Quattroruote
Clamoroso: l'Aston Martin entra nel settore delle utilitarie. In tempi di crisi, di limiti alla CO2 e di downsizing, anche il blasonato marchio delle fuoriserie di James Bond scende nell'arena delle piccole. E se fino a ieri un'Aston lunga tre metri poteva sembrare un'eresia, oggi è sì incredibile, ma vero.
E siccome costruttori di piccole non ci s'improvvisa, per fare questo enorme passo la Casa inglese ha stretto un accordo con un produttore generalista come Toyota. La base meccanica, così, è bell'e pronta: la Toyota iQ, con tutte le sue intelligenti soluzioni salvaspazio. Come si vede nella foto, che ritrae il lavoro di cesello sulla concept che dovrebbe essere presentata entro l'anno, il frontale è interamente ridisegnato con gli inconfondibili stilemi Aston Martin, inclusa la grande bocca anteriore, ma le proporzioni tradiscono l'origine iQ.
La Cygnet, così si chiama la vetturetta, non è un gioco. La versione di serie è attesa entro il prossimo anno e potrebbe costare attorno ai 20 mila euro. Il ragionamento di base dei dirigenti Aston Martin è stato che circa il 45% dei loro clienti possiede almeno tre automobili. "Perché dunque non far sì che la seconda o la terza auto sia sempre una Aston?".
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