e gli stretti di questo posto e a farla da padroni sono le innumerevoli marine. In qualsiasi piazza vi soffermiate non mancherete di sentire storie di vecchie avventure, intrighi attuali, leggende di antichi miti o progetti per il futuro. Non c’è alleanza che tenga in questo periodo, salvo l’amicizia e il rispetto tra le singole persone. È un mondo vasto e multiforme, l’Egeo, sulle sue coste si accalcano città profumate, monti coltivati, rifugi segreti e arsenali navali. Lungo il mare il novero di ciò che si può incontrare sfugge al controllo della mente.
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Rodi
Cultura: Rodi è uno stato chiuso in se stesso. Sul suo territorio si da molta più importanza a ciò che si riesce a raggiungere da soli che ai risultati conseguiti in gruppo. Di conseguenza sull’isola vi è una scarsa vita pubblica così come scarsissimi sono i rapporti con gli stranieri. Generalmente gli abitanti sono un po’ burberi ma anche estremamente tenaci e cocciuti. La chiusura del piano mentale tuttavia non corrisponde ad una chiusura agli agi della vita: i rodesi adorano infatti il lusso, il mangiare ed apprezzano enormemente tutto ciò che può rendere loro la vita più comoda. Forse proprio a causa di questi motivi, Rodi è uno stato incredibilmente avanzato dal punto di vista tecnologico ed economico.
Governo: L’egocentrismo tipico del popolo di Rodi da sempre impedisce la creazione di un governo armonico. Non sono stati rari i momenti in cui Rodi è stata retta da tiranni. In questo periodo tuttavia Rodi è sotto il controllo di una piccola quanto vistosa aristocrazia. Le decisioni di questo governo (quando si riescono a prendere) possono influenzare sia l’esercito, sia le accademie di ricerca, sia le religioni dell’isola sia i grandi commerci. Non ha alcun potere tuttavia nell’ambito della vita privata né tanto meno si cerca di stabilire un controllo. A tutti fa comodo infatti poter commerciare liberamente con gli stati esteri senza dover ricevere autorizzazioni. La corruzione è molto elevata e nei processi finisce spesso per vincere non chi ha ragione ma chi ha più potere.
Economia: Rodi non è uno stato autosufficiente. Sul già piccolo territorio disponibile sono pochi coloro che vogliono mettersi a lavorare come contadini, allevatori o minatori. Per il fabbisogno interno rodi si affida dunque alle importazioni stipulate principalmente con regni esterni all’egeo. Dall’egitto, ad esempio, importa grano e bestiame.
Molto floridi invece sono i campi dell’architettura, dell’oreficeria, della scultura e, soprattutto, della tecnologia.
Religione: Gli abitanti di rodi non sono molto religiosi: preferiscono non condividere con le divinità i loro successi. I deboli che chiedono aiuto agli dei sono comunque tollerati e qualche scarno tempietto punta ogni tanto tra le vie.
Esercito&Tecnologia: La carriera militare offre ottime possibilità per realizzarsi, dunque l’esercito è generalmente apprezzato dai Rodesi. La forza di rodi tuttavia non viene tanto dagli uomini quanto dalle macchine belliche. L’estenuante ricerca ha fatto di rodi un caposaldo avanzatissimo, tanto da poter aggregare alle normali truppe delle compagnie di granatieri e un’artiglieria senza confronti se paragonata alle scevre baliste degli altri stati. D’altro canto la marina ha da tempo abbandonato luso delle vele in favore di battelli a vapore di vario tipo e dimensioni. Le enormi galee mosse da pale rotanti e armate con gran numero di cannoni incutono sempre timore quando vengono avvistate.
Rapporti esteri: Nonostante l’incredibile grandeur tecnologica a rodi non interessa affatto la supremazia nel territorio: i cittadini bramano molto di più esibire il proprio potere agli altri rodesi che a popoli stranieri. Ciononostante Tutti i paesi dell’egeo meridionale temono rodi e le relazioni diplomatiche sono decisamente sempre tese. L’unico paese con cui rodi sembra riuscire a trattare con concordia, oltre all’egitto e agli stati dell’asia minore, è Volos.
Volos
Cultura: I Voloniani sono gente all’avanguardia, pur non essendo molto in contatto con le culture straniere.A differenza degli altri popoli della Tessaglia sono gente di mare ed hanno esteso il loro dominio sulla maggior parte delle isole dell’egeo settentrionale, garantendosi una supremazia strategica. Non molto interessati agli studi filosofici e matematici né particolarmente devoti, i voloniani serbano particolare attenzione alla cura del corpo, delle arti d’intrattenimento e alla navigazione. Sono abili mercanti ed eccellenti colonizzatori ma un po’ scarsi come diplomatici.
Governo: Volos è governata da una democrazia. I rappresentanti di tutte le città della nazione (eletti dai loro stessi cittadini in elezioni aperte a tutti) si trasferiscono periodicamente nella capitale (Kaleforos) per discutere e decidere. Oltre al governo vero e proprio un altro elemento importante è la Camera di Commercio a cui sono delegate le decisioni riguardi i commerci interni ed esteri. Gran parte della politica è dunque delegata a questo organo parzialmente indipendente dal governo.
Economia: Le dolci colline tessale offrono numerosi campi ai Valoniani che possono ritenersi indipendenti riguardo le provviste. Tuttavia la produzione non è tale da fare delle esportazioni di provviste la colonna dell’economia. Numerose sono invece le esportazioni di ferro e così come le richieste di navi, vista la maestria dei voloniani
Religione: Volos non è un paese un paese particolarmente devoto. Ogni confessione è rispettata ma lo stato non trae grandi vantaggi dai sacerdoti.
Esercito&Tecnologia: Volos vanta una delle marine migliori di tutto l’egeo: numerosa ed efficiente. Essa è composta per lo più da robuste quinqueremi e snelle triremi anche se sono stati acquistati alcuni dei portentosi battelli a vapore di rodi, perlopiù messi a difesa dei porti. Un po’ meno degno è l’esercito di terra, non tanto per l’addestramento dei soldati o per l’equipaggiamento quanto per la poca attenzione nell’organizzazione complessiva dell’esercito e nell’esiguità degli effettivi: i voloniani preferiscono arruolarsi nella marina, piuttosto che nella fanteria.
Rapporti esteri: Con gli stati del sud Volos nutre rapporti abbastanza socievoli a causa dei differenti interessi. Ha un rapporto particolarmente buono con Rodi, a cui fornisce ferro e da cui spesso acquista alcuni dei tecnologici aggeggi come i battelli a vapore. Più difficili sono i rapporti con gli abitanti della Tessaglia continentale, che bramano l’accesso al mare costituito da Volos, e con i calcidi. Questi ultimi infatti contestano la superiorità voloniana nell’egeo del nord e sfruttano qualsiasi scusa per generare attriti. Guerra aperta invece è con Ilio: la città infatti ha chiuso lo stretto dei Dardanelli da lei controllato ed i commerci di Volos col mar nero ne risentono parecchio. L’unica maniera per riconquistare il diritto al commercio è, secondo gli strateghi voloniani, sconfiggere gli ilioti.
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