Ma la grafica a che caspio serve?
Vi rendete conto che, se volete il fotorealismo, vi basta gettare uno sguardo fuori dalla finestra o guardarvi un film?
Mi vengono in mente tutti quei "giochini" anni 90, arcade e non, giochini pixellosi ma talmente carismatici da incollare al monitor.
Quei giochi erano ispirati, fantasiosi, ingenui ma assolutamente divertenti -per non parlare della difficoltà, estremamente più alta di quella dei titoli odierni- e soprattutto: l'uno si differenziava dall'altro.
Non c'erano scopiazzzature se non nel gameplay.
L'atmosfera era unica, ogni gioco aveva la propria, ogni gioco custodiva la propria ricetta del divertimento e non la spartiva.
Così si finiva nel malefico tunnel delAdesso siamo prossimi al fotorealismo, sì, ma qualcosa si è perso per strada."Pinco Pallino, spegni quel cazzo di affare e vai a letto o vengo fuori e ti spacco il muso!" "Arrivo, ancora un livello!" *Il padre esce dal letto, stacca la spina e il figlio comincia a scartavetrare i maroni con i suoi piagnistei*.
Quel qualcosa è la simil nicotina che il gioco portava appresso, la simil nicotina che spingeva a finire il titolo in questione in maniera quasi ossessiva, a tal punto da andare a letto eO meglio: la simil nicotina oggigiorno esiste ancora ma esclusivamente nei migliori giochi flash."Mmmhhh...ora che ci penso, probabilmente quella leva andava tirata verso destra, non verso sinistra. In questo modo la pietra finiva sulla testa del gigante, la porta si apriva e io potevo passare. O forse..."
Vi lancio questa domanda: una volta arrivati al fotorealismo?