Ammetto che, prima di venire su questo forum, mai avevo sentito parlare così male della Chiesa.
A parte l'ovvio caso dei preti pedofili (da condannare, ovviamente) e delle assurde spese che lo Stato deve sobbarcare in onore della Città del Vaticano, la critica che mi ha lasciato più perplesso è quella contro il cosiddetto "indottrinamento infantile". Ovvero i bambini che vengono, senza essere interpellati, Battezzati e dunque entrano a far parte della Chiesa. Passano gli anni, ed arriva il poi tanto odiato catechismo... anni infelici? nel mio caso no, non facevamo praticamente niente. le poche cose che ho imparato sono: il Padre Nostro a memoria, qualche altra preghiera, e che Gesù era il Figlio di Dio (ah sì, anche che Dio, Gesù e Spirito Santo erano un unico cerchio però fatto di 3 colori diversi qualcosa del genere). C'è la prima Confessione (momento piuttosto imbarazzante anche perché non si sa molto bene cosa dire, se non "ho fatto arrabbiare i miei genitori qualche volta"), la prima Comunione, atto che a 8 anni o quando si fa non ha alcun significato e il bambino, al posto di pensare che quello che sta mangiando dovrebbe essere il Corpo di Cristo, pensa piuttosto a staccarselo dal palato. Ed infine la Cresima, l'atto della conferma, che però molti fanno senza nemmeno capire cosa sia (io per primo non avevo capito perché mai dovessi fare quella roba...). Evviva, catechismo finito! Allora niente messa. Ecco, il pensiero della maggior parte dei giovani in ambito religioso finisce qui: nel disinteresse più totale. Poi c'è un'altra parte, minore ma comunque consistente, che rifiuta il credo da lui professato per anni, nei casi più superficiali solo per ribellione per quell'imposizione subita, senza mica rifletterci su. C'è infine un'ultima parte che invece decide di confermare la propria Fede.
La mia domanda è rivolta anche a coloro che hanno rifiutato la divinità non solo per ribellione, ma anche per ragionamento: l'indottrinamento è davvero un'onta così grave? Perché tutto questo astio nei confronti dei vostri genitori, che vi hanno battezzato (non certo per darvi un dispiacere) ancora in fasce, della parrocchia, che vi ha "indottrinato"? D'altronde ogni cosa che sappiamo l'abbiamo imparata tramite un insegnamento che ci è stato impartito, la stessa cosa vale per la Fede. Non sto parlando di costrizione alla Fede, bensì di imparare la Fede senza avere voce in capitolo. Anche perché per un bambino solitamente tutto ciò che dicono i genitori è oro colato e pura verità. Quest'esperienza infantile, ha poi così gravato sulla vostra vita? È davvero degna di essere odiata? Certo, non dico mica che bisogna apprezzarla, ma quanto meno non detestarla, non guardarla con tutto questo disprezzo... o meglio, sapere perché molti di voi lo fanno.