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Preso dall'ansa di oggi :
DONNA SEVIZIATA A ROMA, HA CERCATO DI DIFENDERSI
ROMA - Giovanna Reggiani, 47 anni, aggredita martedi' sera, e' ancora in vita: la situazione clinica e' stazionaria, pur rimanendo gravissima. Nonostante questo, resta di omicidio volontario, oltre a rapina aggravata, l'accusa nei confronti di Romulus Nicolae Moilat, il romeno di 24 anni che ha seviziato la donna, e che verra' interrogato domani. Domani dovrebbe essere ascoltata, con la formula dell'incidente probatorio, anche la romena, forse parente dell'aggressore, che ha dato l'allarme. Nella baracca dove vive il giovane e' stata trovata la borsetta della vittima, moglie di un ufficiale di Marina. La polizia sta effettuando controlli nel campo rom di Tor di Quinto e negli insediamenti abusivi della zona lungo il Tevere. Il capo della polizia Manganelli e' in contatto con il collega romeno Popa, che ha inviato a Roma funzionari per collaborare alle indagini.
TRAUMA CRANICO-FACCIALE HA DETERMINATO COMA- E' stato un trauma cranico-facciale a determinare una emorragia endocranica che ha causato il coma a Giovanna Reggiani. E' quanto si apprende da un primo esito dell'esame medico legale eseguito dal professor Luigi Cipolloni, dell'Università 'La Sapienza' di Roma nominato consulente dal procuratore aggiunto Italo Ormanni.
Secondo quanto si è appreso dall'esito del primo esame superficiale non è stato ancora possibile appurare se vi sia stata violenza sessuale. Oltre al professor Cipolloni sono stati nominati come consulenti anche un ematologo e un tossicologo. L'esame degli indumenti indossati dalla donna comincerà nelle prossime ore per accertare, tra l'altro - comparandolo con il romeno fermato dalla polizia - eventuali tracce biologiche. Le lesioni cranico-facciali - la tac ha evidenziato una serie di fratture - secondo l'esame del consulente, potrebbero essere state inferte anche con un colpo contundente oltre che con le violente percosse.
PRODI: FAREMO IN MODO CHE NON SI RIPETA PIU' - "Quello che dovevamo fare abbiamo fatto e continueremo seriamente a vigilare, e a fare in modo che questi atti non si ripetano più". Così il presidente del Consiglio Romano Prodi ha risposto a Bologna ai giornalisti che lo hanno interpellato sulla vicenda della donna aggredita e seviziata a Roma. I casi di delinquenza in Italia sono anche un problema europeo? "Certo è un problema che non coinvolge solo l'Italia, non c'é alcun dubbio", ha risposto il presidente del Consiglio Romano Prodi interpellato dai giornalisti a Bologna. "Quindi avremo anche immediati collegamenti internazionali - ha aggiunto - già ieri il ministro dell'Interno al consiglio dei Ministri ha relazionato su questo".Prodi ha parlato con i giornalisti all'uscita dalla sua abitazione bolognese da dove, insieme alla moglie Flavia, è partito per una visita ai cimiteri nel reggiano, in occasione della ricorrenza dei defunti.
RUINI, FEROCIA INSENSATA, SERVE VIGILANZA - Una "ferocia insensata" che "ci spinge a essere vigilanti nella maniera più efficace". Così il cardinale Camillo Ruini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, ha commentato oggi l'aggressione a Giovanna Reggiani, la donna in fin di vita dopo essere stata rapita e seviziata da un romeno nella zona di Tor di Quinto, a Roma. Ruini ne ha parlato durante l'omelia della messa da lui celebrata questo pomeriggio, per la solennità di Ognissanti, nel cimitero del Verano, a Roma, "luogo di pace e di preghiera - lo ha definito l'ex presidente della Cei - lontano dal peso della cronaca oscura di ogni giorno, che sembra a volte un pantano di malvagità e di peccato". "Siamo tutti ancora turbati dalla triste notizia - ha detto Ruini - di quella tragedia che si è consumata ieri sera. Ci ha toccato quella ferocia insensata e ci spinge a rinnovare il nostro sentimento di vicinanza alla persona ferita, a tutti i suoi cari, a tutti coloro che sono in pericolo o nella sofferenza". "Ci spinge anche - ha aggiunto il cardinale vicario - a rinnovare la nostra volontà di essere vigilanti nella maniera il più possibile efficace". "Ma soprattutto - ha concluso - ci spinge a pregare, perché solo il Signore può illuminare le nostre menti, può volgere al bene i nostri cuori".
FINI: GOVERNO SI VERGOGNI, SOLO ORA SERVE DL? - ''Il governo si dovrebbe vergognare. Il giorno prima in tv il ministro Amato aveva detto che il decreto non era necessario. Poi dopo la tragedia della signora Reggiani il governo ha fatto il decreto. Meglio tardi che mai''. Lo ha detto il leader di An, Gianfranco Fin, alla stazione di
Tor di Quinto, dove la donna e' stata aggredita. An e' pronta a votare il decreto, ha aggiunto Fini, se verra' inserita la norma che prevede l'espulsione non solo per chi delinque, ma anche per chi non ha mezzi di sostentamento in Italia. Il presidente di Alleanza nazionale si e' poi recato all'ospedale Sant'Andrea, dove Giovanna Reggiani e' ricoverata. In visita al nosocomio anche il sindaco di Roma e leader del Pd Veltroni.
ROMENI CONDANNATI POTRANNO ESSERE TRASFERITI - Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, e il collega romeno, Tudor Chiuariu hanno raggiunto un accordo che consentira' all'Italia di richiedere nominativamente il trasferimento nelle carceri della Romania di detenuti romeni, condannati con sentenza definitiva in Italia e raggiunti da un provvedimento di espulsione, affinche' scontino nel loro Paese l'intera pena residua. Entro l'anno saranno trasferiti su richiesta dell'Italia i primi cento detenuti. In una nota congiunta, i due ministri esprimono anche ''ferma condanna per la barbara aggressione a Roma di Giovanna Reggiani'' e insieme dicono ''basta'' a questo tipo di orrori. Il colpevole dell'aggressione, assicurano, sara' processato e dovra' scontare fino in fondo la pena in Italia. I due ministri concordano sulla ''necessita' di pene severe e certe per tutti gli autori di reati'' e assumono l'impegno di adoperarsi per una loro effettiva applicazione. Inoltre, hanno stabilito di incontrarsi a breve a Roma, al Ministero della Giustizia, per concordare ulteriori misure che rafforzino la cooperazione bilaterale nella lotta alla criminalita'.