Esco da un Liceo scientifico, indirizzo sperimentale PNI.
Ho capito che ho un debole per le materie umaniste. Adoro la filosofia, la storia, la letteratura e l'arte.
Il campo scientifico non lo disprezzo, però il coinvolgimento dato dalle materie non è lo stesso, mi sono ritrovato a studiarle più per "dovere" che per passione.
La laurea è un pezzo di carta, un documento che ti apre (in teoria) la strada al mondo del lavoro.
In genere, sono le facoltà a indirizzo scientifico-giuridico quelle più "redditizie", per questo ho deciso di effettuare i test selettivi per ingegneria gestionale, una delle più richeste dal mercato del lavoro.
Ma andando a guardare le materie che si affrontano, quei "calcolo 1-2", "disegno", "elettrotecnica", "matematica fisica" mi dicono veramente poco, mi trasmettono un senso di freddezza.
Tutt'altra storia è quando vado a sbirciare su "filosofia e scienze etiche", robe come "ermeneutica filosofica", "filosofia delle religioni", "fondamenti bilogici e psicologici del comportamento umano", "storia della logica", "estetica", "poetica e retorica" eccitano il mio entusiasmo.
"Compiti di consulenza etica presso le strutture ospedaliere, nei settori dell’industria farmaceutica e dell’imprenditoria, direzione e formazione del personale, servizio stampa e pubbliche relazioni, marketing, pubblicità “creativa” e promozione culturale nei settori dell’industria e dei servizi, nella pubblica amministrazione e in enti privati."
Su carta, gli sbocchi occupazionali sono quelli sopracitati.
Molti, invece, suggeriscono che facoltà di quel genere portano dritti dritti all'insegnamento o alla disoccupazione, nella stragrande maggioranza dei casi.
Nel caso di ingegneria (se non entro a gestionale potrei comunque ripegare su economia o un' altra branca dell'ingegneria a numero aperto, giusto per rimanere nel campo scientifico) mi impegnerei, ma non so come potrei reagire alla mole di lavoro che spesso mi sarà richiesta, laddove la passione non mi aiuterebbe.
La ragione, però, mi suggerisce che gli sbocchi sarebbero multipli, che dopo tanta fatica potrei essere ripagato quantomeno parzialmente. Il famoso pezzo di carta servirebbe a qualcosa e magari potrei continuare a coltivare la passione per l'arte e la filosofia nel tempo libero.
Sarà capitato a molti un dilemma del genere, il popolo di GR che dice?