Questo credo sia il mio primo "grande" topic in Agora.
Anticipo dicendo che mi ha sempre affascinato la storia degli indiani d'america, da nord a sud e ho sempre provato un grande astio per i coloni che hanno distrutto tutto la cultura che le popolazioni autoctone portavano. Ma non è questo che mi interessa. Ciò che mi interessa è: come hanno fatto queste popolazioni ad arrivare fin lì? (intendo i cosiddetti indiani d'america, aztechi, inca e compagnia bella)
Da wikipedia:
I parassitologi di Rio de Janeiro stanno cercando di offrire il loro contributo alla scoperta delle vie di migrazione preistoriche, ovviamente anche seguite dagli esseri umani. Ad esempio sono stati rinvenuti parassiti intestinali degli esseri umani il cui ciclo vitale non avrebbe potuto conservarsi durante l'attraversamento delle fredde regioni artiche; quindi gli specialisti hanno ipotizzato che almeno 7000 anni fa alcuni popoli potrebbero aver scelto una via alternativa per trasferirsi sul continente americano. Quindi oltre a quella artica si possono ormai aggiungere come possibili percorsi quella sub-artica e quella transoceanica (polinesiana)La domanda che mi pongo è: le due popolazioni (quella Europea e quella americana), prima della "scoperta" da parte degli Europei del Nuovo Mondo e della successiva colonizzazione, non sapevano minimamente l'una dell'altra? Mi spiego meglio: ad esempio gli indiani, che a quanto pare arrivarono in America nel 1000 a.C. (in un modo ancora poco chiaro) e che quindi credo possedessero per lo meno un qualche tipo di "tradizione orale" non sapevano dell'esistenza di altre immense terre e innumerevoli "popolazioni" (anche se non si può proprio parlare di popoli visto che gli uomini non raggiungevano ancora un certo "status sociale" che si creò in Egitto e in Mesopotamia molto dopo)?Il problema della provenienza della popolazione amerindia è ancora una questione aperta.
I tentativi di definire l'albero migratorio dell'uomo dalla sua comparsa sulla terra a oggi dà comunque e sempre risultati altamente ipotetici, poiché le ricostruzioni genetiche e linguistiche sono poco compatibili tra di loro, mentre le investigazioni sulle diverse culture sono pari a cercare il classico ago nel pagliaio.
Attualmente, in base alle ricerche di Cavalli Sforza e collaboratori, si suppone che i primi umani siano arrivati nel continente circa 40 mila anni fa dall'Asia attraverso lo stretto di Bering, via mare.
Il modello precedente, il cosiddetto modello Clovis, invece individuava tre ondate migratorie avvenute circa 12 mila anni fa, dall'Asia attraverso le terre emerse dello stretto di Bering, la Beringia.
Questa ipotesi è stata contestata per il ritrovamento di scheletri con il cranio dai tratti caucasoidi e da molte altre ricerche archeologiche, linguistiche e di biologia molecolare.
Una prova a riguardo, è stata pubblicata su Nature nel settembre 2003 [1]: grazie al ritrovamento di 33 crani nella bassa California, si è potuto ipotizzare che vi erano paleo-americani imparentati con le popolazioni dell'Asia meridionale e non con le popolazioni della Siberia. Un'altra prova è emersa nel luglio 2005, quando è stato reso noto il ritrovamento di un'impronta fossile in Messico risalente a circa 40 mila anni fa.
Altri flussi migratori si sono succeduti nel passare dei secoli. Attestati sono i passaggi via mare attraverso l'oceano Pacifico di popolazioni asiatico-melanesiane.
Spero che la risposta non sia tanto banale e che il topic non sia "stupido".