Brother, nono film del giapponese Takeshi Kitano, vincitore nel 1997 del Leone d'oro a Venezia con
Hana-Bi - Fiori di fuoco, è la storia di Yamamoto, membro della Yakuza, a cui è stata sterminata la famiglia in Giappone dalle bande rivali, che decide di andare in America a trovare suo fratello Ken, arrivato negli States per motivi di studio, diventato nel frattempo piccolo spacciatore di droga. L'imperscrutabile Yamamoto, pur non conoscendo una sola parola d'inglese, decide di unirsi al fratello e al suo clan, per assumere il controllo del traffico della droga a Los Angeles. Il potere della nuova famiglia, da lui costituita, viene però fortemente contrastato dalle altre associazioni mafiose della città. Inizia una vera e propria guerra tra i clan, che sfocierà in un incredibile massacro. Tornato al suo genere preferito, dopo la parentesi di
L'estate di Kikujiro (film di tutt'altro genere e natura), presentato nell'edizione del festival di Cannes '99, Kitano vuole mostrare come i patti di sangue della Yakuza siano in un certo senso più forti e profondi dei vincoli tra fratelli veri. Per il proprio signore e i componenti della "famiglia" si è pronti a togliersi la vita senza ripensamenti. I membri della Yakuza non pensano due volte a tagliarsi un dito o ad estrarsi le budella, pur di mostrare la propria lealtà. Brother, è il primo film di Kitano girato negli Usa.