Il lavoro e i propri genitori

[scrodged]

Ma anche i vosti genitori cercano un lavoro "migliore" per voi? Posso capire se uno non lavora e i propri genitori tramite conoscenti sentono se c'è qualcosa per il proprio figlio, fin qui mi pare normale.
E io credevo fosse proprio per quello, una specie di aiuto insomma, solo che purtroppo ho capito che così non era, perché a un certo punto io me lo ero trovato un lavoro, tra l'altro uno che mi piaceva, mi trovavo bene e tutto peccato che dopo soli 2 mesi mi hanno trovato un lavoro "migliore" (diciamo uno che piaceva a loro) e da un giorno all'altro ho dovuto smettere uno per fare l'altro.
Uno forse ha i suoi progetti, le proprie strade da seguire no? Le soluzioni possono essere diverse, potrei parlarne con mio padre (parlarne? ci ho già provato), potrei parlare con l'amico dell'amico -.- e accettare il lavoro mandando all'aria i miei progetti, potrei non accettarlo... bè non è così facile, perché se mio padre viene a saperlo sono problemi, perché lui ha parlato con un suo amico che conosce questa persona con cui andrò a parlare e per la quale dovrei lavorare e quindi lo viene a sapere se rifiuto, potrei però spiegare a questa persona com'è la situazione, se può venirmi incontro non dicendo nulla, però in un certo senso è come far fare brutta figura a questo amico di mio padre che ha contattato questa persona parlandogli di me e chiedere di mentire a questa persona con cui parlerò! Che bella situazione vero?!

Se non ci avete capito nulla non preoccupatevi, pure io ho difficoltà.

[Antonio22]

Manda qualcuno a fanculo. Poco importa che si tratti di tuo padre o di quello che dovrebbe essere il tuo futuro datore di lavoro.

[meteor1]

Il lavoro lo decido io. Per ora studio, ingegneria, ma non nego che se produrre biscotti sarà più proficuo del fare l'ingegnere allora sarò il nuovo Pavesi. Il mio lavoro migliore è in teoria quello che ti da maggior guadagno...
Ho la fortuna di avere mio padre che è un piccolo imprenditore...se ne avessi in futuro le capacità, potrei prendere il suo posto. Ma è quel "se" che mi preoccupa

[FallComet]

Ma scusa qual' è il lavoro che facevi tu e qual'è il lavoro "migliore"?

[eskimo12]

si succede ma la maggiorparte delle volte hanno ragione

[Melchior]

Immagino possa succedere, per quanto con queste modalità sembri una pessima idea; io sono bloccato per i prossimi sei anni dall'università e per i cinque successivi dal contratto di specializzando (che sostanzialmente impedisce di fare qualunque cosa non sia la guardia medica o il sostituto temporaneo di un medico di famiglia), quindi difficilmente sarà possibile che mi accada.

[Tripla Z]

Il lavoro lo decido io. Per ora studio, ingegneria, ma non nego che se produrre biscotti sarà più proficuo del fare l'ingegnere allora sarò il nuovo Pavesi. Il mio lavoro migliore è in teoria quello che ti da maggior guadagno...
Ho la fortuna di avere mio padre che è un piccolo imprenditore...se ne avessi in futuro le capacità, potrei prendere il suo posto. Ma è quel "se" che mi preoccupa

beh tentar non nuoce.. Se sei capace di "mangiare il lavoro" a tuo padre ed è bravo ti va bene

[Tripla Z]

Immagino possa succedere, per quanto con queste modalità sembri una pessima idea; io sono bloccato per i prossimi sei anni dall'università e per o cinque successivi dal contratto di specializzando (che sostanzialmente impedisce di fare qualunque cosa non sia la guardia medica o il sostituto temporaneo di un medico di famiglia), quindi difficilmente sarà possibile che mi accada.

mi sa che hai invertito qualcosa..

Lo specializzando è una specie di apprendista giusto?

[meteor1]

beh tentar non nuoce.. Se sei capace di "mangiare il lavoro" a tuo padre ed è bravo ti va bene

il fatto è che lui vorrebbe che io prendessi il suo posto. ma se non ne avessi le capacità venderemmo tutto. non rischierei di buttare al vento una vita di lavoro e sacrifici fatti da lui.

[Melchior]

mi sa che hai invertito qualcosa..

Lo specializzando è una specie di apprendista giusto?

No, è il contratto che viene fatto al medico iscritto all'ordine quando entra in una delle scuole di specializzazione (medicina interna, cardiologia...).