ho capito, forse, perché la religione è indispensabile
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Discussione: ho capito, forse, perché la religione è indispensabile

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  1. #1
    #maiunagioia L'avatar di RedMaio
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    ho capito, forse, perché la religione è indispensabile

    allora, poniamo per ipotesi che non esistano le religioni ma solo le leggi e l'etica (che forse, senza religioni, non si sarebbe neanche formata, ma tralascio). Queste leggi e questa etica verrebbero rispettate da persone capaci di ragionare e saper distinguere il bene dal male, il giusto dallo sbagliato (che per semplicità chiamerò "filosofi", pur non essendo il significato del termine); tutti gli altri avrebbero poco timore di infrangere queste leggi, poichè POTREBBERO incorrere in una sanzione, tuttavia non vi sarebbe nulla di onnipresente o sovrannaturale che giudica sempre e comunque le loro azioni, un po come quando siamo di fretta e non c'è nessuno, si passa col rosso (esempio stupido, lo so). L'introduzione della religione, e quindi dei dogmi e dei comandamenti, nonchè di un giudice supremo, onnipresente, sovrannaturale, fa si che l'etica possa essere compresa anche dai "non-filosofi", incuotendo timore. Qui, i "filosofi", trovano insensata e irrazionale la fede in qualcosa di trascendente e dogmatico, ritenendosi "al di sopra" di coloro che senza ragionare prendono per giusta una verità assoluta, senza la quale, tuttavia, non sarebbero in grado di "fare il bene".

    il senso del thread... cosa ne pensate? secondo voi è un ragionamento giusto? esagero in qualche punto?

  2. #2
    Hail to the Prophet L'avatar di Asriel
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    Citazione RedMaio Visualizza Messaggio
    allora, poniamo per ipotesi che non esistano le religioni ma solo le leggi e l'etica (che forse, senza religioni, non si sarebbe neanche formata, ma tralascio).
    Questa è storicamente una cavolata. Visto che si è formata la prima, e dopo la religione si è organizzata in una forma precisa inglobbandola.
    Queste leggi e questa etica verrebbero rispettate da persone capaci di ragionare e saper distinguere il bene dal male, il giusto dallo sbagliato (che per semplicità chiamerò "filosofi", pur non essendo il significato del termine); tutti gli altri avrebbero poco timore di infrangere queste leggi, poichè POTREBBERO incorrere in una sanzione, tuttavia non vi sarebbe nulla di onnipresente o sovrannaturale che giudica sempre e comunque le loro azioni, un po come quando siamo di fretta e non c'è nessuno, si passa col rosso (esempio stupido, lo so). L'introduzione della religione, e quindi dei dogmi e dei comandamenti, nonchè di un giudice supremo, onnipresente, sovrannaturale, fa si che l'etica possa essere compresa anche dai "non-filosofi", incuotendo timore. Qui, i "filosofi", trovano insensata e irrazionale la fede in qualcosa di trascendente e dogmatico, ritenendosi "al di sopra" di coloro che senza ragionare prendono per giusta una verità assoluta, senza la quale, tuttavia, non sarebbero in grado di "fare il bene".

    il senso del thread... cosa ne pensate? secondo voi è un ragionamento giusto? esagero in qualche punto?
    Non è un ragionamento sbagliato ma è terribilmente umiliante per il genere umano, come affermo da sempre. Sono corretto perchè io lo sono, non perchè così è stato detto di essere, o peggio ancora per paura di una punizione.

  3. #3
    =Telcontar=
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    L uomo è finito, e per questo tende all infinito. Semplice

  4. #4
    Utente L'avatar di Eddy'90
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    sostanzialmente il mio punto di vista sulla religione, bravo.
    [...] perché quando quando l'interesse personale di un individuo viene anteposto a quello di un'intera nazione, prima o poi giunge il momento dei rendiconti.

  5. #5
    #maiunagioia L'avatar di RedMaio
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    Citazione Asriel Visualizza Messaggio
    Questa è storicamente una cavolata. Visto che si è formata la prima, e dopo la religione si è organizzata in una forma precisa inglobbandola.
    ne sono consapevole. Infatti era un'ipotesi anacronistica
    Non è un ragionamento sbagliato ma è terribilmente umiliante per il genere umano, come affermo da sempre. Sono corretto perchè io lo sono, non perchè così è stato detto di essere, o peggio ancora per paura di una punizione.
    è brutto, si, ma ultimamente mi viene da disegnare il genere umano come tanti burattini, alcuni mastri burattinai e qualche burattino senza fili, pochissimi in confronto agli altri, senza la possibilità di fare niente.
    Ultima modifica di RedMaio; 22-06-2009 alle 19:47:55

  6. #6
    Utente L'avatar di MeG@SiMoNe
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    In pratica la religione serve per tener buona la gente stupida. Può essere.

  7. #7
    PSgamer
    Ospite
    Citazione Asriel Visualizza Messaggio
    Questa è storicamente una cavolata. Visto che si è formata la prima, e dopo la religione si è organizzata in una forma precisa inglobbandola.

    Non è un ragionamento sbagliato ma è terribilmente umiliante per il genere umano, come affermo da sempre. Sono corretto perchè io lo sono, non perchè così è stato detto di essere, o peggio ancora per paura di una punizione.
    io sono dell'idea che se una persona è corretta lo è perchè ha paura del giudizio degli altri, delle conseguenze che le sue azioni avrebbero nella società e (perchè no) in un'altra, possibile, vita (sempre se ci crede). Non penso esistano persone corrette e persone scorrette in assoluto, ma più semplicemente persone che hanno più paura e persone che hanno meno paura del giudizio degli altri

  8. #8
    Utente Figo L'avatar di shane
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    Citazione =Telcontar= Visualizza Messaggio
    L uomo è finito, e per questo tende all infinito. Semplice
    Un mio amico inglese, sostiene che metà della popolazione della Gran Bretagna è atea o quasi.
    Se fosse vero, questo mi fa venire il dubbio che non è detto che l'uomo debba necessariamente credere a un Dio.
    Penso, invece, che molti uomini abbiano bisogno di qualcuno che li comandi e li giudichi. Una specie di freno inibitorio.
    Si autoconvincono che esiste un Dio, non avendone prova, per poter giustificare i loro fallimenti.




  9. #9
    N.I.
    Ospite
    Se ti interessa l'argomento leggi qualcosa di Hans Kelsen, comunque gli argomenti che hai sollevato sono trattati dalla filosofia del diritto.

  10. #10
    #maiunagioia L'avatar di RedMaio
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    Citazione MeG@SiMoNe Visualizza Messaggio
    In pratica la religione serve per tener buona la gente stupida. Può essere.
    non intendevo proprio così, più che altro ccoloro che ho chiamato "non-filosofi" non sono interessati a porsi dubbi sull'esistenza di dio o meno.
    Citazione N.I. Visualizza Messaggio
    Se ti interessa l'argomento leggi qualcosa di Hans Kelsen, comunque gli argomenti che hai sollevato sono trattati dalla filosofia del diritto.
    grazie, ora vedo un po...

  11. #11
    Utente L'avatar di odino8555
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    Ma tanto le religioni attuali sono ipocrite

  12. #12
    Otis
    Ospite
    "se Dio non esiste, tutto è permesso" è la teoria di Ivan karmazov nel romanzo di Dostoevskij
    Solo se postuli l'esistenza di un dio morale possiamo parlare, infatti, di bene e male.
    La natura di per sè è amorale.

  13. #13
    Citazione Otis Visualizza Messaggio
    Solo se postuli l'esistenza di un dio morale possiamo parlare, infatti, di bene e male.
    In realtà no. Quello è solo un criterio, peraltro caratterizzato da integrale arbitrarietà.
    "Il sonno della ragione genera mostri"

  14. #14
    俺の妹と変人がこんなに乗馬するわけがな い L'avatar di gfonseca
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    Citazione Asriel Visualizza Messaggio
    Questa è storicamente una cavolata. Visto che si è formata la prima, e dopo la religione si è organizzata in una forma precisa inglobbandola.

    Non è un ragionamento sbagliato ma è terribilmente umiliante per il genere umano, come affermo da sempre. Sono corretto perchè io lo sono, non perchè così è stato detto di essere, o peggio ancora per paura di una punizione.
    Quoto all'ennesima potenza, inoltre quella della ricompensa o della punizione è un metodo educativo sbagliato, che non introduce alla responsabilità.

  15. #15
    Otis
    Ospite
    Citazione Melchior Visualizza Messaggio
    In realtà no. Quello è solo un criterio, peraltro caratterizzato da integrale arbitrarietà.
    Senza un Dio morale non esiste una morale assoluta. Si finisce nel relativismo.
    La morale è solo un fatto culturale che cambia nel tempo.

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