Credo sia un periodo che chi più chi meno tutti passino prima o poi, ovvero quello che da "sfigati" e timidi si cresce e si acquisisce (si spera) sicurezza in se stessi e autostima. Un cambiamento spesso radicale, che il più delle volte coincide con gli anni dell'adolescenza.
Ho avuto diversi amici che hanno passato un momento simile, e in parte anche io l'ho passato e lo sto ancora vivendo. Ho notato che molti si sono "persi" in questi cambiamenti così profondi e veloci (Gente che l'anno prima era magra e di poche parole sfoggia ora un fisico scolpito e parlantina sciolta), diventando persone superficiali e piene di sé, cambiando diciamo "in negativo".
Altri invece (tra cui in parte, lo ammetto, io) hanno sviluppato una voglia matta di prendersi delle rivincite sulle persone (specialmente ragazze) che in precedenza non li cagavano di striscio perchè sfigati e out. Un po' come il meridionale di inizio novecento che va in america in cerca di fortuna e una volta tornato nel sud italia deve necessariamente mostrare di essere diventato ricco e di classe. Così queste persone vanno orgogliose del proprio cambiamento e devono far vedere a tutti come sono cambiate.
Conoscete casi del genere? Li avete vissuti di persona? Vi trovate meglio ora rispetto a com'eravate anni fa? In cosa è consistito principalmente il vostro cambiamento (se c'è stato)?
Ma soprattutto, credete che cambiare (sia in quanto a carattere sia in quanto ad aspetto esteriore) sia una "forzatura" indotta dalla società e dai suoi canoni imposti o possa veramente aiutare a sentirsi meglio con se stessi? O entrambi?