Apple ha sguinzagliato gli avvocati ed ha deciso di fare causa alla Psystar, l’azienda della Florida che ha sfidato apertamente l’EULA di Mac OS X e da qualche mese vende PC con il Sistema Operativo di Cupertino preinstallato. Psystar, forte del silenzio di Apple, era arrivata a proporre anche un proprio clone di Xserve su cui l’azienda, a richiesta, avrebbe potuto installare la versione server di Mac OS X. Alcuni hanno interpretato quel silenzio come un tacito assenso da parte di Cupertino ed erano già pronti a scommetere sul ritorno alla pratica della concessione in licenza del sistema operativo (la scelta che mise definitivamente in ginocchio Apple a metà anni ‘90). E’ invece più probabile che Cupertino abbia atteso diversi mesi prima di denunciare l’azienda al fine di studiare la migliore strategia legale prima della querela.
La denuncia è stata depositata il 3 luglio scorso presso l’U.S. District Court del Nord della California. Il giorno prima Psystar aveva rilasciato l’aggiornamento 10.5.4 per gli Open Computer dopo aver apportato le dovute modifiche all’update originale di Apple. L’azienda di Cupertino, con il supporto legale della Townsend and Townsend and Crew LLP, ha fatto causa alla Psystar per violazione delle leggi sul Copyright, senza chiamare in causa l’EULA (End-user License Agreement) di Mac OS X, apertamente contestata dalla Psystar.
Il responsabile (o un portavoce, non è ben chiaro) di Psystar aveva infatti sostenuto in occasione del lancio dei primi OpenMac, successivamente rinominati OpenComputer, l’illegittimità della licenza di Mac OS X per l’utente finale, e si era detto convinto che un’eventuale causa da parte di Apple non avrebbe retto in tribunale. Il responsabile era arrivato a sostenere, non si sa secondo quale ragionamento, che l’obbligo di installare Leopard solo sui Mac sarebbe sintomo di un monopolio.
Vedremo che cosa deciderà il tribunale, ma per Psystar non sarà facile difendere la propria posizione in una causa per violazione delle leggi sul Copyright. Viste le difficoltà e i cavilli a cui Apple andrebbe effettivamente incontro se decidesse di basare la propria causa sulla violazione dell’EULA, gli avvocati di Cupertino potrebbero far leva sul fatto che la Psystar fornisce ai propri clienti versioni modificate degli aggiornamenti rilasciati da Apple, senza aver alcun diritto di farlo. La condotta suicida del produttore di Mac Cloni potrebbe essere dunque vicina al termine. Nei prossimi mesi vi terremo sicuramente aggiornati sulla faccenda. Chi la spunterà, secondo voi?
TheAppleLounge