E' successo tutto ciò che non avrei mai voluto vedere, ciò per cui mi batto in ogni momento della mia vita mi si è appiccicato in faccia e adesso ha lasciato una macchia che difficilmente scomparirà.
Se volete leggere, questa è la storia di Ale e della sua compagnia, con cui fino a ieri girava per i locali bolognesi a scherzare e fare casino. Fino alla notte di capodanno, dove ha fatto i conti con qualcosa che tutti conoscevano, ma che nessuno (o quasi) si sarebbe aspettato di trovare davanti.
Il programma era il seguente: cena con 4 amici, due dei quali cuochi provetto, poi conto alla rovescia in Piazza Maggiore a Bologna insieme al resto del gruppo, giù di spumante e cocktail presi in vari locali e nemmeno pagati sfruttando la mole di gente che festeggiava.
Tutto praticamente perfetto, fino alle 4 di notte, dove inbucati nel pub qui vicino ho assistito ad uno spettacolo pari ad una fucilata sul piede.
Uno dei miei amici si mette a parlare con un tipo pelato, distinto. Lui fa: "Vieni." (era l'unica cosa che sono riuscito a capire tra il casino dei festeggiamenti). Si fa strada tra la folla e io "di nascosto" lo seguo, vanno fuori in due, aprono la macchina, ridacchiano, e cominciano a farsi di cocaina.
Ci sono rimasto.
Ho scoperto dopo qualche minuto che 3 dei 6-7 ragazzi che fanno parte della combriccola avevano iniziato a sniffare dopo l'estate, ovviamente senza dirlo a nessuno.
Ci sono rimasto perchè ci hanno tutti preso per il culo. Eravamo 7 ragazzi che fino a poco tempo prima prendevano per i fondelli il resto della gente del nostro paese/zona di frontiera e si ritenevano forunati a non essere finiti nei giri di droga come hanno fatto altri (ho assistito a vecchi amici di infanzia che si distruggevano a poco a poco l'esistenza, fermavano gli studi, cercavano un lavoro del cazzo e nel momento libero andavano a spacciare).
Noi invece no. Ci consideravamo persone sane macchiate al limite da infime bottiglie di birra per decorare le più fredde serate.
Il mio migliore amico, che fa parte del gruppo, ha già deciso di chiudere con loro. Il solo fatto di sentirsi presi per i fondelli da persone che praticamente sono al pari di chi una volta cominciava a perdersi tra gli spacciatori ci sta veramente sui maroni.
Io però ho un carattere diverso dal suo: lasciare la compagnia significa tornare a casa e rimanerci perfino il sabato sera, o al limite uscire con persone che per diverso tempo hai tenuto sotto "bassa priorità", perchè effettivamente trovavo più bello e interessante uscire con questa (oggi rovinata) balotta, ma ora li vedo tutti sotto un'ottica diversa. E mi dispiace.
Quindi che fare? Non ho preso ancora nessuna decisione, ho solo l'amaro in bocca più forte dello spumante di ieri...