Niente, devo essere
cecato.
Gaffe epocali a parte, le primissime tappe di montagna potrebbero fare vittime illustri. Benchè le pendenze non siano esattamente
Mortirolesche sarà importante per i big non farsi trovare con una condizione approssimativa da affinare strada facendo. L'Alpe di Siusi è una salita vera, di quelle che magari non tagliano le gambe ma non certo una salita da grandi rapporti.
Il tappone di Pinerolo effettivamente non è stato tracciato con grande sagacia, dalla vetta del Sestriere al traguardo ci sono 55 km di discesa (se non ricordo male sono gli stessi 55 km affrontati in senso inverso nella crono del '92 vinta da Indurain) e non è certo il terreno migliore per vedere un attacco dei migliori, poteva essere LA tappa magari ponendo l'arrivo sul Sestriere o giù dall'Izoard a Briançon. Peccato.
La crono delle Cinque Terre è anomala, lunghissima ma molto ondulata e costellata di curve. Non è per cronoman puri, ma di certo gli scalatori saranno ugualmente in difficoltà visto che bisognerà rilanciare spesso l'andatura e ci sarà bisogno di potenza. E sono sempre 60 km e rotti.
Ci sarà qualche scaramuccia sul San Luca ma a me piace molto la tappa di M.Te Petrano. Anche qui le pendenze non sono impossibili ma al traguardo si arriverà con alle spalle 6 ore di gara e tre salite con pendenze quasi sempre tra 7 e 9%..il terreno per attaccare c'è tutto secondo me. Neanche Maielletta e Vesuvio sono salite
monstre, ma almeno c'è la possibilità di sfruttare l'arrivo in salita..insomma, a me il Giro sembra tutt'altro che facile.
Poi magari sarà decisiva la crono finale, ma se i protagonisti saranno degni del loro palmares non sarà un giro così anonimo come il percorso a prima vista sembrerebbe suggerire.