Sogni e contesto onirico
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Discussione: Sogni e contesto onirico

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  1. #1
    Enixa
    Ospite

    Sogni e contesto onirico

    Premetto che con i sogni ho scoperto stati della mente che mai avrei ritenuto possibili (per esempio: essere me stesso in seguito ad una perdita di memoria).

    Non voglio dilungarmi troppo. Questa notte, con molto ma molto sonno arretrato, ho deciso di dormire più del solito. Come conseguenza, ho fatto una serie interminabile di sogni, che non sono in grado di spiegare perché assolutamente impossibili da inquadrare con un linguaggio che non sia concettuale. Al di là di questo, una cosa in particolare mi ha colpito: non solo riuscivo ad essere cosciente a metà (riflettere su ciò che accadeva e potere controllare alcune mie azioni), ma ogni sogno sembrava poggiare su radici interminabilmente articolate: in uno, ad esempio, ricordavo come reali particolari di un passato che era il passato reale di uno di quei sogni, senza che questi ricordi-nel-sogno fossero davvero associabili ad un mio vero ricordo. In alcuni casi, quando facevo una azione, avevo la sensazione ed il ricordo di averla fatta già centinaia di migliaia di volte, consapevole poi che quella era la prima volta nel sogno e che nella realtà una cosa del genere non era mai accaduta. In parole povere, sembrava che il sogno non si limitasse alla singola manifestazione, ma che fosse una "realtà parallela" nella quale mi ero introdotto.

    E' mai capitato anche a voi che il sogno avesse un background più o meno articolato? Avete mai esperito particolari stati di coscienza nel corso della vostra attività onirica?

  2. #2
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    Oh, sì. Una settimana fa, credo, ho sognato di ricordare un sogno di tre mesi fa, che magari, però, ho sognato quella stessa notte (e non tre mesi fa); ma è impossibile dirlo, come faccio a saperlo?

    Capita abbastanza ferequentemente.

  3. #3
    Cerca vena artistica. L'avatar di bioman
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    Citazione Enixa Visualizza Messaggio
    Premetto che con i sogni ho scoperto stati della mente che mai avrei ritenuto possibili (per esempio: essere me stesso in seguito ad una perdita di memoria).

    Non voglio dilungarmi troppo. Questa notte, con molto ma molto sonno arretrato, ho deciso di dormire più del solito. Come conseguenza, ho fatto una serie interminabile di sogni, che non sono in grado di spiegare perché assolutamente impossibili da inquadrare con un linguaggio che non sia concettuale. Al di là di questo, una cosa in particolare mi ha colpito: non solo riuscivo ad essere cosciente a metà (riflettere su ciò che accadeva e potere controllare alcune mie azioni), ma ogni sogno sembrava poggiare su radici interminabilmente articolate: in uno, ad esempio, ricordavo come reali particolari di un passato che era il passato reale di uno di quei sogni, senza che questi ricordi-nel-sogno fossero davvero associabili ad un mio vero ricordo. In alcuni casi, quando facevo una azione, avevo la sensazione ed il ricordo di averla fatta già centinaia di migliaia di volte, consapevole poi che quella era la prima volta nel sogno e che nella realtà una cosa del genere non era mai accaduta. In parole povere, sembrava che il sogno non si limitasse alla singola manifestazione, ma che fosse una "realtà parallela" nella quale mi ero introdotto.

    E' mai capitato anche a voi che il sogno avesse un background più o meno articolato? Avete mai esperito particolari stati di coscienza nel corso della vostra attività onirica?
    Da un anno e mezzo cerco di monitorare i miei sogni, trascrivendoli, analizzandoli e cercando di mettere assieme quanti più particolari, emozioni, stati d'animo riesco a ricordare. Ci sono dei sogni ricorrenti che hanno una forte carica emotiva e che riesco a richiamare con una certa facilità.
    Anche a me è capitato di riuscire a essere cosciente e a ragionare nei sogni: è un evento poco comune, nel percento totale, ma veramente affascinante. Riuscire a reagire a degli stimoli onirici che dovrebbero spiazzarti, ad affrontare quelle paure che ti farebbero svegliare, facendo continuare il sogno... veramente appagante.
    Così come è appagante riuscire a "demolire" gli incubi, riuscendo a rilevare incongruenze di tempo e di spazio: persone più alte o più basse, fuori contesto, leggi della fisica sovvertite, incapacità di leggere o di fare di conto.
    Naturalmente questa consapevolezza di sè non è frequente, perchè nel corso dell'attività onirica vengono disattivati i nostri centri del ragionamento, della logica e anche della memoria (ecco perchè molti faticano a ricordare i sogni e rimangono immagini sfuggenti o sensazioni, che si perdono nel corso della giornata). Viene invece potenziata l'attività iperassociativa, con la produzione di situazioni bizzarre e assurde.
    Mi è capitato anche di ricordare nei sogni le vicende di altri sogni.
    Mi affascina questo mondo onirico, è una voce diretta con il proprio mondo interiore. I sogni cambiano con le nostre esperienze, indicano il nostro sentire senza troppe sovrastrutture (lo si nota nei sogni ricorrenti, quando cambiano location o modalità, in seguito a cambiamenti nella nostra vita).
    Va detto che non c'è molto da interpretare nei sogni... molto spesso le immagini sono chiare e dirette e il messaggio è trasparente.
    Per chi volesse monitorare i propri sogni consiglio una cosa: prestare la massima attenzione quando li si scrive. Tendiamo infatti a colmare le lacune tra una location è l'altra, tra una situazione e la successiva, introducendo elementi che "ci sembra" fossero presenti nel sogno, ma che spesso servono solo a dare una logica al racconto.
    Evitiamo di "riempire i buchi" di memoria.
    "Il debole parla dei pesi che innalza, il timido dei giganti che affronta, il povero del tesoro che maneggia..."





  4. #4
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    Vero. I sogni non hanno una logica. Cammino per strada, parlo con il tizio A, ma dopo un pò non è più A, bensì B. Ancora un pò e non sto più camminando, sono seduto, parlando da solo... così via.

    E' questo il bello. Non sono coerenti. Nei sogni, un cammello passa tranquillamente attraverso la cruna di un ago, ed è realmente possibile che un gorilla di cento kg chieda un crodino al bar.

  5. #5
    Villano L'avatar di Jurambalco
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    I sogni sono i più bei film che mi capiti di vedere, e non devo nemmeno pagare il biglietto! [autocit.]

    Apparte questi pensieri spiccioli da quattro soldi, si, m'è capitato più volte di avere situazioni sia articolate che "di controllo", anhe se quest'ultima capita solo per brevi attimi, poi vengo subito ripreso dal corso degli eventi.
    Per un periodo, anche io, come Bioman, ho trascritto i iei sogni. Poi però mi sono accorto di ricordarli lo stesso, e che il non trascriverli mi portava a ricordarli con più voglia e precisione. Senza contare che certe volte si contaminano...
    Me li tengo in memoria per avere spunti caso mai avessi l'occasione di girare delle scene con dei mezzi adatti

  6. #6
    Cerca vena artistica. L'avatar di bioman
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    Citazione Backdrift Visualizza Messaggio
    Vero. I sogni non hanno una logica. Cammino per strada, parlo con il tizio A, ma dopo un pò non è più A, bensì B. Ancora un pò e non sto più camminando, sono seduto, parlando da solo... così via.

    E' questo il bello. Non sono coerenti. Nei sogni, un cammello passa tranquillamente attraverso la cruna di un ago, ed è realmente possibile che un gorilla di cento kg chieda un crodino al bar.
    Dipende. I sogni possono avere una logica, se si osservano bene i particolari. Chi sono A e B? che rappresentano per te nella realtà? esiste una location ricorrente? quali stati d'animo sono associati al tuo incontro con una certa persona?
    Ma queste cose si trovano solo nei sogni ricorrenti. Un singolo sogno potrebbe voler dire tutto e il contrario di tutto.
    La cosa curiosa è che di solito siamo noi al centro dell'attenzione, ci muoviamo, siamo "dentro di noi". Raramente ci vediamo dall'esterno.

    Attenzione ad un altro particolare: le persone che incontriamo nei sogni... siamo sempre noi. Si tratta di proiezioni di desideri, di manie, di ansie. Per questo affermo che i sogni sono un modo per comunicare con il nostro io più spontaneo. nche in questo caso, bisognerebbe monitorare più sogni.
    "Il debole parla dei pesi che innalza, il timido dei giganti che affronta, il povero del tesoro che maneggia..."





  7. #7
    Villano L'avatar di Jurambalco
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    Citazione bioman Visualizza Messaggio
    Attenzione ad un altro particolare: le persone che incontriamo nei sogni... siamo sempre noi. Si tratta di proiezioni di desideri, di manie, di ansie. Per questo affermo che i sogni sono un modo per comunicare con il nostro io più spontaneo. nche in questo caso, bisognerebbe monitorare più sogni.
    non sempre. Almeno personalmente parlando.
    Molto spesso le persone che incontro non compiono alcuna azione differente dalle reali, sono puri ricordi. La proiezione del subconscio in quel caso l'ho direttamente sulle mie azioni che compio direttamente "in prima persona"

    Poi vabbè, affrontare un discorso così aperto sui sogni difficilmente porta a qualcosa di oggettivo.

  8. #8
    Utente L'avatar di tambu.gt
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    non so se centra con il discorso ma anche a voi a volte capita di vivere una situazione reale che avevate già sognato nei minimi dettagli?? a me capita spesso

  9. #9
    Hail to the Prophet L'avatar di Asriel
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    Io trovo veramente fastidioso il fenomeno per cui so di essere perfettamente capace di fare la cosa che dovrei fare in quel momento, ma il mio io del sonno non la fa, oppure la fa ma non gli riesce.

    Nel sonno mi rendo conto che dovrei spingere quella porta, ad esempio, ma il mio io dentro il sogno non lo concepisce, o ci prova ma non ci riesce. Eppure io ne sono perfettamente cosciente. Lo trovo fastidiosissimo, quando mi sveglio sono realmente contento di essermi svegliato.

  10. #10
    Sunrise
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    Capitano anche a me questi stati di "coscienza" onirica

    Succede spesso che nel sogno io interagisca con qualche mio conoscente reale; il fatto particolare è che si tratta di presenze oscure, non identificabili, sfumate, senza caratteri fisici, come ombre molto rarefatte, ed io nel sogno sono perfettamente consapevole di questa loro caratteristica.
    E' come se fossi dentro il me stesso onirico e guardassi attraverso i suoi occhi analizzando in maniera razionale ciò che succede. Come se fosse un film o un videogioco in prima persona

  11. #11
    Bannato L'avatar di famedoro
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    Premetto che con i sogni ho scoperto stati della mente che mai avrei ritenuto possibili (per esempio: essere me stesso in seguito ad una perdita di memoria).

    Non voglio dilungarmi troppo. Questa notte, con molto ma molto sonno arretrato, ho deciso di dormire più del solito. Come conseguenza, ho fatto una serie interminabile di sogni, che non sono in grado di spiegare perché assolutamente impossibili da inquadrare con un linguaggio che non sia concettuale. Al di là di questo, una cosa in particolare mi ha colpito: non solo riuscivo ad essere cosciente a metà (riflettere su ciò che accadeva e potere controllare alcune mie azioni), ma ogni sogno sembrava poggiare su radici interminabilmente articolate: in uno, ad esempio, ricordavo come reali particolari di un passato che era il passato reale di uno di quei sogni, senza che questi ricordi-nel-sogno fossero davvero associabili ad un mio vero ricordo. In alcuni casi, quando facevo una azione, avevo la sensazione ed il ricordo di averla fatta già centinaia di migliaia di volte, consapevole poi che quella era la prima volta nel sogno e che nella realtà una cosa del genere non era mai accaduta. In parole povere, sembrava che il sogno non si limitasse alla singola manifestazione, ma che fosse una "realtà parallela" nella quale mi ero introdotto.

    E' mai capitato anche a voi che il sogno avesse un background più o meno articolato? Avete mai esperito particolari stati di coscienza nel corso della vostra attività onirica?

    Si mi è capitato spesso.
    Quasi ogni volta che faccio due sogni a breve distanza di tempo, magari dopo un risveglio notturno, percepisco un passato che non esiste, creato dal sogno precedente.
    A volte lo percepisco anche al risveglio, insomma: chi non ha mai sognato da bambino di avere la nuova console e, una volta sveglio, ancora convinto di questo bel regalo, si è accorto che non era vero?

    A volte mi capita di riprendere proprio lo stesso sogno, se c'è stato un risveglio di pochi minuti.
    Inoltre, come bioman, a volte riesco a controllarmi durante i miei sogni.

    C'è stato un periodo lungo una settimana, di un paio d'anni fa, dove, in ogni sogno che facevo, avevo un parziale controllo del mio corpo e sempre nella stessa modalità.
    Ero in piedi, ma con gli occhi semichiusi e avevo capacità motorie limitate, ma capivo perfettamente che era un sogno e mi divertivo a vedere cosa succedeva.
    Inoltre, in ognuno di questi sogni (ma anche al risveglio), ero convinto che l'acqua mi svegliasse, facendomi uscire dal sogno e, ovviamente, così accadeva.

  12. #12
    Gamesradariano L'avatar di MEGASUPERFICUS
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    Effettivamente mi è capitato non tanto di essere cosciente (potrebbe essermi successo ma non ne sono sicuro) quanto di accorgermi che ciò che avveniva era falso.

    Da quello che dice Bioman sembrerebbe che nei nostri sogni gli altri "personaggi" siano sempre controllati da noi e quindi con una IA non perfetta. Ho capito bene quello che vuoi dire o no?
    Nei miei invece, benchè ovviamente non siano del tutto logico e coerenti, tutto ciò che fanno/dicono le altre persone è perfettamente coerente con quella che è la loro reale personalità.
    Fin troppo coerente! Alcune volte, infatti, sogno che facciano/dicano qualcosa che non hanno mai fatto/detto nella vita reale ma perfettamente possibile.
    Sbaglio o questo non dovrebbe accadere?

    Ciao ^_^

  13. #13
    Mister Y L'avatar di Mister Y
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    E' mai capitato anche a voi che il sogno avesse un background più o meno articolato? Avete mai esperito particolari stati di coscienza nel corso della vostra attività onirica?
    Si tratta dei cosiddetti sogni lucidi, neurologicamente ancora non spiegati. Non tutti ci riescono, e comunque di solito si manifestano, appunto, dopo un sonno molto prolungato, e quindi anche molto leggero, quando la coscienza comincia a prendere il sopravvento sull'inconscio.

  14. #14
    Utente L'avatar di >-Ep0cH-<
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    E' mai capitato anche a voi che il sogno avesse un background più o meno articolato? Avete mai esperito particolari stati di coscienza nel corso della vostra attività onirica?
    io quando mi accorgo di stare sognando perchè mi è capitata una cosa molto strana da dire 'questo è un sogno per forza', mi sono poi svegliato.. sempre.

    un'altra cosa che non mi spiego è che di rado mi accade di 'prevedere' nel sonno degli avvenimenti nell'immediato futuro, tipo la sveglia tra 4 secondi e associo nel sogno il suono della sveglia (che non è ancora suonata) ad una qualche situazione attinente al sogno stesso. in pratica 'preparo' la scena nel sogno con la consapevolezza che di li a poco suonerà la sveglia!


    è un pò difficle da spiegare

  15. #15
    Cerca vena artistica. L'avatar di bioman
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    Citazione MEGASUPERFICUS Visualizza Messaggio
    Effettivamente mi &#232; capitato non tanto di essere cosciente (potrebbe essermi successo ma non ne sono sicuro) quanto di accorgermi che ci&#242; che avveniva era falso.

    Da quello che dice Bioman sembrerebbe che nei nostri sogni gli altri "personaggi" siano sempre controllati da noi e quindi con una IA non perfetta. Ho capito bene quello che vuoi dire o no?
    Nei miei invece, bench&#232; ovviamente non siano del tutto logico e coerenti, tutto ci&#242; che fanno/dicono le altre persone &#232; perfettamente coerente con quella che &#232; la loro reale personalit&#224;.
    Fin troppo coerente! Alcune volte, infatti, sogno che facciano/dicano qualcosa che non hanno mai fatto/detto nella vita reale ma perfettamente possibile.
    Sbaglio o questo non dovrebbe accadere?

    Ciao ^_^
    No, non intendevo questo.
    Faccio un esempio. Al liceo avevo un insegnante severo, rigoroso, che ci faceva studiare centinaia di pagine pressoch&#232; a memoria e interrogava facendo una sola domanda. O si era in grado di ripetere la pagina del testo al quale si riferiva, capoverso per capoverso, o si faceva scena muta, prendendo un bel 3.
    Alla prima interrogazione presi 3, cosa che non accadde mai pi&#249; negli anni successivi e anzi i miei voti furono sempre piuttosto alti. Purtroppo, perch&#232; mi abituai ad uno sfrenato perfezionismo, che si manifestava con un apprendimento privo si comprensione e basato sulle ripetizioni. Ci misi molto tempo per correggermi... questo metodo di studio mi stava divorando. I risultati eccellenti mi facevano credere che fosse giusto imparare i testi a memoria, parola per parola.
    Ora... questo insegnante compare spesso nei miei sogni, a distanza di 10 anni. Fino ad un paio di anni fa la situazione era sempre quella della mia prima interrogazione, in cui presi 3. Non cambiava mai. Eppure nella realt&#224; successe una sola volta.
    Questo insegnante rappresenta ancora oggi nel mio mondo onirico una parte di me stesso, quella del perfezionismo ossessivo-compulsivo (per un lungo periodo studiai per sequenze di 8, contando con le dita, ricominciando la sequenza ogni volta che qualcosa mi disturbava. Passavo notti intere sulla stessa pagina). Ero sempre io, quell'insegnante. Capitava di sognarlo soprattutto in prossimit&#224; degli esami all'universit&#224;.
    Col tempo sono riuscito a rendere il mio studio molto elastico, superando bene esami leggendo i testi un paio di volte, ma mi &#232; costato tanto abbandonare i vecchi metodi.
    Nei sogni quell'insegnante &#232; cambiato, &#232; cambiata la location (dal liceo all'universit&#224 e l'ansia che provavo &#232; calata di molto.
    Quel che volevo dire &#232; che certi personaggi sono proiezioni di abitudini, ansie, paure. Sono coerenti con la controparte reale? certo, perch&#232; no? Quell'insegnante che sogno (mi riferisco ora al passato, quando la situazione era immutata e nei sogni lui non cambiava) &#232; uguale a come lo ricordavo, interroga allo stesso modo, con la stessa voce. Per&#242; l'interrogazione mi vede sempre fallire, lui non cambia e si presenta soprattutto poco prima degli esami. Insomma, sono io, &#232; il mio perfezionismo, la necessit&#224; di rendere impossibili le cose pi&#249; semplici, per avere una giustificazione nel fallimento, per non progredire.

    Naturalmente dipende da persona a persona, ma &#232; decisamente possibile che questi personaggi ricorrenti si comportino come farebbero nella realt&#224;. O meglio, come ce li ricordiamo, perch&#232; probabilmente di ogni persona ci rimangono impresse alcune sfumature particolari, alcuni tratti salienti.

    Non intendo affermare che noi controlliamo queste presenze, ma che sono proiezioni di parti di noi, alle quali associamo immagini fisiche di persone (l'insegnante, il genitore, l'amico, la morosa).
    Ultima modifica di bioman; 25-09-2008 alle 21:19:44
    "Il debole parla dei pesi che innalza, il timido dei giganti che affronta, il povero del tesoro che maneggia..."





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