Le software house e la tutela del videogiocatore: stroncatura?
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Visualizzazione risultati da 1 a 7 di 7

Discussione: Le software house e la tutela del videogiocatore: stroncatura?

Cambio titolo
  1. #1
    De Laurentiis pappone L'avatar di Simon Le Bon
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    KO Le software house e la tutela del videogiocatore: stroncatura?

    Domanda che mi pongo da un po di tempo.
    Contro la pirateria abbiamo sentito filippiche di tutti i tipi, abbastanza a ragione direi visto che si tratta a tutti gli effetti di privare i programmatori del frutto delle loro fatiche.
    Non sono in molti però a fare un discorso inerente i videogiocatori, quali sono i diritti di un videogiocatore? Vedendo il silenzio delle varie testate videoludiche si direbbe che per molti la risposta sia: nessuno.
    La risposta è in realtà scontata, il diritto ad un prodotto funzionante, possibilmente nella propria lingua e con una tutela da parte delle software house, devo purtroppo constatare che questa mentalità oggi semplicemente non esiste.
    Ho di recente acquistato il box completo di Europa Universalis III, ho dovuto aspettarlo a lungo, fare 30 km per comprarlo e spendere 30€ che non sono certo pochi, appena arrivato a casa scopro che il prodotto oltre ad essere in inglese non parte nemmeno, dopo un paio di giorni arriva un mio amico e mi fa "ma chi te lo ha fatto fare?" installa la sua versione ovviamente scaricata illegalmente da internet e colmo della beffa oltre ad essere perfettamente funzionante è in italiano.
    Mi fermo qui ma potrei continuare, quanti prodotti malfunzionanti, in inglese o terminati in modo frettoloso ci siamo sorbiti in questi anni? Quanti ce ne dovremmo ancora sorbire? Voi personalmente come videogiocatori vi sentite tutelati dalle software house o vi sentite abbandonati anche voi? Possibile che la pirateria oltre ad offrire lo "sporco" vantaggio economico debba anche offrire più garanzie?

  2. #2
    Studente pazzo L'avatar di Ross89
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    Citazione Simon Le Bon Visualizza Messaggio
    Domanda che mi pongo da un po di tempo.
    Contro la pirateria abbiamo sentito filippiche di tutti i tipi, abbastanza a ragione direi visto che si tratta a tutti gli effetti di privare i programmatori del frutto delle loro fatiche.
    Non sono in molti però a fare un discorso inerente i videogiocatori, quali sono i diritti di un videogiocatore? Vedendo il silenzio delle varie testate videoludiche si direbbe che per molti la risposta sia: nessuno.
    La risposta è in realtà scontata, il diritto ad un prodotto funzionante, possibilmente nella propria lingua e con una tutela da parte delle software house, devo purtroppo constatare che questa mentalità oggi semplicemente non esiste.
    Ho di recente acquistato il box completo di Europa Universalis III, ho dovuto aspettarlo a lungo, fare 30 km per comprarlo e spendere 30€ che non sono certo pochi, appena arrivato a casa scopro che il prodotto oltre ad essere in inglese non parte nemmeno, dopo un paio di giorni arriva un mio amico e mi fa "ma chi te lo ha fatto fare?" installa la sua versione ovviamente scaricata illegalmente da internet e colmo della beffa oltre ad essere perfettamente funzionante è in italiano.
    Mi fermo qui ma potrei continuare, quanti prodotti malfunzionanti, in inglese o terminati in modo frettoloso ci siamo sorbiti in questi anni? Quanti ce ne dovremmo ancora sorbire? Voi personalmente come videogiocatori vi sentite tutelati dalle software house o vi sentite abbandonati anche voi? Possibile che la pirateria oltre ad offrire lo "sporco" vantaggio economico debba anche offrire più garanzie?
    Implicitamente credo tu abbia citato ad esempio una delle più grandi beffe videouliche degli ultimi anni.
    Europa universalis 3, io da appassionato della saga fin dalla sua prima incarnazione non esitai ad acquistarlo, il gioco risultò estremamente incompleto, e infatti meno di un anno dopo uscì una bella patch-espansione a 19.90 solo in digital delivery ed in inglese.
    Successivamente ne uscì un'altra In nomine sempre a 19.90 e sempre in inglese.
    Ora potreste anche dire che magari erano espansioni vere e proprie e quindi il sovrapprezzo ci stava, ma la beffa è che pesavano pochi megabite.
    Erano semplici patch., che tra le novità aggiungevano nuovi periodi storici, che vennero tolti dal prodotto di base perchè secondo i programmatori erano poco simulabili.

    Hanno usato i giocatori come betatester, e non solo a gratis, ma facendoli anche pagare, non 1, ma bensì 3 prodotti. Amalgamati poi in un'unica edizione dopo che gli utenti affezionati ne hanno vagliato pregi e difetti.

    Io sono fondamentalmente contrario alla pirateria, ma sinceramente mi verrebbe davvero da dire chi te l'ha fatto fare.
    Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono fiori
    Fabrizio De Andre

    La mia libreria:http://www.anobii.com/ross89/books

  3. #3
    De Laurentiis pappone L'avatar di Simon Le Bon
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    Citazione Ross89 Visualizza Messaggio
    Ora potreste anche dire che magari erano espansioni vere e proprie e quindi il sovrapprezzo ci stava, ma la beffa è che pesavano pochi megabite.
    Oltretutto il bello è ce il periodo compreso tra il 1792 e il 1820 c'era già in Europa Universalis II ed è stato quindi venduto due volte, stessa truffa che si stà per ripresentare con Hearts of Iron III che ha la stessa estensione temporale del due, le due espansioni verranno quindi rivendute con un nome diverso, devo purtroppo constatare che Paradox non è l'unica SH a fare così

    Citazione Ross89 Visualizza Messaggio
    Io sono fondamentalmente contrario alla pirateria, ma sinceramente mi verrebbe davvero da dire chi te l'ha fatto fare.
    Pazienza, vorrà dire che per Europa Universalis: Rome di cui tra l'altro si fa un gran parlar male ci penserò giusto una ventina di volte, il thread comunque non era solo per commentare questa esperienza, come Rome Total War non mi andò meglio, anche lì prodotto che si impalla, patch su patch installate ma purtroppo senza risultati, stà lì in bella mostra sullo scaffale, a volte penso che l'esistenza delle patch sia una cosa negativa visto che si adotta la mentalità del "facciamolo uscire che poi tanto ci sono le patch"

  4. #4
    Utente
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    i diritti che secondo me (in un mondo ideale) dovrebbe avere il consumatore sono

    1. possibilità di tradurre un gioco comprato in lingua X nella lingua Y con patch o altri metodi anche se il gioco esiste già in lingua Y (al momento è illegale)
    2. possibilità di riottenere legalmente una copia del software in DD in caso si guasti il supporto acquistato
    3. possibilità di effettuare una copia di backup del software sia che il supporto originale sia protetto sia che non lo sia (al momento è illegale nel primo caso)
    4. possibilità di installare patch no cd/dvd (al momento illegale)
    5. possibilità di ottenere una chiave di prodotto valida previo fax della ricevuta d'acquisto e di un codice identificativo univoco da stampare sia sul disco che sul manuale
    6. presenza di chiare indicazioni circa la lingua e la protezione anticopia del prodotto sul retro della confezione
    7. rilascio di patch/fix gratuite

    alcuni di questi punti sono al momento illegali, con la scusa che la loro legalizzazione favorirebbe la pirateria ... pirateria che, comunque, continua tranquillamente ad esistere senza problemi di sorta, a parte che per chi compra originale

    i punti 2 e 3 permettono sostanzialmente la stessa cosa, dunque possono coesistere o essere applicati in modo esclusivo a discrezione del publisher

  5. #5
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    Citazione Simon Le Bon Visualizza Messaggio
    Domanda che mi pongo da un po di tempo.
    Contro la pirateria abbiamo sentito filippiche di tutti i tipi, abbastanza a ragione direi visto che si tratta a tutti gli effetti di privare i programmatori del frutto delle loro fatiche.
    Non sono in molti però a fare un discorso inerente i videogiocatori, quali sono i diritti di un videogiocatore? Vedendo il silenzio delle varie testate videoludiche si direbbe che per molti la risposta sia: nessuno.
    La risposta è in realtà scontata, il diritto ad un prodotto funzionante, possibilmente nella propria lingua e con una tutela da parte delle software house, devo purtroppo constatare che questa mentalità oggi semplicemente non esiste.
    Ho di recente acquistato il box completo di Europa Universalis III, ho dovuto aspettarlo a lungo, fare 30 km per comprarlo e spendere 30€ che non sono certo pochi, appena arrivato a casa scopro che il prodotto oltre ad essere in inglese non parte nemmeno, dopo un paio di giorni arriva un mio amico e mi fa "ma chi te lo ha fatto fare?" installa la sua versione ovviamente scaricata illegalmente da internet e colmo della beffa oltre ad essere perfettamente funzionante è in italiano.
    Mi fermo qui ma potrei continuare, quanti prodotti malfunzionanti, in inglese o terminati in modo frettoloso ci siamo sorbiti in questi anni? Quanti ce ne dovremmo ancora sorbire? Voi personalmente come videogiocatori vi sentite tutelati dalle software house o vi sentite abbandonati anche voi? Possibile che la pirateria oltre ad offrire lo "sporco" vantaggio economico debba anche offrire più garanzie?
    Far Cry 2 per poco non lo lancio in Romea visto che ad ogni avvio aveva una scusa per non partire "software di emulazione cd" ... "conessione non riuscita" ..."inserire il dvd originale e nonn il backup" ... "amore questa sera no ho mal di testa" ... ecc .... infatti per finirlo in santissima pace ho pensato di crakkarlo, ma poi l'ho piantato lì e affangala

  6. #6
    Utente L'avatar di enricoros
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    Citazione Simon Le Bon Visualizza Messaggio
    Domanda che mi pongo da un po di tempo.
    Contro la pirateria abbiamo sentito filippiche di tutti i tipi, abbastanza a ragione direi visto che si tratta a tutti gli effetti di privare i programmatori del frutto delle loro fatiche.
    Non sono in molti però a fare un discorso inerente i videogiocatori, quali sono i diritti di un videogiocatore? Vedendo il silenzio delle varie testate videoludiche si direbbe che per molti la risposta sia: nessuno.
    La risposta è in realtà scontata, il diritto ad un prodotto funzionante, possibilmente nella propria lingua e con una tutela da parte delle software house, devo purtroppo constatare che questa mentalità oggi semplicemente non esiste.
    Ho di recente acquistato il box completo di Europa Universalis III, ho dovuto aspettarlo a lungo, fare 30 km per comprarlo e spendere 30€ che non sono certo pochi, appena arrivato a casa scopro che il prodotto oltre ad essere in inglese non parte nemmeno, dopo un paio di giorni arriva un mio amico e mi fa "ma chi te lo ha fatto fare?" installa la sua versione ovviamente scaricata illegalmente da internet e colmo della beffa oltre ad essere perfettamente funzionante è in italiano.
    Mi fermo qui ma potrei continuare, quanti prodotti malfunzionanti, in inglese o terminati in modo frettoloso ci siamo sorbiti in questi anni? Quanti ce ne dovremmo ancora sorbire? Voi personalmente come videogiocatori vi sentite tutelati dalle software house o vi sentite abbandonati anche voi? Possibile che la pirateria oltre ad offrire lo "sporco" vantaggio economico debba anche offrire più garanzie?
    Eh sono cose spiacevoli. In effetti le case sembrano trascurare i clienti, per quello che io nn compro mai giochi a prezzo pieno, massimo 10€.

  7. #7
    random84
    Ospite
    Citazione enricoros Visualizza Messaggio
    Eh sono cose spiacevoli. In effetti le case sembrano trascurare i clienti, per quello che io nn compro mai giochi a prezzo pieno, massimo 10€.
    Mizzica se il tuo massimo è 10€ praticamente non li compri mai o li compri 5 anni dopo l'uscita

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