Apologia del fascismo, democrazia protetta e reato d'opinione
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Discussione: Apologia del fascismo, democrazia protetta e reato d'opinione

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  1. #1
    Claudio Chianese
    Ospite

    Apologia del fascismo, democrazia protetta e reato d'opinione

    Art. 4 - Apologia del fascismo
    Chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità ideate nell’art. 1 è punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 400.000 a lire 1.000.000. .
    Alla stessa pena di cui al primo comma soggiace chi pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Se il fatto riguarda idee o metodi razzisti, la pena è della reclusione da uno a tre anni e della multa da uno a due milioni .
    La pena è della reclusione da due a cinque anni e della multa da 1.000.000 a 4.000.000 di lire se alcuno dei fatti previsti nei commi precedenti è commesso con il mezzo della stampa.
    La condanna comporta la privazione dei diritti previsti nell’art. 28, comma secondo, numeri 1 e 2, del codice penale, per usi periodo di cinque anni.


    Insomma, tutti conosciamo la legge Scelba. Si tratta di un provvedimento del 1952 che non solo proibisce la ricostituzione del partito fascista, ma sigilla politicamente il giudizio su un periodo della storia d'Italia, inscrivendo nel santuario della Costituzione un'ortodossia interpretativa dal vago sapore stalinista. Ora, che questa legge sia stata, essenzialmente, "disinnescata" in sede giuridica è un fatto. Ciò non toglie che resta come un curioso obbrobrio in aperto contrasto con lo spirito della Costituzione liberale.

    D'altra parte, il caso italiano si configura in un più vasto sistema di "democrazia protetta" che limita la portata del dibattito alle soglie della porta di casa, cioè fintanto che non tocca i nervi scoperti della democrazia stessa. In Germania, ad esempio, è ancora illegale l'esposizione della svastica (btw, è il motivo per cui in molti giochi storici di produzione tedesca è sostituita dalla Croce di Ferro della Germania Imperiale). Piuttosto interessanti le vicende del celebre Faurisson, vittima di una ridda di processi e vergognose aggressioni per via delle sue tesi negazioniste. Curiosa anche la faccenda del genocidio armeno: in Turchia finisce in carcere chi lo afferma, in Francia chi lo nega - tanto per dimostrare che la repressione ideologica è bipartizan.

    Insomma, il discorso è questo: sussiste un oltraggio grave e strisciante nella pretesa di estendere l'autorità del tribunale all'accademia. In provvedimenti del genere, che saltano d'un balzo il necessario e vitale processo di confutazione e risolvono a priori la riflessione nella coercizione indiscutibile della verità rivelata, si intravede la longa manus dell'Inquisizione, della Ghestapo e del KGB. L'ombra dello stato etico, un canone del "corretto pensiero" che, per esteso, diventa anche ingiunzione di vita corretta. Una democrazia che teme l'apatica critica dei propri cittadini e si sente in dovere di difenderli dalle "deviazioni", come se fossero in condizione di minorità intellettuale, e poi concede a quegli stessi cittadini il potere supremo del voto è un sistema in netta contraddizione con se stesso. Io, per me, ritengo sia gran tempo che queste nostalgie da polizia segreta scompaiano dai codici penali di tutti i paesi civili.
    Ultima modifica di Claudio Chianese; 30-04-2009 alle 18:53:17

  2. #2
    Liberale L'avatar di rimario90
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    Citazione Claudio Chianese Visualizza Messaggio
    Art. 4 - Apologia del fascismo
    Chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità ideate nell’art. 1 è punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 400.000 a lire 1.000.000. .
    Alla stessa pena di cui al primo comma soggiace chi pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Se il fatto riguarda idee o metodi razzisti, la pena è della reclusione da uno a tre anni e della multa da uno a due milioni .
    La pena è della reclusione da due a cinque anni e della multa da 1.000.000 a 4.000.000 di lire se alcuno dei fatti previsti nei commi precedenti è commesso con il mezzo della stampa.
    La condanna comporta la privazione dei diritti previsti nell’art. 28, comma secondo, numeri 1 e 2, del codice penale, per usi periodo di cinque anni.


    Insomma, tutti conosciamo la legge Scelba. Si tratta di un provvedimento del 1952 che non solo proibisce la ricostituzione del partito fascista, ma sigilla politicamente il giudizio su un periodo della storia d'Italia, inscrivendo nel santuario della Costituzione un'ortodossia interpretativa dal vago sapore stalinista. Ora, che questa legge sia stata, essenzialmente, "disinnescata" in sede giuridica è un fatto. Ciò non toglie che resta come un curioso obbrobrio in aperto contrasto con lo spirito della Costituzione liberale.

    D'altra parte, il caso italiano si configura in un più vasto sistema di "democrazia protetta" che limita la portata del dibattito alle soglie della porta di casa, cioè fintanto che non tocca i nervi scoperti della democrazia stessa. In Germania, ad esempio, è ancora illegale l'esposizione della svastica (btw, è il motivo per cui in molti giochi storici di produzione tedesca è sostituita dalla Croce di Ferro della Germania Imperiale). Piuttosto interessanti le vicende del celebre Faurisson, vittima di una ridda di processi e vergognose aggressioni per via delle sue tesi negazioniste. Curiosa anche la faccenda del genocidio armeno: in Turchia finisce in carcere chi lo afferma, in Francia chi lo nega - tanto per dimostrare che la repressione ideologica è bipartizan.

    Insomma, il discorso è questo: sussiste un oltraggio grave e strisciante nella pretesa di estendere l'autorità del tribunale all'accademia. In provvedimenti del genere, che saltano d'un balzo il necessario e vitale processo di confutazione e risolvono a priori la riflessione nella coercizione indiscutibile della verità rivelata, si intravede la longa manus dell'Inquisizione, della Ghestapo e del KGB. L'ombra dello stato etico, un canone del "corretto pensiero" che, per esteso, diventa anche ingiunzione di vita corretta. Una democrazia che teme l'apatica critica dei propri cittadini e si sente in dovere di difenderli dalle "deviazioni", come se fossero in condizione di minorità intellettuale, e poi concede a quegli stessi cittadini il potere supremo del voto è un sistema in netta contraddizione con se stesso. Io, per me, ritengo sia gran tempo che queste nostalgie da polizia segreta scompaiano dai codici penali di tutti i paesi civili.
    Mi trovi assolutamente daccordo.
    Penso che ci debba essere la libera circolazione di idee. Ma... non può capitare che queste idee siano pericolose ? Il cittadino medio è abbastanza accorto e riesce a discernere ? Queste sono domande non da poco , e a cui è difficile dare una risposta. Nel nostro piccolo, siamo tutti costretti a sorbirci le conseguenze di questo "scambio di idee": mi sovviene mia zia, che dopo aver visto una puntata di Voyager pensa di essere diventata un'archeologa. Alcune di queste idee possono istigare i più malleabili, il che è riprovevole. Anyway, io continuo ad essere a vavore della libera circolazione.


  3. #3
    Quel bravo ragazzo L'avatar di Tuco Benedicto Pacifico
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    Mi autocensuro, va.
    Ultima modifica di Tuco Benedicto Pacifico; 30-04-2009 alle 19:11:18

  4. #4
    Togo L'avatar di Bucciamarcia
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    Una legge fatta dai comunisti, tutti gasati dopo la vittoria nella WW2, che non ha alcun senso. E' stupida, creata da degli stupidi, e ancora in vigore per l'ottusità di molti italiani. O si vietano TUTTI i partiti totalitaristi, oppure si permettono TUTTI.

  5. #5
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    Citazione Bucciamarcia Visualizza Messaggio
    Una legge fatta dai comunisti, tutti gasati dopo la vittoria nella WW2, che non ha alcun senso. E' stupida, creata da degli stupidi, e ancora in vigore per l'ottusità di molti italiani. O si vietano TUTTI i partiti totalitaristi, oppure si permettono TUTTI.
    Ma finiscila, per cortesia. Visto quello che ha passato l'Italia, era il minimo aspettarsi una legge del genere entro poco tempo dalla fine della Guerra. E viste le premesse non é certo illogica, né stupida.

    Ci può stare una discussione sulla sua validità oggigiorno, ma da qui a partire a razzo dicendo che é sempre stata una legge insensata ce ne vuole.

  6. #6
    =Telcontar=
    Ospite
    Ogni sistema si autotutela. Se si vuole professare idee antidemocratiche, mi sembra stupido appellarsi alla stessa democrazia: che la si combatta dall'esterno.


    Comunque Chianese, per curiosità, non è che stai studiando anche Codreanu adesso?
    Ultima modifica di =Telcontar=; 30-04-2009 alle 19:28:00

  7. #7
    Quel bravo ragazzo L'avatar di Tuco Benedicto Pacifico
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    È un sillogismo idiota che parte dalla premessa che sia un proprio diritto democratico rivendicare ideologie antidemocratiche.
    Un po' come sostenere che fa parte della propria libertà inviolabile e dei diritti umani fondamentali pretendere di potersene fregare dei diritti umani altrui.
    E perché non dell'omicidio allora?
    Fatemi andare ogni giorno in TV a rivendicare il mio diritto democratico di indicare cinque persone che meritano di morire. Con un po' di fortuna altri provvederanno per me dove io avrò solo difeso la mia libertà d'opinione.

    Che discorsi del cazzo, santa madonna.

  8. #8
    -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_- L'avatar di Vash the stampede
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    Beh però considera l'anno in cui è stata promulgata la legge, la dittatura fascista non era finita neanche da dieci anni, la sua ombra pesava ancora.

    Per quanto riguarda la contemporaneità il tuo discorso nelle linee generali è condivisibile, non rientra e non deve rientrare nei compiti dello stato occuparsi del pensiero dei cittadini.
    Ciò non toglie che nel caso specifico non riesco ad indignarmi, anzi. Qualunque interpretazione storica si voglia dare all'epoca fascista non si può negare che siano stati degli anni in cui fra le altre cose si è tentato un soffocamento della libertà di pensiero, quindi mi pare sensato che si ripudi il fascismo e il suo "sistema di valori" in un paese che teoricamente si definisce democratico.
    Senza contare che tutto il peso questa mentalità da stato etico, almeno per quanto riguarda l'argomento fascismo, non la vedo, visto che legge o no si possono trovare senza fatica gruppetti di camerati inneggianti il duce a piede libero e si è comunque liberi di pensarla sulla questione come si vuole.

  9. #9
    Claudio Chianese
    Ospite
    Citazione =Telcontar= Visualizza Messaggio
    Ogni sistema si autotutela. Se si vuole professare idee antidemocratiche, mi sembra stupido appellarsi alla stessa democrazia: che la si combatta dall'esterno.
    Ora, si tratta di capire cos'è la democrazia. Per quanto mi riguarda è un sistema che, per costituzione e vocazione, deve presentarsi come ideologicamente neutro o comunque debole. Se tra i compiti rivendicati da una repubblica popolare c'è quello di proclamare e diffondere l'ortodossia comunista, uno stato democratico non esiste come baluardo dell'ortodossia democratica. Esiste per consentire ai propri cittadini di esercitare liberamente la propria influenza sul sistema, anche quando è un'influenza critica.


    Citazione =Telcontar= Visualizza Messaggio
    Comunque Chianese, per curiosità, non è che stai studiando anche Codreanu adesso?
    XD... no, però però la Legione di San Michele è affascinante

    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    È un sillogismo idiota che parte dalla premessa che sia un proprio diritto democratico rivendicare ideologie antidemocratiche.
    beh... il fatto è che sì, lo è.

    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    Un po' come sostenere che fa parte della propria libertà inviolabile e dei diritti umani fondamentali pretendere di potersene fregare dei diritti umani altrui.
    questo è esattamente il motivo per cui si differenziano i reati d'opinione dai reati comuni. Sostenere una tesi è diverso dall'applicarne pragmaticamente le conseguenze, perchè la prima faccenda rientra nella categoria del dibattitto intellettuale, la seconda in quella del fatto compiuto. Difatti, non è illegale dichiararsi a favore della schiavitù o dell'ineguaglianza giuridica.

  10. #10
    Utente L'avatar di lorenzo19823
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    Da sottolineare come, almeno nel caso tedesco, la democrazia protetta si sia abbattuta su entrambi gli estremi. Sia il rinato partito nazista che il partito comunista vennero dichiarati fuorilegge negli anni 50(?)

  11. #11
    Claudio Chianese
    Ospite
    Citazione lorenzo19823 Visualizza Messaggio
    Da sottolineare come, almeno nel caso tedesco, la democrazia protetta si sia abbattuta su entrambi gli estremi. Sia il rinato partito nazista che il partito comunista vennero dichiarati fuorilegge negli anni 50(?)
    a quanto ne so, solo il partito comunista di diretta derivazione sovietica. Una conseguenza della guerra fredda.

  12. #12
    Liberale L'avatar di rimario90
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    Più che altro, penso che certe idee devono rimanere in certi ambiti ,e non venire a contatto con categorie malleabili.


  13. #13
    Utente L'avatar di lorenzo19823
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    Citazione Claudio Chianese Visualizza Messaggio
    Ora, si tratta di capire cos'è la democrazia. Per quanto mi riguarda è un sistema che, per costituzione e vocazione, deve presentarsi come ideologicamente neutro o comunque debole. Se tra i compiti rivendicati da una repubblica popolare c'è quello di proclamare e diffondere l'ortodossia comunista, uno stato democratico non esiste come baluardo dell'ortodossia democratica. Esiste per consentire ai propri cittadini di esercitare liberamente la propria influenza sul sistema, anche quando è un'influenza critica.
    Dai vaghi ricordi di Dir. cost. comparato mi pare però che la democrazia protetta intervenga non tanto per censurare l'ideologia in generale, bensì quando si presentano palesi idee antidemocratiche e sovversive.


    Oltretutto... In Italia non credo si possa parlare a pieno titolo di Democrazia protetta. Quale organo potrebbe dichiarare fuorilegge un partito? Non credo rientri nei compiti della Corte Cost.
    Ultima modifica di lorenzo19823; 30-04-2009 alle 19:48:47

  14. #14
    Claudio Chianese
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    Citazione rimario90 Visualizza Messaggio
    Più che altro, penso che certe idee devono rimanere in certi ambiti ,e non venire a contatto con categorie malleabili.
    sì, ma il problema è che le categorie malleabili votano. Il punto è dire a qualcuno "senti, per lo stato tu sei un fesso che si lascia fregare da tutti, quindi non dovresti ascoltare certe cose. Però puoi scegliere chi governa".

  15. #15
    Quel bravo ragazzo L'avatar di Tuco Benedicto Pacifico
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    Citazione Claudio Chianese Visualizza Messaggio
    a quanto ne so, solo il partito comunista di diretta derivazione sovietica. Una conseguenza della guerra fredda.
    Ci mancherebbe. Mettere sullo stesso piano il comunismo e il fascismo sarebbe un'idiozia di cui pochi sarebbero capa... Oh wait.

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