innanzitutto preciso che questo non è un thread di discussione ma d'informazione, in quanto ho cercato sia su google che su altre fonti, ma non ho trovato risposte soddisfacenti ( spero che quindi qualcuno qua possa fornirmene ). in sintesi, esiste una "definizione" cristiana di natale? intendo un qualcosa di regolatorio nei confronti dei credenti praticanti, o il natale stesso è una tradizione che offre libera e spontanea interpetazione?
perchè, riflettendo, sono giunto alla conclusione che vi si cela tanta ma tanta ipocrisia, e mi piacerebbe sapere come viene essa trattata dalle autorità religiose ( non intendo ovviamente le solite frasette fatte pronunciate dal papa a messa il 25 ). nel dettaglio, essa viene vista come una occasione di ritrovo famigliare o di riflessione spirituale? si tratta, a mio modesto parere, di due opzioni incombatibili tra di loro, e seriamente, credo che una mancanza di rigida regolazione al proposito sia un'evidente pecca nella stessa organizzazione interna cristiana.
il Natale è la festa che celebra la nascita di Cristo nel mondo. In realtà Gesù non è nato la notte del 24 dicembre, bensì secondo recenti studi o in primavera o in autunno (non so perché ma è così. La data del 25 dicembre è stata scelta poiché, a causa di alcuni errori di calcolo, si credeva corrispondesse al solstizio d'inverno (in realtà è il 23) e dunque rappresentasse la nascita della nuova stagione, in cui il tempo diurno va progressivamente allungandosi fino al 21 giugno, solstizio d'estate. È una chiara simbologia: Cristo, nascendo, illumina le nostre vite con la sua Buona Novella. Lo "spunto" per questa data è stato tratto dal fatto che i Romani festeggiavano lo stesso giorno la festa del Sole, proprio per il solstizio d'inverno. Si tratta di una "festa comandata", ovvero il credente ha il "dovere morale" di partecipare alla Santissima Messa o a mezzanotte del 24, o a quella del mattino del 25 (almeno credo che voglia dire così, "festa comandata"). Lo stesso vale per Pasqua, la Domenica delle Palme (credo), Pentecoste, tutti i Santi, l'Immacolata Concezione, eccetera.
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. La data del 25 dicembre è stata scelta poiché, a causa di alcuni errori di calcolo, si credeva corrispondesse al solstizio d'inverno (in realtà è il 23) e dunque rappresentasse la nascita della nuova stagione, in cui il tempo diurno va progressivamente allungandosi fino al 21 giugno, solstizio d'estate. È una chiara simbologia: Cristo, nascendo, illumina le nostre vite con la sua Buona Novella. Lo "spunto" per questa data è stato tratto dal fatto che i Romani festeggiavano lo stesso giorno la festa del Sole, proprio per il solstizio d'inverno. Si tratta di una "festa comandata", ovvero il credente ha il "dovere morale" di partecipare alla Santissima Messa o a mezzanotte del 24, o a quella del mattino del 25 (almeno credo che voglia dire così, "festa comandata"). Lo stesso vale per Pasqua, la Domenica delle Palme (credo), Pentecoste, tutti i Santi, l'Immacolata Concezione, eccetera.
