Gli sfigati "rinati"...
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Discussione: Gli sfigati "rinati"...

Cambio titolo
  1. #1
    Utente L'avatar di JuneMuller
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    Gli sfigati "rinati"...

    Credo sia un periodo che chi più chi meno tutti passino prima o poi, ovvero quello che da "sfigati" e timidi si cresce e si acquisisce (si spera) sicurezza in se stessi e autostima. Un cambiamento spesso radicale, che il più delle volte coincide con gli anni dell'adolescenza.

    Ho avuto diversi amici che hanno passato un momento simile, e in parte anche io l'ho passato e lo sto ancora vivendo. Ho notato che molti si sono "persi" in questi cambiamenti così profondi e veloci (Gente che l'anno prima era magra e di poche parole sfoggia ora un fisico scolpito e parlantina sciolta), diventando persone superficiali e piene di sé, cambiando diciamo "in negativo".
    Altri invece (tra cui in parte, lo ammetto, io) hanno sviluppato una voglia matta di prendersi delle rivincite sulle persone (specialmente ragazze) che in precedenza non li cagavano di striscio perchè sfigati e out. Un po' come il meridionale di inizio novecento che va in america in cerca di fortuna e una volta tornato nel sud italia deve necessariamente mostrare di essere diventato ricco e di classe. Così queste persone vanno orgogliose del proprio cambiamento e devono far vedere a tutti come sono cambiate.

    Conoscete casi del genere? Li avete vissuti di persona? Vi trovate meglio ora rispetto a com'eravate anni fa? In cosa è consistito principalmente il vostro cambiamento (se c'è stato)?

    Ma soprattutto, credete che cambiare (sia in quanto a carattere sia in quanto ad aspetto esteriore) sia una "forzatura" indotta dalla società e dai suoi canoni imposti o possa veramente aiutare a sentirsi meglio con se stessi? O entrambi?



  2. #2
    Sunrise
    Ospite
    Citazione JuneMuller Visualizza Messaggio
    Credo sia un periodo che chi più chi meno tutti passino prima o poi, ovvero quello che da "sfigati" e timidi si cresce e si acquisisce (si spera) sicurezza in se stessi e autostima. Un cambiamento spesso radicale, che il più delle volte coincide con gli anni dell'adolescenza.

    Ho avuto diversi amici che hanno passato un momento simile, e in parte anche io l'ho passato e lo sto ancora vivendo. Ho notato che molti si sono "persi" in questi cambiamenti così profondi e veloci (Gente che l'anno prima era magra e di poche parole sfoggia ora un fisico scolpito e parlantina sciolta), diventando persone superficiali e piene di sé, cambiando diciamo "in negativo".
    Altri invece (tra cui in parte, lo ammetto, io) hanno sviluppato una voglia matta di prendersi delle rivincite sulle persone (specialmente ragazze) che in precedenza non li cagavano di striscio perchè sfigati e out. Un po' come il meridionale di inizio novecento che va in america in cerca di fortuna e una volta tornato nel sud italia deve necessariamente mostrare di essere diventato ricco e di classe. Così queste persone vanno orgogliose del proprio cambiamento e devono far vedere a tutti come sono cambiate.

    Conoscete casi del genere? Li avete vissuti di persona? Vi trovate meglio ora rispetto a com'eravate anni fa? In cosa è consistito principalmente il vostro cambiamento (se c'è stato)?

    Ma soprattutto, credete che cambiare (sia in quanto a carattere sia in quanto ad aspetto esteriore) sia una "forzatura" indotta dalla società e dai suoi canoni imposti o possa veramente aiutare a sentirsi meglio con se stessi? O entrambi?


    non trovo il nesso tra queste cose

  3. #3
    Utente
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    Sono sempre stato sicuro di me, pieno di me, al limite della presunzione e dell'arroganza, travalicando spesso e volentieri questo limite.

    Dev'essere una sensazione piacevole quella di subire un cambiamento radicale, comunque. L'unica cosa che lascerei da parte è il "senso di rivincita", che a mio parere è soltanto controproducente.

    Se invece per qualche tempo si diventa "superficiali" o estremamente attenti al corpo più che al cervello e/o allo spirito, non ne farei un dramma. Per migliorare la propria cultura e il proprio carattere c'è sempre tempo, mentre il corpo ce lo dobbiamo godere in giovane età, soprattutto.

  4. #4
    Utente L'avatar di JuneMuller
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    Citazione Sunrise Visualizza Messaggio
    non trovo il nesso tra queste cose


    Cribbio, è tra parentesi, le parentesi segnano un inciso. Le righe tra parentesi si riferiscono ai cambiamenti profondi e veloci. Prova a leggere saltando il testo tra parentesi.



  5. #5
    Fumettaro L'avatar di demonico dave
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    Cambiare è inutile, se è una cosa che viene imposta.
    Se un tipo non ne sente il bisogno perchè dovrebbe cambiare?
    Lo farebbe per se stesso o per gli altri?

    Ma soprattutto, meglio essere pezzi unici o teste omologate?

  6. #6
    Big Pimpin'! L'avatar di Diablo
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    buh.. io non ho subito questo passaggio.. sono sempre stato come sono ora.. ossia sicuro e senza grossi problemi a socializzare.

    conosco di gente che è cambiata.. beh sono contento per loro.

  7. #7
    Sunrise
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    Citazione JuneMuller Visualizza Messaggio
    Cribbio, è tra parentesi, le parentesi segnano un inciso. Le righe tra parentesi si riferiscono ai cambiamenti profondi e veloci. Prova a leggere saltando il testo tra parentesi.


    anche tu sembri pieno di te, però ti metti nell'altra sponda

  8. #8
    Utente L'avatar di Zibimon
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    Io non ne ho mai avuta, e tutt'ora non ne ho, di fiducia in me stesso ma ho acuistato la capacià di fregarmene delle figure di merda...

  9. #9
    Flooder Incallito L'avatar di Pulcinella89'
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    bhà son rimasto sempre fedele a me stesso, certo son cresciuto, ma non ho rivoluzionato il mio modo di vivere e non credo lo farò mai salvo agenti esterni

  10. #10
    Docet L'avatar di piersalt16
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    Ho notato che molti si sono "persi" in questi cambiamenti così profondi e veloci (Gente che l'anno prima era magra e di poche parole sfoggia ora un fisico scolpito e parlantina sciolta), diventando persone superficiali e piene di sé, cambiando diciamo "in negativo".
    -------
    Così queste persone vanno orgogliose del proprio cambiamento e devono far vedere a tutti come sono cambiate.
    Per me con queste due frasi riferite rispettivamente a due tipologie di persona differenti cadi in contraddizione. E' decisamente superficiale anche lo sbandierare ai quattro venti la propria convinzione (visto che messa così probabilmente sarebbe solo tale) di essere cambiati.

  11. #11
    breaker_no_stop
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    Citazione JuneMuller Visualizza Messaggio
    Conoscete casi del genere?
    si.il secondo caso,che nessuno caga,sono io.con l'unica eccezione,che la trasformazione a super sajan che diventa dalla parlantina sciolta e superfigo,deve ancora avvenire

  12. #12
    Bannato
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    Credo sia un periodo che chi più chi meno tutti passino prima o poi, ovvero quello che da "sfigati" e timidi si cresce e si acquisisce (si spera) sicurezza in se stessi e autostima. Un cambiamento spesso radicale, che il più delle volte coincide con gli anni dell'adolescenza.

    Ho avuto diversi amici che hanno passato un momento simile, e in parte anche io l'ho passato e lo sto ancora vivendo. Ho notato che molti si sono "persi" in questi cambiamenti così profondi e veloci (Gente che l'anno prima era magra e di poche parole sfoggia ora un fisico scolpito e parlantina sciolta), diventando persone superficiali e piene di sé, cambiando diciamo "in negativo".
    Altri invece (tra cui in parte, lo ammetto, io) hanno sviluppato una voglia matta di prendersi delle rivincite sulle persone (specialmente ragazze) che in precedenza non li cagavano di striscio perchè sfigati e out. Un po' come il meridionale di inizio novecento che va in america in cerca di fortuna e una volta tornato nel sud italia deve necessariamente mostrare di essere diventato ricco e di classe. Così queste persone vanno orgogliose del proprio cambiamento e devono far vedere a tutti come sono cambiate.

    Conoscete casi del genere? Li avete vissuti di persona? Vi trovate meglio ora rispetto a com'eravate anni fa? In cosa è consistito principalmente il vostro cambiamento (se c'è stato)?

    Ma soprattutto, credete che cambiare (sia in quanto a carattere sia in quanto ad aspetto esteriore) sia una "forzatura" indotta dalla società e dai suoi canoni imposti o possa veramente aiutare a sentirsi meglio con se stessi? O entrambi?


    Io ero "quello simpatico".
    Quello con i capelli lunghi che tutti ricordavano e salutavano, bensì sfottessero pure.
    Poi ho fatto il cambiamento.
    Lenti, tagliati i capelli, un po' di stile nel vestire e "me lo tiro".
    Sono quasi sempre "pieno" (eh diciamo cosi:/) di ragazze e ragazzi che mi "stimano".

    Nessuno me l'ha imposto, ma ora ê perfetto e stupendo.


  13. #13
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    Credo sia un periodo che chi più chi meno tutti passino prima o poi, ovvero quello che da "sfigati" e timidi si cresce e si acquisisce (si spera) sicurezza in se stessi e autostima. Un cambiamento spesso radicale, che il più delle volte coincide con gli anni dell'adolescenza.

    Ho avuto diversi amici che hanno passato un momento simile, e in parte anche io l'ho passato e lo sto ancora vivendo. Ho notato che molti si sono "persi" in questi cambiamenti così profondi e veloci (Gente che l'anno prima era magra e di poche parole sfoggia ora un fisico scolpito e parlantina sciolta), diventando persone superficiali e piene di sé, cambiando diciamo "in negativo".
    Un mio conoscente ha cambiato pelle nel giro di 6 mesi.

    Prima era panzone, spigliato ma visibilmente un po' complessato, insicuro, insoddisfatto di sè. Vestito casual.
    Soprattutto, eternamente single. A 24 anni.

    Poi nel giro di poco ha iniziato a correre, è dimagrito, ha iniziato a vestire firmato, ha cominciato a frequentare discoteche ed a imbroccare ragazze.

    Ora, per sua stessa ammissione, si sente "figo" e fashionissimo.

    Che dire, a me sembra patetico.
    Le insicurezze di prima sono ancora tutte lì, solo che mascherate.
    E' insoddisfatto di sè, ma si sta stordendo a suon di vita mondana per non farci caso ed auto-ingannarsi.
    E' diventato incredibilmente superficiale e fastidioso: chi non si adegua alla sua nuova immagine di "fashionista vincente" visibilmente non gli va a genio.

    Ora forse tromba, ok, ma è più solo di prima anche se non se ne rende conto.


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    Ma soprattutto, credete che cambiare (sia in quanto a carattere sia in quanto ad aspetto esteriore) sia una "forzatura" indotta dalla società e dai suoi canoni imposti o possa veramente aiutare a sentirsi meglio con se stessi? O entrambi?
    Io credo che cambiare la propria immagine non serva a stare meglio con se stessi.

    Perché noi, in fondo, abbiamo un giudizio su noi stessi che è quello che è: i complimenti degli altri fanno piacere, ma così come arrivano complimenti arrivano anche critiche.
    E se si perde troppo tempo ad adattarsi in modo da piacere agli altri si fa in tempo a morire.
    Ultima modifica di Gargoyle; 4-09-2008 alle 22:23:58

  14. #14
    Bannato
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    Un vero nerd è per sempre.

  15. #15
    Bannato
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    Sono un ex sfigato di blibliche proporzioni.

    Cambiato per fare piacere a me stesso e secondariamente per fare più breccia.

    Ci sono riuscito alla perfezione nonostante ora attraversi un periodo piuttosto buio grazie alla dedizione dello sport e all'amore ricevuto da una ragazza.

    Comunque, ero animale asociale e animale asociale sono rimasto. Per volontà e per senso delle cose, perchè sono così.

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