L’Università del Michigan ha analizzato i dati della sonda marziana e si è accorta che sulle “gambe” del lander si erano formate gocce liquide che sono anche cambiate nel tempo. La foto illustra molto bene questa evidenza. Sono stati fatti i calcoli più accurati e si è visto che in realtà anche alle temperature ed alla pressione della superficie marziana l’acqua con alto contenuto di salinità può sopravvivere, senza ghiacciare o sublimare. Infatti la temperatura di congelamento dovrebbe aggirasi sui -90/105°F, mentre al suolo la temperatura media si aggira sui -75°F. I motori del lander avrebbero sciolto il ghiaccio ed il veicolo spaziale avrebbe “schizzato” fango sulle sue gambe. Invece di sublimare o ghiacciare, queste gocce si sono ingrandite condensando vapor d’acqua atmosferica. Alcune si sono anche unite tra loro. Benché la composizione chimica di questo composto “acquoso” sia altamente ostile per la vita, qualche batterio è capace di sopravvivere in tali condizioni sul nostro pianeta. Forse questa notizia ancora semisconosciuta potrebbe diventare uno “scoop” eccezionale se le analisi in corso confermeranno i dati preliminari. Torneremo senz’altro a parlarne. Per il momento potremmo sempre prepararci un piatto di spaghetti alla marziana …
Fonte: Astronomia.com