Con la vittoria 4-1 dei Lakers sui Magic si chiude un decennio di NBA. Un decennio che raccoglieva la difficile eredità di quel periodo, gli anni '90, in cui un certo Michael Jordan fece parlare di sé e di quella lega come mai prima d'allora.
Il ritiro (allora si pensava definitivo) di Jordan portò con sé una serie di difficoltà, che sfociarono nella cosiddetta stagione del lockout (1998-99), che premiò i San Antonio Spurs di un giovanissimo Tim Duncan già stella di primissimo livello dopo una stagione accorciata a 50 partite.
Nella stagione 1999-2000, la NBA era più che intenzionata a tornare grande dopo un anno difficile (tra l'altro, nel 1998, i professionisti statunitensi snobbarono anche il Mondiale di basket), e le premesse c'erano tutte...
Usiamo questo topic per commentare ciò che è successo negli ultimi 10 anni, personaggi, partite, eventi e, perché no, per stilare i due quintetti rappresentativi (per motivi di gioco, impatto, immagine o che altro) del decennio cestistico. Comincio io.
'00s First Team
G Jason Kidd (1994: Dallas Mavericks, Phoenix Suns, New Jersey Nets, Dallas Mavericks) - Riscrive le regole del ruolo di point guard, segna molto, va a rimbalzo, passa la palla come pochissimi; in grado di portare una squadra non eccelsa come i Nets a due Finali consecutive, salvo schiantarsi contro i Lakers prima e gli Spurs poi. Tra i protagonisti della nazionale USA, in squadra sia nella medaglia d'oro di Sydney 2000 che in quella di Beijing 2008.
G Kobe Bryant (1996: Los Angeles Lakers) - Da ragazzo prodigio negli inconcludenti Lakers di fine anni '90 (scelto nel 1996 alla numero 13) a stella di livello assoluto, una delle poche costanti lungo i 10 anni in analisi. La stagione 1999-2000 è quella della consacrazione al fianco del miglior Shaquille O'Neal di sempre. 4 titoli e 2 finali, solo un'annata fuori dai playoff (2004-05), protagonista indiscusso della medaglia d'oro olimpica 2008.
F Kevin Garnett (1995: Minnesota Timberwolves, Boston Celtics) - Autentica scommessa, fatta in un periodo in cui scegliere giocatori direttamente dal liceo non era pratica comunissima. Diventato nel giro di un paio di anni uno dei simboli imprescindibili di questa lega e di questo sport, uno dei difensori più ostici di sempre, rimbalzista spaventoso, passatore di alto livello ed in grado di portare avanti un attacco. Memorabile, prima dell'approdo ai Celtics, la stagione 2003-04 da MVP alla guida dei Wolves fino alla sconfitta contro i Lakers dei "Fab Four". Consacrato agli annali dopo il 2007-08, anima dei nuovi Celtics. Olimpionico 2000.
F Tim Duncan (1997: San Antonio Spurs) - Affacciatosi sul decennio da campione in carica come "delfino" di David Robinson, è stato alla guida di una delle squadre più continue (3 titoli su 3 finali, 4 contando anche la stagione 1998-99). Se fino a qualche anno fa era fuori discussione che la miglior ala forte di sempre fosse Karl Malone, questo ex nuotatore ha prima messo in dubbio e poi aggiornato questo assunto.
C Shaquille O'Neal (1992: Orlando Magic, Los Angeles Lakers, Miami Heat, Phoenix Suns) - Dopo la rapida carriera ad Orlando con tanto di Finale 1995 e spazzolata courtesy of Olajuwon, Shaq approdò ai Lakers in cerca di vittorie, vittorie che arrivarono però solo dopo qualche anno. Lo Shaq di inizio '00 è stato probabilmente quanto di più inarrestabile visto sotto canestro dai tempi di Chamberlain, oltre ad essere un passatore sopraffino ed in possesso di insospettabili doti di palleggio. 4 titoli e 1 finale per lui negli anni presi in considerazione (2 compresa quella con Orlando). Mostruoso.
'00s Second Team
G Allen Iverson (1996: Philadelphia 76ers, Denver Nuggets, Detroit Pistons)
G Dwyane Wade (2003: Miami Heat)
F Lebron James (2003: Cleveland Cavaliers)
F Dirk Nowitzki (1998: Dallas Mavericks)
C Yao Ming (2002: Houston Rockets)