Come titola il portale della federazione, Ingiustizia è Fatta. I due italiani sono stati squalificati rispettivamente per 6 settimane e tre mesi (oltre al pagamento di una sanzione pecuniaria) per aver "genericamente" scommesso su partite di tennis, per giunta non le proprie... Da notare che i conti in questione, intestati regolarmente ai due giocatori, così come le carte di credito utilizzate, erano in perdita, dunque oltre al danno la beffa...
Queste le parole di Starace: “Ho deciso di patteggiare – spiega Starace – perché con questa spada di Damocle sulla testa non avrei certo potuto giocare bene negli Open d’Australia. Invece così rientrerò a febbraio con la voglia di spaccare il mondo. Però adesso voglio vedere che cosa faranno agli altri indagati. Voglio che paghino tutti con la stessa pesantezza che hanno riservato a noi italiani. E’ uno schifo. Ci hanno massacrati senza che questo risolva il problema vero, le partite vendute. Ci hanno dato pene pazzesche se penso a quelle che in passato hanno dato a chi faceva uso di doping. L’ATP non sa dove sbattere la testa. E’ tutta una buffonata. Chi dirige la nostra associazione dovrebbe rispettare il lavoro dei giocatori per bene e gestire i problemi con serietà