Brutto
Spero che questo tema non sia stato dibattuto di recente.
Un mio amico si trova ad un bivio: rimanere coerente e fedele ai propri ideali e cercare di farsi da solo, rifiutando qualsiasi aiuto politico del tipo "tu mi voti e io ti trovo un lavoro e ti sistemo, tu non mi voti 'nto culu a tia e tutta a famghia", o incominciare ad adeguarsi a quello che fa il 99% della popolazione della sua città (Reggio Calabria nel caso specifico), per non rimanere irrimediabilmente fregato da qualcuno dalle capacità magari inferiori, ma che ha dalla sua un politico di una certa importanza.
Questo mio amico non ha mai avuto aiuti politici. Parlando con colleghi di università o altre persone nella vita di tutti i giorni si è reso conto che le raccomandazioni servono nella vita reale, ma non vuole (o vorrebbe) parteciapare a quel "circolo vizioso" che è il clientelismo politico invischiato a corruzione e mafia. Non vorrebbe farlo poiché si rende conto della realtà che lo circonda, in cui tutte le attività economiche sono controllate direttamente o indirettamente (grazie ai politici) dalle 'ndrine; d'altra parte però è la stessa realtà o "costringerlo" a fare una scelta: rimanere fuori da questo sistema corrotto finendo probabilmente per emigrare, o seguire la strada più facile, "coltivando l'amicizia" del consigliere comunale e assessore a cui è stato presentato e di cui "dovrebbe essere onorato di averne fatto la conoscIenza perché non tutti hanno la fortuna e si possono permettere di conoscIere una persona del genere", finendo però per essere complice ed alimentare il sistema che più di tutti ha contribuito e contribuisce a distruggere la propria città?!
Voi che fareste al suo posto, guardando la realtà in faccia?!