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Balene e Giappone
E'del 1986 il bando contro la caccia commerciale alle balene dell'IWC(International Whaling Commission). Niente proibisce però la caccia ai delfini. Il Giappone uccide 20.000 delfini ogni anno, stenelle,tursiopi,focene,globicefali,e pseudoorca.
Dall'entrata in vigore del bando, 300.000 piccoli cetacei sono stati massacrati nelle acque giapponesi. I giapponesi come è noto ritengono i delfini un prelibato alimento il sushi di balena o delfino è caro e ricercato. Studi recenti dimostrano che la carne di focena,per esempio è inquinata e costituisce un rischio per la salute pubblica, ma questo non ferma le abitudini culinarie dei Giapponesi.
I cetacei sono minacciati dal degrado ambientale, a causa di contaminanti tossici accumulati, come i metalli pesanti e i PBC.Le focene di Dall sono particolarmente a rischio frequentando le acque costali più inquinate, quindi la caccia indiscriminata della specie construibuisce in maniera sostanziale alla scomparsa della stessa.
E' necessario quindi battersi affinchè il bando commerciale venga esteso alle specie minori prima che esse siano cacciate fino all'estinzione.
L'Industria dei circhi aquatici ( sea World etc )paga i pescatori fino a $30.000 a testa per pochi delfini vivi da inserire in acquari e parchi di divertimento. (vedi massacro di Tajii sezione delfini)
La stagione di caccia è aperta ogni anno tra ottobre e aprile. Nonostante il bando dal 1989 ad oggi, sono state uccise per scopi alimentari (illegalmente) 20.000 balene. L' IWC non riesce a impedire le uccisioni e si parla di permettere ad alcune nazioni di cacciare un numero definito di balene costiere. Nonostante dal 1994 sia stato istituito un santuario per le balene nelle acque antartiche,Il Giappone e la Norvegia ignorarono ignorano i divieti di caccia continuando impunemente a cacciare. La balenottera minore, la più piccola delle grandi balene (6/10 metri), sta pagando il prezzo dell'avidità dei balenieri, il prezzo della sua carne raggiunge, infatti, in Giappone fino a 300.000 lire al kilo.
Prima di raggiungere i banchi dei mercati le balene hanno pagato con una morte lenta e terrificante, catturate con arpioni elettrici e issate a bordo delle grandi baleniere muoiono scuoiate vive o dissanguate.La morte può sopraggiungere anche dopo un ora di agonia.
Se solo l'industria avesse la lungimiranza di comprendere che nel nuovo secolo potremmo tutti abbandonare gli usi e i costumi di queste carneficine inutili ed obsolete, rivolgerebbe lo sguardo verso nuove forme di economia come il whale watching, che ha già dimostrato di poter essere alternativa economica in linea con quello che dovrebbero essere i tempi moderni!
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Sinceramente che ne pensate?