Allora, ogni tanto tra amici capita di fare una discussione "seria", in particolare sull'evoluzione della pubblicità (da cui sono uscito subito sorseggiando con eleganza della vodka)... però oggi mi è venuta la curiosità e ho cercato su Encarta (8() e ho trovato un articolo che parlava trasformazione della strategia pubblicitaria dai primi decenni (quando il prodotto era il protagonista assoluto dei messaggi, che avevano soprattutto il compito di esaltarne i "plus", o vantaggi competitivi) agli anni successivi, quando progressivamente le strategie dei pubblicitari sono andate spostandosi dal prodotto al consumatore, cioè dal plus al benefit, poiché si riteneva che per indurre all'acquisto fosse indispensabile presentare una promessa relativa al beneficio ottenibile (detto perciò consumer benefit). Oggi i messaggi pubblicitari tendono sempre più a suscitare emozioni e un rapporto di complicità con lo spettatore e pertanto in essi il benefit è sempre meno presente.
Siccome per me parlare di economia e pubblicità sarebbe pisciare decisamente fuori dal vaso, chiedo gentilmente a voialtri di illuminarmi sul significato dell'articolo di cui sopra (ho capito cosa dice in linea di massima, ma l'ultima parte mi sfugge) e vorrei sapere vostri pareri sulla questione (soprattutto sull'ultima parte).
p.s.: cercate di non parlare "economistese" e di parlare italiano, così posso capire anch'io... Grazie...