E intanto UNICREDIT tranquillizza i dipendenti.
La risposta del "Deputy CEO" Ermiotti ai Timori post-Report...
Vi trascrivo una mail che è stata pubblicata da LiberoMercato ieri, da parte delle sfere alte di UNICREDIT (a cui brucia il sedere dopo il servizio di report) [Per avere l'originale... bhè chiedete a qualcuno che lavora a UNICREDIT, o leggete LiberoMercato di Sabato 20 Ottobre 2007)
L'arroganza morale di Ermiotti è di livelli stratosferici, leggiamo come inizia:
"Vorrei condividere con voi cari colleghi, alcune riflessioni sulle posizioni del gruppo in merito al tema della vendita di prodotti derivati. La maggioranza di prodotti derivati da noi venduti alle imprese italiane, solitamente caratterizate da un elevato indebitamento a tasso variabile e quindi fortemente esposte in caso di rialzo dei tassi di interesse, era relativa alla copertura proprio di tale rischio.
I clienti di Banca d'Impresa, che hanno attualmente sottoscritto derivati sono pari all'8% del totale[...]"
A quanto mi risulta dai dati della FederConsumatori sono il 35%... che il signor Ermiotti giochi sui numeri?
[...]" e non si registra nessuna concentrazione sui particolari categorie dimensionali, solo il 14% delle imprese clienti con fatturato inferiore ai 50 milioni di € ha comprato derivati. Inoltre di questo 8% la maggioranza ha in portafoglio strumenti derivati semplici mentre l'ammontare delle perdite correnti su questi prodotti è pari all1% del debito delle imprese verso il sistema bancario. La vendita di questi ultimi ha sempre generato una quota marginale del totale dei ricavi del gruppo nel 2006 rappresentava lo 0,7% dei ricavi complessivi e l'1,58% dei ricavi da serivizi e anche i reclami sino a oggi ricevuti sui derivati si sono attestati su livelli fisiologici. Infine aggiungo come sia necessario non generare una pregiudiziale diffidenza rispetto alla vendita dei dei derivai, perchè contribuiscono all'ottimizzazione della gestione dei rischi delle imprese e quindi allo sviluppo economico"
Questa bellissima lettera è stata mandata la mattina alle ora 08.00 a tutti i dipendenti delle filiali e filialine UNICREDIT in tutta Italia.
Se quello che ha detto REPORT è falso perchè allora pararsi il sedere così?
Che i derivati siano qualcosa... che fa male al mercato a e non lo ottimizza?
I Dati dell'EIR sono differenti da quelli che il buom Ermiotti dice infatti:
"L'aumento più vistoso è quello dei derivati sul credito, che sono quasi raddoppiati tra la metà del 2004 e la metà del 2005, secondo le cifre della International Swaps and Derivatives Association (IDSA). Al 30 giugno 2006 gli swaps e le options sui tassi d'interesse e sulla moneta riferiti dall'ISDA ammontavano a 213 mila miliardi, con un aumento annuo del 16% (29.600 miliardi). Nello stesso periodo gli swaps sulle insolvenze creditizie (derivati sul credito) sono aumentati di 4000 miliardi, ovvero del 48%. Quattro anni prima i derivati sul credito ammontarono a 919 miliardi."
Inoltre devo dire che il buon Oscar Giannino, direttore di LiberoMercato è l'unico che da più di 3anni cerca di far luce su questi strumenti di speculazione delle banche.
Ora sperando che nessuno incomincia a sparare a zero, rompendo la minchia, andando off-topic, vorrei sapere il vostro punto di vista sui Derivati.