[UNI] Gli Atenei rischiano la paralisi - blocco delle assunzioni
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Discussione: [UNI] Gli Atenei rischiano la paralisi - blocco delle assunzioni

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  1. #1
    Il grigio L'avatar di nattesh
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    [UNI] Gli Atenei rischiano la paralisi - blocco delle assunzioni

    Pensavo che come notizia seppur catastrofica e/o probabilistica le venisse attribuita maggior importanza.
    Così non è, mi sono preso la briga di postarla io.
    D'accordo che si tratta cmq di un ateneo non di primissima importanza, però è sempre un ateneo. Per studenti liguri o del basso piemonte è un punto di riferimento essenziale. Oltretutto Genova per tradizione è una delle città con una maggiore cura per i rapporti internazionali, e anche l'ateneo universitario rispecchia abbastanza questa ''tendenza'' (chiamamola cos&#236.

    l'articolo completo qui.

    dal mio punto di vista per quanto sembri lontana come ipotesi, un blocco ipotetico è un fatto gravissimo. mostra come chi di solito prende decisioni non abbia la minima idea dei cambiamenti che sta per apportare. da studente iscritto a suddetto ateneo so (come molti altri sanno e sapevano) che anche senza questi tagli l'università era sotto un sistema organizzativo tenuto in piedi grazie a pezze e scotch. vari uffici (come riporta l'articolo) erano efficienti al minimo dell'indispensabile, a causa del già abbastanza scarso personale. l'intero ateneo necessitava di ''rinforzi'' di personale. invece vengono proposti dei tagli.

    aggiungo in un secondo momento: alla faccia di chi populisticamente sbandierava la risorsa giovani per prendere voti.
    Ultima modifica di nattesh; 30-09-2008 alle 23:23:06

  2. #2
    Marco Zuccaro
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    Tutti a studiare il pomeriggio a casa della Gelmini, come detto nel link!

  3. #3
    Il grigio L'avatar di nattesh
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    Citazione Marco Zuccaro Visualizza Messaggio
    Tutti a studiare il pomeriggio a casa della Gelmini, come detto nel link!
    a parte le aule studio. sul repubblica cartaceo vi era riportata un'intervista al preside di facoltà.
    in cui veniva spiegato che a causa dei tagli rischieranno anche di venir chiusi gli uffici e i dipartimenti che si occupano dei tirocini. ciò è paradossale, dato che per sostenere esami e/o tesi di laurea sia obbligatorio svolgere un periodo di tirocinio.

  4. #4
    Utente L'avatar di devilheart
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    Citazione nattesh Visualizza Messaggio
    ciò è paradossale, dato che per sostenere esami e/o tesi di laurea sia obbligatorio svolgere un periodo di tirocinio.
    puoi anche fare una tesi classica e fartela valere come tirocinio

  5. #5
    lato oscuro della forza L'avatar di the darkness
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    ma non sono previsti tagli in tutta italia? a quanto ho sentito dall'anno prossimo l'università costerà il doppio, perchè la quota che dovrebbero coprire le tasse universitarie sul budget passerebbe dall' 8% al 20%. solo che per adesso non ho trovato conferme

  6. #6
    Utente L'avatar di Sean Mallory
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    Torno adesso da un'assemblea in cui ci hanno spiegato la situazione.

    Anche l'Università di Firenze (o almeno Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali) rischia nei prossimi anni di vedere soppressi numerosi corsi di laurea a causa dei mancati rimpiazzi dei professori prossimi alla pensione.
    Citazione nattesh Visualizza Messaggio
    ciò è paradossale, dato che per sostenere esami e/o tesi di laurea sia obbligatorio svolgere un periodo di tirocinio.
    E questo è un ulteriore problema che dovremo affrontare.

    È una situazione davvero pessima e finché non si arriverà ad una mobilitazione seria, a livello nazionale, all'opinione pubblica continuerà a non fregare niente.

  7. #7
    Ex videogiocattolaio L'avatar di Mao-t
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    La mobilitazione si svolgerà a breve.

  8. #8
    lato oscuro della forza L'avatar di the darkness
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    Citazione Mao-t Visualizza Messaggio
    La mobilitazione si svolgerà a breve.
    a ingegneria qui a palermo girano voci di blocco delle lezioni etc...

  9. #9
    Utente L'avatar di Sean Mallory
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    Citazione the darkness Visualizza Messaggio
    a ingegneria qui a palermo girano voci di blocco delle lezioni etc...
    A Firenze le lezioni sono bloccate (almeno a Scienze)
    Qui è spiegata un po' la situazione.
    http://www.studentidisinistra.org/content/view/487/74/

    edit: Piccolo estratto.

    Prima dell'Estate: Le tasse universitarie

    Lo scorso anno, approfittando della nuova fasciazione, l'Ateneo aveva preso agli studenti più soldi di tasse di quanto gli fosse consentito per legge, con il fine non dichiarato di ripianare il buco di bilancio: ogni Ateneo, infatti, in materia di contribuzione studentesca, può ricevere al massimo una cifra pari al 20% del FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario), cioè la quota che, ogni anni, il Ministero gli trasferisce. Tantissimi studenti hanno partecipato alla mobilitazione lanciata dai Collettivi delle Facoltà e dagli Studenti di Sinistra, che ha portato a numerose e molto partecipate assemblee ed all'occupazione di sette Facoltà. Nel Giugno scorso si è riunito il Tavolo tecnico dell'Ateneo per analizzare i dati pervenuti dalle dichiarazioni ISEE degli studenti e, in quella sede, è stata riconosciuta la vittoria degli studenti. E' stato deciso, infatti, di restituire il "maltolto", sotto forma di sconto sulla prima rata dell'anno accademico successivo, ovvero quello appena iniziato. Questo risultato ha rappresentato un'importante vittoria, grazie alla partecipazione attiva di tutti coloro che hanno sostenuto e preso parte alla mobilitazione.

    Durante l'Estate: I provvedimenti del Governo

    Approfittando dell'Estate, l'attuale Governo ha approvato il DL 112, poi convertito in Legge 133 del 6 Agosto. Il decreto contiene una serie di misure economiche che vanno a colpire duramente il settore pubblico. Ma chi ne risentirà maggiormente sarà proprio l'Università statale, vittima di tagli indiscriminati che raggiungono 1 miliardo e 500 milioni di euro in 5 anni. Inoltre, la Legge contempla la possibilità per gli Atenei di trasformarsi in Fondazioni di diritto privato.

    Ciò comporterebbe una serie di conseguenze negative, per tutto il mondo dell'Università e non solo: scomparirebbe il tetto massimo del 20% del FFO per le tasse universitarie, che raggiungerebbero livelli altissimi, trasformandosi da contribuzione a reale fonte di sostentamento per la gestione economica dell'Ateneo; si verrebbe a determinare una netta distinzione tra Atenei di serie A e Atenei di serie B, con differente valore del titolo di studio. Questa legge sancirebbe l'ingresso dei privati negli organi di governo degli Atenei, condizionandone, non solo la gestione economica, ma soprattutto i due cardini fondamentali: la Ricerca e la Didattica, che verrebbero completamente sottomesse alle perverse logiche di mercato. In questo modo alcuni settori, in particolare quelli dell'area tecnico - scientifica e medica, potranno fare Ricerca, non più libera, ma solo alle condizioni dettate dagli enti privati che le finanziano (già ci immaginiamo le Banche, le lobby delle armi e della produzione militare, le potenti case farmaceutiche, ecc.); altri, quelli dell'area umanistico - sociale, non avrebbero alcun futuro di Ricerca, perchè non producono nulla di "vendibile". L'attacco del Governo è mirato a colpire i fondamenti dell'Università pubblica e a sancirne il definitivo declino, reintroducendo un forte classismo nell'istruzione in base al censo. Da parte di un governo autoritario come l'attuale, attaccare così duramente l'istituzione universitaria è il modo migliore per tentare di reprimere ogni sviluppo di una coscienza critica e di ogni forma di dissenso. Secondo noi le linee di Ricerca seguite all'Università devono essere dettate esclusivamente da logiche culturali e svincolate da interessi commerciali: solo così è possibile una Ricerca libera, su cui si basa il progresso di una società.

    Dopo l'Estate: La situazione dell'Ateneo

    I provvedimenti governativi non fanno altro che accentuare la profonda crisi finanziaria in cui da anni versa l'Ateneo fiorentino. La responsabilità di questa crisi ricade sulle scellerate politiche dei Rettori che si sono succeduti negli ultimi trent'anni (Scaramuzzi, Blasi, Marinelli). Il buco di bilancio strutturale dell'Ateneo, che supera i 30 milioni di euro (con previsione per il 2009 di oltre 50 milioni), è stato determinato principalmente da speculazioni edilizie (per citare due esempi Novoli e Sesto), per cui sono stati accesi mutui enormi e da una politica che ha preferito gli scatti di carriera dei docenti rispetto alle nuove assunzioni. Ad oggi, infatti, più del 90% del FFO è utilizzato per gli stipendi dei docenti (e la previsione per gli anni successivi, fa salire questo dato di 15 punti percentuali). Tutto ciò è una diretta conseguenza delle leggi sull'autonomia didattica e finanziaria degli Atenei che ha dato il via a questa gestione dissennata dell'Università e alla proliferazione di numerosi Corsi di Laurea. Tra le ultime vicende, quella delle Borse di Dottorato, che verranno bandite in misura ridotta rispetto agli scorsi anni per una carenza di fondi. Questo è un chiaro esempio della situazione disastrosa del nostro Ateneo. Molto presto l'Ateneo di Firenze si troverà di fronte ad un bivio: o il commissariamento o la trasformazione in Fondazione.

  10. #10
    Alastor85
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    Opporca per giunta il casino e' nella mia facolta'. Ero a Parigi fino a oggi e infatti non ho potuto frequentare le prime lezioni che avrei avuto ieri mattina. Speriamo che possa tranquillamente frequentare il mio terzo anno Universitario senza avere problemi di blocchi. Cmq spero che la situazione per i precari della facolta' venga risolta sul serio.

  11. #11
    Amico Fritz L'avatar di Scudrera
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    Qui a Salerno si dice che il 10 ottobre ci sarà una riunione dei ricercatori per prendere decisioni in merito.
    "O FORTUNA, COME PERDO QUESTO REGNO SENZA AVER ROTTO UNA LANCIA!" Ferrandino

  12. #12
    The Space Cowboy L'avatar di Hallow
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    da noi nella facoltà di ingegneria a pisa la situazione è molto sentita. abbiamo circa 70 fra docenti e ricercatori (quasi tutti ricercatori of course) in agitazione. il che vuol dire molti corsi bloccati. da noi si parla di sospendere il semestre o addirittura l'intero anno accademico.

    se vi interessa sta girando questa catena via email:

    sei all'università e ci vuoi restare? ci vorresti andare in futuro? sogni un futuro da dottore, avvocato o ingegnere per i tuoi figli? vivi in una città universitaria? allora leggi e diffondi


    vi riassumo il decreto legge 133 approvato dal governo il 6 agosto 2008:

    - riduzione dell'FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) del 20% entro i prossimi cinque anni

    - blocco del turn over al 20%: in pratica ogni 5 pensionamenti l'università potrà effettuare una sola assunzione

    - possibilità per le università di diventare fondazioni private


    a quali effetti porterà? in primo luogo la riduzione dei finanziamenti per le università (che di per sè già hanno i bilanci in bilico) costringeranno gli atenei ad aumentare le tasse agli studenti. i Senati Accademici di molte università italiane prevedono entro i prossimi cinque anni di dover TRIPLICARE le tasse universitarie, non riuscendo altrimenti nemmeno a coprire gli stipendi del personale. le università statali però hanno un tetto limite sulle tasse da imporre (che in molti atenei è già raggiunto) e difatti sono costrette a chiudere i battenti. la loro ultima spiaggia è diventare fondazione privata. questo però non vuol dire essere finanziata da privati ma di fatto significa vendere l'università al miglior offerente.

    i privati che l'acquisteranno decideranno come amministrarla e diventeranno proprietari di tutti i beni materiali e immobili dell'università. questo vuol dire che saranno i privati e stabilire le tasse universitarie. peccato che una volta diventata fondazione l'università non avrà più alcun vincolo sull'imposizione fiscale. il che vorrà dire tasse universitarie aumentate liberamente, e se triplicheranno soltanto sarà poco visti gli scarsi fondi universitari. potenzialmente i privati potranno vendere i beni dell'università in un ottica di profitto che non tiene conto del miglioramento del servizio universitario.

    la struttura didattica dell'università sarà totalmente stravolta. il blocco del turn over porterà in pochi anni alla chiusura di numerosi corsi di laurea per l'evidente impossibilità da parte dell'univeristà di sostituire docenti e personale andato in pensionamento. già ora una buona fetta della didattica è coperta da ricercatori il quale contratto non prevede l'insegnamento. in poche parole lo fanno gratis. il blocco inoltre toglie ogni speranza a ricercatori e dottorandi e a tutti coloro che sognano un futuro lavoro nelle università semplicemente perchè non verranno mai assunti! potranno però essere precari a vita!

    altro elemento non trascurabile: nel momento in cui l'università diventi fondazione, verranno naturalmente privilegiati determinati corsi di laurea che portino benefici ai nuovi proprietari dell'università. verosimilmente corsi di laurea considerati inutili per gli interessi delle aziende e società che avranno acquistato l'università verranno rapidamente chiusi per dirottare personale e fondi a corsi considerati più produttivi.

    ma non tutte le università avranno la 'fortuna' di diventare fondazioni e quindi sopravvivere. le fondazioni
    nasceranno solo in quei territori dove c'è una forte presenza di aziende e industrie pronte ad investire. le università lontane da questie zone come la maggioranza delle università del sud rischiano l'immediata chiusura.

    in che modo questo riguarda i cittadini delle città universitarie? gli studenti non sono solo fonte di inquinamento acustico, rappresentano una grande fonte economica in ogni comune. basti pensare al mercato immobiliare e al settore dei servizi terziari destinati ai giovani come pub e bar. con questa legge in futuro si avrà un netto calo delle immatricolazioni o nel miglior caso un calo dei consumi degli studenti.


    insomma il panorama che si prospetta è quello di avere poche università private di qualità con rette altissime situate prevalentemente nel centro-nord dell'Italia e altrettante poche università statali di serie b con rette nonostante tutto a livelli più alte di quelle attuali. questo scenario non avverrà fra anni, se non si ferma subito questa legge accadrà tutto tra meno di un anno coinvolgendo tutti. non sarà più garantita un istruzione superiore difussa ma potranno giovarne solo piccolissime percentuali degli italiani. non è solo un impoverimento culturale quello a cui andiamo incontro ma è soprattutto una sconfitta dei diritti di ogni cittadino. la maggior parte di noi ragazzi sarà costretto ad abbandonare gli studi, i nostri fratelli non avranno più diritto allo studio e i nostri genitori vedranno vanificati i loro sacrifici. una volta avviato il processo di privatizzazione dell'università un eventuale ritorno al sistema statale richiederà anni e sarà tanto difficile quanto costoso per lo stato e quindi per tutti noi.

    è importante in primo luogo informarsi ed informare, portare il problema all'attenzione della nazione nonostane il silenzio dei media per far sì che siano tutti consapevoli di cosa ci aspetta in futuro. l'opinione pubblica deve schierarsi con forza e decisione contro questa imminente rivoluzione del sistema.



    vi lascio alcuni collegamenti:

    per consultare il testo integrale della legge: http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm


    per aderire all'appello degli atenei: http://www.repubblica.it/scuola_e_un...tml?ref=hphead o anche http://www.petitiononline.com/ricerca1/petition.html

    per altre informazioni: http://salvarelaricerca.blogspot.com/


    ps. propongo di cambiare il titolo del topic con qualcosa di più generale tipo "blocco delle Università"
    Ultima modifica di Hallow; 4-10-2008 alle 12:42:04

  13. #13
    Nankurunaisa L'avatar di squall85
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    Mi vien da piangere, sul serio
    E io che sto qui a dovermi ancora dare le ultime materie >_>


  14. #14

  15. #15
    GG L'avatar di Fry88
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    Mah, qua a Milano è tutto in perfetta regola.

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