Simon Le Bon
Domanda che mi pongo da un po di tempo.
Contro la pirateria abbiamo sentito filippiche di tutti i tipi, abbastanza a ragione direi visto che si tratta a tutti gli effetti di privare i programmatori del frutto delle loro fatiche.
Non sono in molti però a fare un discorso inerente i videogiocatori, quali sono i diritti di un videogiocatore? Vedendo il silenzio delle varie testate videoludiche si direbbe che per molti la risposta sia: nessuno.
La risposta è in realtà scontata, il diritto ad un prodotto funzionante, possibilmente nella propria lingua e con una tutela da parte delle software house, devo purtroppo constatare che questa mentalità oggi semplicemente non esiste.
Ho di recente acquistato il box completo di Europa Universalis III, ho dovuto aspettarlo a lungo, fare 30 km per comprarlo e spendere 30€ che non sono certo pochi, appena arrivato a casa scopro che il prodotto oltre ad essere in inglese non parte nemmeno, dopo un paio di giorni arriva un mio amico e mi fa "ma chi te lo ha fatto fare?" installa la sua versione ovviamente scaricata illegalmente da internet e colmo della beffa oltre ad essere perfettamente funzionante è in italiano.
Mi fermo qui ma potrei continuare, quanti prodotti malfunzionanti, in inglese o terminati in modo frettoloso ci siamo sorbiti in questi anni? Quanti ce ne dovremmo ancora sorbire? Voi personalmente come videogiocatori vi sentite tutelati dalle software house o vi sentite abbandonati anche voi? Possibile che la pirateria oltre ad offrire lo "sporco" vantaggio economico debba anche offrire più garanzie?